La raucedine, questo alterarsi della voce, che può manifestarsi con vari gradi di gravità, anche sino a perdere completamente la voce (situazione chiamata “afonia”), rappresenta un sintomo di probabili eventi di natura patologica a carico della laringe.
La raucedine può essere considerata, generalmente, un disturbo di natura benigna, che si associa tipicamente ad altri sintomi quali la tosse, rialzo termico e difficoltà nella respirazione. Alla tipica parziale o totale afonia, si attribuisce sovente una causa di natura infiammatoria a carico delle prime vie aeree, una laringite, un semplice raffreddore, o anche una tracheite o una faringite. Più di rado il sintomo rappresenta un campanello d’allarme per patologie di maggior gravità, come una bronchite o, peggio, una polmonite, oppure un fenomeno asmatico, potendo arrivare anche alla presenza di lesioni di natura neoplastica (cancro, polipi o noduli).
La raucedine in se per se è da considerarsi senz’altro più un segno sintomatico piuttosto che una vera e propria malattia. Sovente la raucedine prende origine da un raffreddore o da una sinusite, affezioncelle che di solito trovano una risoluzione spontanea entro una quindicina di giorni. Non dimentichiamo però l’esistenza di condizioni più gravi che non trovano risoluzione nell’arco di una quindicina di giorni le quali potrebbero essere all’origine della raucedine, primo fra tutti il cancro alla laringe. Di conseguenza se la raucedine ha una durata anormalmente più lunga, allora sarà bene chiedere un consulto con il proprio medico di fiducia.
La raucedine è di solito la conseguenza di una infezione di natura virale delle prime vie aeree (una influenza, piuttosto che un raffreddore od una tosse), ma potrebbe anche essere provocata da un uso troppo intenso e/o prolungato delle proprie risorse vocali, come potrebbe essere il parlare con la voce troppo alta, o alterando la propria stessa voce. O, anche, cantare raggiungendo note troppo acute. Naturalmente non solamente episodi di natura infettiva o infiammatoria, o, ancora, gli abusi vocali possono provocare una raucedine, ma anche altri fattori, di diversa gravità, possono esserne la causa. Qui di seguito pubblichiamo un elenco di fattori che potrebbero esserne all’origine:
Altre situazioni che potrebbero esser causa o, quanto meno, contribuire all’alterazione della voce sono:
Altre situazioni, meno diffuse, che possono provocare raucedine includono:
Nota bene: se la raucedine si cronicizza o, comunque, è persistente, la sua insorgenza potrebbe essere determinata da una situazione clinica anche grave. Una immediata terapia o un immediato intervento di tipo chirurgico potrebbero di certo migliorare, e di molto, la prognosi: una rapida identificazione delle cause di una raucedine può impedire alla patologia di aggravarsi ulteriormente, potendo evitare, dunque, danni permanenti alla gola o alle corde vocali.
La raucedine, come abbiamo già sottolineato, è di per se già solo un sintomo. Essa può fare la sua comparsa in associazione con altri sintomi, e questa associazione può essere diversa a seconda le patologie o le condizioni che ne hanno determinato la comparsa:
Talune volte la sintomatologia che più sovente colpisce l’apparato respiratorio, può coinvolgere anche a livello sistemico il nostro organismo:
Talvolta, invece, la raucedine può comparire associandosi con altra sintomatologia che potrebbe essere il segno di una situazione patologica più grave e che andrebbe valutata con estrema celerità:
La raucedine NON rappresenta normalmente una situazione da “codice rosso”, però talune volte la si può ricollegare ad alcune malattie gravi. Se la raucedine si caratterizza per una insolita persistenza, tipicamente sette giorni per i bambini o quindici venti giorni per un adulto, allora diventa importante ricorrere ad un consulto con il proprio medico di fiducia.
Una incapacità a parlare che capiti all’improvviso, o anche solo una incapacità a comporre delle frasi coerenti, potrebbe essere il segno di una condizione patologica di base anche grave.
Consigliamo, quindi, di richiedere un consulto al proprio medico di fiducia, nel caso che:
La raucedine può avere le caratteristiche del “breve termine” (acuta) o del “lungo termine” (cronica). A mano a ano che passa il tempo e riposandosi, i miglioramenti non dovrebbero venire a mancare. Si dovrebbe assistere ad un progressivo miglioramento di tutti i sintomi.
Se, invece, la raucedine persiste per settimane o, addirittura, per mesi, il controllo medico diventa di rigore, al fine di scoprire la cause che l’hanno determinata e delineare il profilo della cura più adatta a debellare la patologia.
Ecco quali sono le cose da fare per provare a trovare una risoluzione al problema ed ad alleviare i sintomi: