Rappresentano un’efficace barriera per le infezioni delle vie respiratorie ma possono causare anche problemi.
Le vegetazioni adenoidi hanno il nome scientifico di Tonsilla Faringea. Insieme alle altre tonsille fanno parte di un sistema denominato Anello linfatico di Waldayer.
In condizioni normali, i tessuti linfatici, come le adenoidi, contengono al proprio interno cellule del sistema immunitario (linfociti)e sono in contatto con strutture più profonde – i linfonodi.
Quando il bambino è sano, il compito delle varie tonsille è quello di analizzare i patogeni che si depositano sulla loro superficie, costruendo quindi una sorta di memoria per eventuali future infezioni.
Quando invece si ha un’infezione, le strutture linfatiche dell’Anello di Waldayer, con l’ausilio dei linfonodi, avviano una risposta difensiva producendo anticorpi.
Per quanto concerne i disturbi minori, curando con costanza il bambino è possibile giungere a guarigione. Nella stragrande maggioranza dei casi, la patologia adenoidea non è di origine batterica, rendendo quindi inutile ed anzi molto pericoloso l’impiego di terapie antibiotiche, specialmente se ripetute. Si possono invece considerare terapie antinfiammatorie, evitando quelle potenti per periodi di tempo prolungati.
Una piccola parte dei bambini non guarisce con le sole cure mediche e in tali casi è possibile considerare un intervento chirurgico noto come adenotomia.
Vi sono due possibili motivazioni per considerare l’intervento chirurgico:
Prima di ricorrere all’intervento chirurgico è bene ricordare che la decisione non è mai da prendere in pieno inverno. La patologia adenoidea è altamente stagionale e si aggrava facilmente con il freddo ed i virus invernali. Dei tanti bambini che soffrono di adenoidi in inverno, la maggior parte guarisce completamente in estate. In questi casi è adeguato attendere prima di ricorrere ad un intervento.
Nei rari casi in cui il bambino presentasse in estate una situazione analoga a quella invernale, è opportuno considerare l’intervento chirurgico prima dell’autunno, dato che la patologia potrà soltanto essere esacerbata dalle avverse condizioni invernali.
L’asportazione delle adenoidi non comporta un abbassamento delle difese immunitarie in quanto la loro funzionalità continua ad essere svolta dagli altri componenti dell’anello.
Il sistema linfatico sopporterà senza alcuna difficoltà la perdita di un elemento, specialmente se malato, e l’asportazione è possibile, qualora fosse necessaria, a partire dai 18 mesi di vita.
Infine, specialmente per i primogeniti al loro primo impatto con l’asilo nido o la scuola materna, è opportuno aspettarsi un impatto pesante del primo contatto con i tipici virus della popolazione scolastica. Normalmente si tratta di una situazione contingente, destinata a risolversi o quantomeno migliorare già l’anno successivo, rendendo quindi le cure molto più importanti degli interventi per questi bambini.