L’ernia si forma quando cede una parete muscolare addominale, che concorre con tutte le altre strutture anatomiche, a mantenere le viscere addominali nella loro sede naturale. A scatenare tale cedimento della parete muscolare sono vari fattori.
Come abbiamo già introdotto, l’ernia crurale, è un tipo di ernia che colpisce l’addome ed è costituita dalla fuoriuscita del viscere dalla sua cavità, andandosi a stazionare nel canale femorale. Questa area addominale è il compartimento mediale, molto più ridotto rispetto alla guaina femorale, ed il canale è situato nella parte più alta e più interna alla gamba, nei pressi dell’inguine.
A causa di tale localizzazione, l’ernia crurale è molto simile all’ernia inguinale, anche se le due condizioni mediche sono ben distinte tra loro ed un ernia crurale tra l’altro, a differenza di quella inguinale, può provocare complicazioni.
Il canale femorale ha una lunghezza di circa 1,3 centimetri ed è posizionato longitudinalmente rispetto al resto del corpo e confina con il legamento inguinale anteriore, con quello pettineo posteriore, con il legamento lacunare e con la vena femorale. Nella parte superiore, la sua imboccatura viene chiamata anello femorale, ed a chiudere tale anello troviamo il tessuto connettivo che prende il nome di setto femorale. Attraverso di esso passano tutti i vasi linfatici che scorrono lungo il canale, mentre nella parte superiore al setto abbiamo il compartimento intestinale.
Internamente al canale abbiamo: linfonodi profondi inguinali, vasi linfatici che drenano la linfa e che raggiunge tutti i linfonodi profondi inguinali, uno spazio vuoto ed il tessuto connettivo lasso. Grazie allo spazio vuoto, la vena femorale si distende con estrema facilità mentre trasporta il sangue periferico verso il cuore. La guaina femorale che fa parte del canale, forma con il nervo femorale, la grande safena, i muscoli sartorio, l’adduttore lungo, l’ileopsoase ed il pettineo, una regione anatomica conosciuta come il triangolo femorale.
Quando l’ernia crurale si manifesta in una forma non grave, questa molto spesso è asintomatica, ovvero, che non provoca nel paziente dei sintomi specifici, che in qualche modo possono ricollegare un problema all’altezza del canale femorale. Contrariamente possiamo affermare che in presenza di una forma di ernia crurale grave, si manifesta nel paziente una sintomatologia ben precisa che comprende: rigonfiamento nei pressi dell’inguine. Tale rigonfiamento è molto probabile, ed in alcuni casi ben visibile ad occhio nudo.
L’ernia crurale scompare temporaneamente, ovvero, se premuto con le mani, o se il soggetto colpito si posiziona orizzontalmente, mentre si accentua sempre in maniera temporanea quando il soggetto tossisce oppure a causa di uno sforzo fisico. Un altro aspetto della sintomatologia è il dolore, che si manifesta nel paziente quando sta in piedi, oppure quando solleva oggetti troppo pesanti, o esegue attività fisica intensa. Anche il dolore all’anca è tipico dell’ernia crurale, e si manifesta molto vicino all’articolazione che va a collegare l’acetabolo con la testa del del femore.
In presenza di due circostante ben precise, l’ernia crurale potrebbe essere molto pericolosa per la vita del paziente:
1. Quando fuoriesce dall’addome una porzione di intestino e si forma, in questa maniera, l’occlusione intestinale. Tale occlusione impedisce al contenuto presente nell’organo di avanzare normalmente e di conseguenza provoca nausea, vomito, dolori addominali e crampi allo stomaco.
2. Quando il viscere fuoriuscito si strozza. Con la strozzatura si indica in campo medico il viscere erniato che non riceve più sangue. Senza il sangue le cellule presenti nella porzione coinvolta vanno incontro alla morte oppure alla necrosi, per mancanza di nutrimento e di ossigeno. In presenza di tale complicazione, il paziente deve rivolgersi tempestivamente al pronto soccorso più vicino.