L’abbassamento della voce inoltre può essere favorito anche da abuso di bevande alcoliche, particolari situazioni di stress, tosse cronica, tabagismo, pianto prolungato nei bambini, utilizzo eccessivo delle corde vocali come urlare e cantare, impiego di alcuni farmaci ed infine da sbalzi termici. Quando il disturbo si manifesta in associazione a tosse, febbre e dispnea, questo potrebbe essere dipeso dal processo infiammatorio o infettivo che ha colpito le vie respiratorie alte, come raffreddore, laringite, faringite, febbre, tracheite e bronchite.
In molti casi tale disturbo potrebbe essere determinato dalla presenza di un polipo, o nodulo delle corde vocali, ed in casi molto rari invece da miastenia gravis, carcinoma della laringe, gozzo tiroideo, disfunzioni endocrine o aneurisma dell’aorta toracica. Quando il disturbo insorge, con esso si possono manifestare alterazioni neurologiche come il morbo di Parkinson, o diversi processi neoplastici.
Ci sono inoltre altre condizioni cliniche che possono contribuire ad alterare il normale suono della voce, e sono: tonsillite, esofagite da reflusso, allergie, inalazioni di sostanze tossiche o irritanti per il tratto della gola, oppure la presenza di corpi estranei nella trachea o nell’esofago. Altre cause meno comuni che potrebbero determinare l’abbassamento della voce sono: irritazioni della gola da intubazione tracheale, broncoscopia, interventi chirurgici o traumi.
Ora elencheremo altre possibili cause che potrebbero determinare l’abbassamento momentaneo o permanente della voce.
La raucedine è un disturbo che determina un abbassamento anomalo del tono della voce caratterizzato principalmente dalla difficoltà di emettere suoni vocali limpidi. Questa alterazione si può manifestare con diversi gradi di gravità fino a portare il soggetto alla perdita completa della voce. La raucedine è una sintomatologia che deriva da un processo patologico che si manifesta a carico della laringe.
Tale disturbo tendenzialmente è di natura benigna e viene associato a tosse persistente, febbre, e difficoltà della respirazione. Oltre al comune abbassamento improvviso o progressivo della voce, spesso alla base c’è una componente infiammatoria che ha colpito le vie respiratorie alte, come il raffreddore, la faringite, la tracheite o la laringite. In casi molto rari la raucedine potrebbero essere la conseguenza di patologie più gravi come la bronchite, la polmonite, l’asma oppure la presenza di neoplasie alle corde vocali ovvero cancro, noduli o polipi.
La raucedine può insorgere con la comparsa di ulteriori sintomi, che possono variare a seconda della patologia che ne determina la causa:
1. Mal di gola
2. Difficoltà nella deglutizione
3. Tosse persistente
4. Sensazione di un nodo alla gola
5. Incessante bisogno di schiarirsi la voce
6. Congestione nasale
7. Presenza di macchie bianche che ricoprono tutta la gola o solo le tonsille
Molto spesso la sintomatologia più frequente può interessare l’apparato a livello sistemico e di conseguenza coinvolgere altri organi:
1. Otalgia: forte dolore localizzato a livello auricolare
2. Linfonodi ingrossati
3. Febbre
4. Emottisi: emissione di sangue dalle vie respiratorie solo quando si tossisce
5. Dolore al torace
6. Dolore allo stomaco
7. Disturbo dell’equilibrio
8. Disturbo della coordinazione
In determinare casi, il tono di voce rauco potrebbe essere la conseguenza di altre patologie più gravi che vanno valutate tempestivamente:
1. Forte dolore toracico
2. Nodulo persistente alla gola
3. Perdita di peso consistente
4. Difficoltà della respirazione
5. Emottisi con perdite di sangue solo durante le manifestazioni di tosse persistente
Se la raucedine non passa in maniera spontanea nell’arco di pochi giorni, ma persiste e provoca ulteriori disturbi come quelli che abbiamo descritto precedentemente, bisogna consultare in maniera tempestiva il proprio medico di base.