Essa è bella elegante e vivace, per questo viene scelta per arredare case moderne e con un gusto decorativo ricercato. La pianta si può coltivare in modo semplice, solamente con qualche piccolo accorgimento.
Il nome particolare di questa pianta deriva da una credenza popolare secondo la quale la pianta crescerebbe in modo proporzionato rispetto alla nota capacità delle suocere di parlar male dei generi alle spalle: la sua capacità di crescita rigogliosa è particolarmente rapida. La lingua di suocera è anche detta Epiphillum, che significa fiore sulla foglia.
La lingua di suocera è una pianta dalle origini esotiche che appartiene alla famiglia delle Cactaceae, cioè è una pianta succulenta, ma che a differenza di altri cactus vive in ambiente preferibilmente molto umido, spuntando tra altri alberi. Essa generalmente nasce spontaneamente nelle foreste tropicali centro e sudamericane. Questa pianta è costituita da fusti stretti e dentellati, non ha rami e genera una fioritura dall’aspetto abbastanza appariscente: ha numerosi petali colorati ed è davvero singolare. La lingua di suocera è una pianta cosiddetta epifita, o meglio ha la capacità di sopravvivere anche attaccandosi ad altre piante. Attaccate ai tronchi si nutrono di materiale di decomposizione e si idratano con la pioggia e l’umidità dell’aria.
La pianta non ha foglie, ma la fotosintesi avviene nelle singole sezioni sul fusto, che è verde vivace. Le specie hanno fiori bianchi profumatissimi che si aprono di notte fra i mesi primaverili e l’estate L’impollinazione avviene in natura per opera dei pipistrelli o grazie a falene notturne. Questa pianta è conosciuta e popolare nei nostri paesi come pianta da interno, di appartamento per la facilità di coltivazione, la loro eleganza e il loro portamento decombente e, infine, per la magnifica, vivace e colorata fioritura.
La lingua di suocera è, come anticipato, una pianta che nasce di norma nella foresta tropicale, di conseguenza essa predilige gli ambienti umidi e non ama il sole diretto. L’ideale è quindi di metterla al riparo dal sole ad una temperatura compresa tra i 10° ed i 20° C. Essa comunque è in grado di tollerare anche temperature più alte, ma non più basse: il freddo e i climi rigidi sono per lei fatali. In casa il posto ideale è in un punto illuminato della casa, non soggetto a troppa aria. Dato che gradisce l’umidità evitiamo fonti di calore come il riscaldamento e zone soggette ad aria condizionata, che determinano secchezza e siccità nell’aria.
Questa pianta necessita di frequenti annaffiature, soprattutto nei mesi più caldi. Data la sua necessità di umidità è bene assicurarsi che il terriccio sia sempre umido, non deve essere mai asciutto completamente, soprattutto in fase di crescita della pianta. Tra i mesi di novembre e di marzo si dovrebbero evitare annaffiature troppo abbondanti perché le temperature non sono alte e la troppa acqua potrebbe determinare problemi alle radici e ai fusti in particolare. L’ideale è quindi sempre quello di tenere umido il terriccio.
La lingua di suocera può anche essere coltivata in vaso, anzi di solito in Europa viene proprio tenuta lì. Il vaso ideale sono i modelli in terracotta, perché fanno respirare meglio le radici, l’altezza giusta è approssimativamente sui 20 cm di altezza. Il substrato perfetto deve essere composto da un terriccio di foglie, torba permeabile e di materiale rustico grossolano, per evitare così che si generi ristagno di acqua e un’eccessiva compattazione della terra.
Ogni 2 anni è bene rinvasare la pianta, meglio se al termine della fioritura, che di solito avviene tra i mesi di aprile e luglio. Durante primavera ed estate concimate la pianta della lingua di suocera con un fertilizzante liquido, versato a gocce, in quantitativo minimo e graduale, poiché una concimazione eccessiva rischia di rovinare le radici. Questa operazione sarebbe meglio farla ogni mese, sospendendo questa somministrazione durante i mesi freddi dell’anno.
La pianta può essere riprodotta in talea, che deve essere preferibilmente prelevata durante l’estate. La talea va tenuta al riparo per 1 settimana circa, in modo che si asciughi e che si cicatrizzi la ferita causata dalla potatura. Successivamente bisogna procedere piantando la talea in un vaso appositamente preparato con terriccio fertile e della sabbia, in modo che il terreno favorisca il drenaggio. Il terreno va tenuto sempre umido, per far sì che la pianta si radichi correttamente, cosa che avviene di solito in circa 2 settimane.
La lingua di suocera difficilmente viene attaccata da malattie e parassiti, se accade di solito si tratta di cocciniglia farinosa. In caso la vostra pianta venga attaccata da questo parassita, potrete debellarlo comunque con un’attenta pulizia della stessa con del cotone imbevuto di alcol. Se la pianta in casa appare secca anche se prestate sempre attenzione affinché abbia il terreno umido, significa che non si trova nel posto adatto, di conseguenza dovrete spostarla.
All’estremità dei tronchi della lingua di suocera si trovano degli splendidi fiori profumatissimi che però hanno la particolarità di durare solamente un giorno e una notte. Dopo il fiore si sviluppa un frutto, edule, che arriva fino a 4 cm. La polpa di quest’ultimo è bianca e gelatinosa, ripiena di piccolissimi semi rotondi scuri, neri. Questi frutti non sono commestibili.