La photinia si caratterizza per essere una di quelle piante che vengono frequentemente utilizzate per realizzare delle bellissime siepi. Certamente, questa specie presenta ben poche esigenze dal punto di vista colturale e, di conseguenza, rappresenta un’ottima soluzione per chi è particolarmente pigro. Inoltre, le foglie denotano una colorazione molto particolare, che rende tale siepe decisamente decorativa. Proprio per via di tali caratteristiche, questa pianta viene di frequente impiegata per realizzare siepi anche in ambito pubblico. La pianta si sviluppa senza problemi con dei climi miti e temperatati, anche se comunque non ha difficoltà a crescere anche in zone più fredde. L’unico pericolo per chi vuole coltivare questa pianta corrisponde indubbiamente all’umidità, così come ai ristagni idrici.
La photinia si può considerare come un arbusto o come un albero dalle dimensioni piuttosto ridotte, appartenente alla categoria dei sempreverdi e che presenta una provenienza tipicamente asiatica. Sul mercato c’è la possibilità ormai di acquistare tantissimi ibridi legati a tale pianta, che hanno la capacità di soffrire in maniera decisamente più bassa all’attacco di parassiti e malattie. La photinia ha la peculiarità di essere notevolmente resistente anche nei confronti dell’inquinamento, visto che assorbe senza praticamente alcun danno sia le polveri sottili che vengono emesse dalle fabbriche che quelle delle automobili.
Insomma, si può considerare anche un buon protettore dell’ambiente e, per tale ragione, sempre più facilmente può capitare di vederla in zone urbane e pubbliche. Ciò non toglie comunque che possa essere impiegata anche in ambito privato, visto che in primavera, durante la fase del germoglio, le sue foglie assumono delle colorazioni a dir poco spettacolari.
La photinia si caratterizza per essere sicuramente la pianta migliore per la realizzazione di alcune siepi particolarmente semplici, che possono avere sia uno scopo protettivo che ornamentale. Queste piante devono essere piantate su delle buche che vengono scavate all’interno del terreno. Ovviamente quest’ultimo dovrà essere precedentemente sottoposto ad alcune lavorazioni, come ad esempio la vangatura, zappatura ed altre operazioni. Poi devono essere tolti tutti i detriti e i sassi, iniziando anche una concimazione di fondo. Le buche devono fare in modo che le piante possano essere piantate ad una distanza compresa tra sessanta e ottanta centimetri. È fondamentale che questa pianta non venga collocata eccessivamente in profondità, per fare in modo che non si verifichi l’accumulo di ristagni d’acqua all’interno delle radici. Il terriccio perfetto per la realizzazione di queste siepi è sicuramente quello tradizionale da giardino, anche se è sempre meglio inserire anche un buon quantitativo di sabbia, in maniera tale da tenere lontano il pericolo di ristagni idrici. Questa pianta, infatti, si sviluppa molto bene in tutti quei terreni che sono soffici, con un’ottima concentrazione di sostanze organiche e ben drenati. Questo tipo di pianta da siepe si deve sempre porre in una zona di mezz’ombra, che faccia in modo che sia esposta ai raggi del sole per qualche ora durante la giornata.
Questa pianta da siepe non necessita di attenzioni particolari. Tale pianta non richiede delle specifiche cure colturali e riesce ad adeguarsi senza troppi problemi ad ogni tipo di clima. Durante la stagione invernale, nel caso in cui le temperature sono notevolmente basse, si consiglia sempre di eseguire una pacciamatura proprio nella zona basale della siepe. Questa tecnica di pacciamatura prevede di ricoprire la parte nei pressi della radice con delle foglie secche, ma anche della corteccia oppure del terriccio. Grazie a questi accorgimenti, sia il gelo che la neve non andranno ad apportare danni all’apparato radicale e non provocheranno nemmeno la formazione di marciume radicale. Questa pianta, tra l’altro, ha la caratteristica di resistere senza troppi problemi in ogni tipo di condizione climatica.
La pacciamatura svolta durante la stagione invernale deve essere eseguita solamente come attività di prevenzione. Per quanto riguarda le annaffiature, si consiglia di eseguire tale operazione ogni dieci giorni durante l’età giovanile, mentre nel momento in cui giunge ad un’età adulta possono anche essere sufficienti solamente le piogge. Nel caso in cui la stagione estiva sia avara di piogge e molto arida, si consiglia di annaffiare anche la pianta adulta.
La potatura deve essere portata a termine nella parte finale della stagione primaverile, in seguito all’avvenuta fioritura, cercando di rimuovere tutti i fiori e i rami che sono appassiti, provvedendo alla rimozione anche dei rami che sono eccessivamente lunghi. La concimazione può avvenire anche usando del fertilizzante organico, così come del compost. La varietà che viene maggiormente impiegata per la realizzazione di semplici siepi è la Fraseri Red Robin.
Dal punto di vista dei parassiti e delle malattie, questa pianta denota un ottimo livello di resistenza. Infatti, è sufficiente utilizzare un insetticida ad ampio spettro per svolgere una completa ed efficace azione di prevenzione. In alcune occasioni, però, può succedere che la pianta presenti dei puntini piuttosto scuri di ridotte dimensioni che vadano a colpire le foglie: in questi casi, si potrebbe trattare di afidi o cocciniglie. Questi piccoli insetti vanno ad attaccare le foglie, rendendole decisamente deboli e molto spente. L’acquisto di un valido ed efficace insetticida permetterà di risolvere adeguatamente il problema.