La Catambra, o Catalpa di Ambrogio, è una pianta della famiglia delle bignogniacee, originaria dell’America Boreale, con la particolare proprietà di allontanare le zanzare grazie ad una sostanza repellente, il catalpolo, in essa contenuta.
La Catambra è un innesto creato da Ambrogio Vivai a partire da un’idea concepita durante una gita lungo le rive del Po. Una piccola zona del Cremonese, infatti, nonostante la vicinanza al fiume, non risultava infestata dalle zanzare. Dopo un attento lavoro di studio sulla vegetazione endemica, è stato elaborato un innesto concepito per combattere le zanzare, poi concretizzato in un albero da giardino ed una pianta da appartamento.
La Catambra è una pianta dalla sorprendente capacità di adattamento che non richiede grandi cure per essere coltivata. Può infatti essere coltivata in terra o in vaso e sistemata sia al sole che all’ombra. La Catambra non cresce in altezza, ingrossando tuttavia fusto e fronde, non fiorisce ed è inodore. Il raggio d’azione del suo effetto repellente è il doppio della sua chioma. Perché la repellenza sia efficace, la chioma deve idealmente raggiungere un diametro di circa 40/60 cm.
Come tutte le piante in vaso, una volta ritirata va piantumata o rinvasata in un recipiente poco più capiente, per permetterle di assorbire meglio le sostanze nutritive e aumentare così anche l’efficacia dell’effetto repellente.
La Catambra va innaffiata alla bisogna. Per la Catambra in vaso, la cadenza varia da uno a tre giorni, a seconda del tipo e dell’ubicazione del vaso. Per quella in terra la cadenza va dai quattro ai sei giorni, avendo l’accortezza di verificare che la terra sia umida, non bagnata.
La Catambra emana costantemente il catalpolo, la cui efficacia è massima in assenza di vento, essendo molto volatile. Per la maggiore efficacia è opportuno seguire alcuni consigli in merito alla disposizione:
La Catambra è disponibile per l’acquisto in tre diversi formati:
Sono disponibili vari prodotti a base di catalpolo:
Il Catalpolo è un glicoside con un odore molto particolare, percepibile soltanto da alcuni insetti, per i quali esso funge da repellente. Il Catalpolo è presente naturalmente nella Catalpa, conosciuta anche come albero dei sigari, molto popolare nei giardini europei per la sua fioritura, la forma e la densità del fogliame. La Catalpa è originaria dell’America Settentrionale e, al contrario della Catambra, può raggiungere gli 8-10 metri di altezza. L’infiorescenza della Catalpa comincia nella tarda primavera, quando inizia a produrre numerose pannocchie composte da fiori bianchi con parti arancioni e rosse dall’intenso profumo. Alla fine dell’estate la Catalpa produce lunghi baccelli che contengono numerosi semi e restano sulla pianta per tutto l’autunno e la gran parte dell’inverno.
Nonostante le sue indubbie caratteristiche di pianta ornamentale e gli altri svariati utilizzi (è un’importante fonte di cibo per la farfalla sfinge della Catalpa e viene adoperata anche come legno di risonanza nelle chitarre), la Catalpa non ha le stesse caratteristiche repellenti della Catambra: quest’ultima contiene infatti, come risultato dalle analisi di laboratorio, una concentrazione di Catalpolo almeno quattro volte superiore a qualsiasi esemplare selvatico.