I bambini appena nati amano stare nell’acqua coccolati dalla mamma, purché l’acqua e la stanza da bagno siano alla temperatura giusta. I neonati non hanno la necessità di essere lavati quotidianamente per questioni di igiene, tuttavia il bagnetto giornaliero ricrea la situazione di immersione nel liquido amniotico che ha accolto per nove mesi il bimbo.
Oltretutto è una splendida occasione di contatto tra genitore e bimbo. Se l’idea di fare il bagno a vostro figlio vi spaventa ed avete paura di non essere in grado o di fargli del male, lasciatevi aiutare ma state tranquille, non c’è guida migliore del vostro istinto.
Per le prime due settimane di vita è consigliabile evitare il bagnetto al neonato, in queste fasi è preferibile lavarlo accuratamente ma senza bagnare la zona ombelicale per via del moncone del cordone ombelicale da cui si originerà l’ombelico. Bisogna attendere la caduta, che avviene generalmente intorno ai 10-15 giorni, prima di allora, il bagnetto al neonato è controindicato dato che l’acqua ostacola la cicatrizzazione dei tessuti e potrebbe così ritardarne la caduta o favorire la comparsa di un’infezione. In attesa che arrivi il momento di fare il bagnetto al neonato, si può intanto lavarlo con acqua corrente tiepida sulle varie parti del corpo. Può essere utile utilizzare un detergente oleoso specifico per neonati da applicare con un batuffolo di cotone.
Il momento migliore per fare il bagnetto al neonato è la sera prima di cena
Non c’è un orario ideale in cui fare il bagnetto, ma dev’essere un momento rilassato in cui anche la mamma è rilassata e non di fretta. È consigliabile farlo lontano dal pasto per non disturbare la digestione (l’ideale sarebbe prima del pasto serale), dato che il bagnetto ha un effetto rilassante che concilia il sonno.
Per il neonato, esistono regole precise per il bagnetto (una volta cresciuto diventa tutto più semplice dato che si trasformerà in momento ludico). Sono preferibili le apposite vaschette di materiale plastico, non solo sono più comode per il genitore ma anche più facilmente lavabili e disinfettabili, garantendo così maggior igiene e sicurezza. La temperatura dell’acqua deve essere attorno ai 37° C, come quella del corpo, si consiglia di misurarla con gli appositi termometri da bagno, mentre quella della stanza non deve mai scendere al di sotto dei 20° C. Nell’acqua vanno messi appositi detergenti specifici per bambini piccoli a base oleosa o cremosa.
Dopo aver spogliato il bimbo e rimosso eventuali residui di feci e urina dalla zona del pannolino, immergetelo delicatamente e gradualmente, lasciando la testa fuori dall’acqua sostenendolo dalla nuca con la mano. Usate l’altra mano per detergerlo e coccolarlo con l’acqua. È fondamentale rassicurarlo parlandogli dolcemente e sorridendo. Il bagnetto non deve durare troppo a lungo dato che l’acqua si raffredda in fretta, bastano circa cinque minuti, dopodiché tiratelo fuori dall’acqua ed avvolgetelo delicatamente nell’asciugamano o nell’accappatoio preparato precedentemente.
Asciugategli i capelli con un asciugamano pulito e morbido, stendetelo sul fasciatoio e copritelo con un altro asciugamano asciutto e caldo. Prestate molta attenzione nel tamponare le orecchie e le pieghe della zona pannolino e delle gambe e soprattutto in mezzo alle dita dei piedi. Infine mettete un velo di crema all’ossido di zinco nella zona pannolino e mettetegli un pannolino pulito. Dopodiché potete finalmente rivestirlo.
I capelli tendono a sporcarsi velocemente a causa della produzione di sebo non ancora regolare. Per prevenire la crosta lattea possono essere lavati quotidianamente con un prodotto delicato per bambini, in piccole quantità. Se fate lo shampoo durante il bagnetto, lavate i capelli per ultimi, per evitare che il bambino resti troppo tempo immerso nell’acqua con il sapone. Dopo il primo anno è possibile lavare i capelli con una frequenza di tre volte a settimana circa.
Il bagnetto, indispensabile per l’igiene, diventa anche un momento critico per la salute della cute del bambino dato che la pelle del neonato è molto fragile, le fibre di collagene ed elastina, che danno sostegno e forza alla cute, sono ancora poco sviluppate e manca totalmente il film idrolipidico (quello strato di grasso che difende dalle aggressioni esterne). Molto sottile e poco protetta, la pelle del bambino tende ad inaridirsi ed irritarsi con facilità, per questo si consiglia di usare detergenti specifici dalle formule super delicate.
Quando si immerge il bebè nell’acqua, occorre sempre sostenere con una mano il collo e la testa del piccolo, dato che non è ancora in grado di farlo da solo. Con l’altra mano si può procedere a lavare pancino, piedini e gambine. Meglio utilizzare una spugna imbevuta di acqua e detergente per massaggiare con delicatezza la testa, facendo attenzione a non far colare l’acqua negli occhi.