In questo articolo ci occuperemo di conoscerne le caratteristiche principali, ma soprattutto di capire come combatterlo con rimedi del tutto naturali, che non intacchino minimamente la bontà e la salute delle colture stesse.
La dorifora della patata, il cui nome scientifico è Leptinotarsa decemlineata, è un coleottero che appartiene alla famiglia delle Chrysomelidae.
Il suo appellativo comune lo si deve al fatto che, come detto in apertura, questo genere di parassita è solito infestare in special modo le coltivazioni di patate, ma anche di altre specie tuberose.
Caratteristiche principali
Una larva adulta di dorifora ha una lunghezza di circa 10-12 mm, e presenta un colorito giallo, che viene alternato a delle striature nere che attraversano il corpo in maniera longitudinale.
Questo parassita è solito svilupparsi nel terreno ed emergere in superficie quando la temperatura supera i 14 gradi centigradi, allo scopo di deporre le sue uova, le quali sono di colore giallo o rossastro.
Queste ultime sono solite maturare in un periodo massimo di due settimane, e una volta giunte a maturità rientrano nel terreno, all’interno del quale si trasformano in pupe, le quali di manifesteranno a loro volta in un esemplare adulto, dando nuova vita al ciclo di riproduzione e deposizione delle uova. In condizioni climatiche eccezionali, le generazioni di dorifora possono salire addirittura a tre.
Quali danni è in grado di provocare la dorifora?
Passando in rassegna i principali tipi di danni che la dorifora può provocare alle coltivazioni di patata, questi risultano essere la completa defoliazione dei tuberi, che in alcuni casi provoca la morte diretta della pianta stessa: infatti le larve sono solite nutrirsi delle foglie di patata, ma anche di altre specie di solanacee quali pomodori, belladonna, melanzane e tabacco.
La defoliazione delle piante a volte provoca in esse una reazione naturale, ossia la produzione di germogli laterali, anche se come già detto l’esposizione al sole e agli agenti atmosferici che solitamente viene riparata dalle foglie stesse, provoca molto spesso la loro morte.
Per questo motivo eliminare in tempo i parassiti di dorifora costituisce l’unico metodo preventivo per la salvaguardia delle vostre colture. Inoltre questo insetto ha la capacità di trasmettere altre malattie, che possono compromettere irrimediabilmente la salute delle piante.
Come eliminare i parassiti di dorifora
Per eliminare la dorifora al meglio, occorre farlo nel momento in cui essa si trova al suo stadio larvale, periodo che solitamente coincide con la primavera.
Ma vediamo quali sono i principali metodi biologici e naturali di lotta a questo coleottero infestante.
I due principali approcci di lotta biologica alla dorifora prevedono l’impiego di batteri ed agenti antagonisti, i quali andranno ad eliminare una volta per tutte le colonie di parassiti che infestano le vostre coltivazioni.
Bacillus Thuringiensis
Il primo è il Bacillus Thuringiensis, un batterio unicellulare di cui si conoscono oltre 80 varietà. Quest’ultimo è in grado di liberare alcune spore tossiche nel terreno, le quali a loro volta vanno ad agire sull’apparato digerente delle larve di dorifora, facendole morire per inedia dopo 4 o 5 giorni.
Il Bacillus Thuringiensis va immesso nel terreno quando le piante sono asciutte, alla sera, e in assenza di precipitazioni. La sua applicazione si effettua mediante irrorazione con pompa a spalla o atomizzatore. Tra le sue controindicazioni, tale batterio presenta caratteristiche irritanti, ed è bene maneggiarlo con cura e provvisti di ogni dispositivo di protezione. Inoltre non va mescolato con alcuna sostanza.
Edovum Puttleri
L’altro tipo di agente in grado di eliminare le larve di dorifora è l’Edovum Puttleri, un imenottero della famiglia Eulophidae.
Di solito si utilizza la femmina di questo insetto, poiché essa ha la capacità di deporre le proprie uova all’interno di quelle deposte a loro volta dagli adulti di dorifora, provocandone la morte.
Originario della Colombia, l’ Edovum Puttleri ha tuttavia poca efficacia nei climi non caldi, ed è per questo motivo che il suo impiego in Italia spesso non ha ottenuto risultati significativamente apprezzabili.
Altri metodi per la lotta alla dorifora
Altri consigli e tipologie d’intervento sul terreno atti a prevenire l’infestazione della dorifora possono essere, nell’ordine:
- effettuare la rotazione della coltura al massimo ogni due anni;
- effettuare una buona operazione di pacciamatura, ossia ricoprire il terreno con altro materiale, per impedire alle larve di depositarvi al suo interno. Solitamente si utilizzano per tali scopi le foglie secche, gli sfalci d’erba, oppure la corteccia di pino sminuzzata.
- Unire alla coltivazione della patata altre piante, come ad esempio l’aglio, la cipolla e il fagiolo;
- utilizzare varietà di patata precoci, in modo tale da raccoglierle prima che gli adulti della dorifora procedano con la loro azione di defoliazione.