Il ketoprofene è un farmaco con proprietà antinfiammatorie, analgesiche ed antiperetiche non steroideo. Tale prodotto si può trovare in commercio in moltissime formulazioni che si adattano a differenti tipi di somministrazione, come quella orale, topica, rettale o parenterale. Il ketoprofene è un derivato dell’acido 2 para-ammino-fenil propionico. I farmaci che contengono tale medicinale sono: Artrosilene, Fastum gel, Flexen Retard, Ketodol, Oki e Orudis.
L’impiego del Ketoprofene è particolarmente indicato per il trattamento sintomatico di alcune patologie:
1. Stati infiammatori molto dolori causati da traumi
2. Infiammazioni dolorose di natura reumatica
3. In presenza di nevralgie
4. Per i dolori mestruali
5. Per il mal di testa
6. In presenza di artrite reumatoide
7. Spondilite anchilosante
8. Artrosi dolorosa
9. Reumatismi extra-articolari
9. Osteoartrosi
10. Tendinite
11. Tenosinovite
12. Borsite
13. Capsulite
14. Sciatica
15. Mal di schiena
16. Dolori post operatori
17. Dolori neoplastici
L’Impiego di ketoprofene potrebbe provocare ulcerazioni, perforazioni e sanguinamento gastrointestinale. Se dopo la somministrazione dovessero comparire uno o più di tali sintomi, è necessario interrompere il trattamento e rivolgersi tempestivamente dal proprio medico. Molto importante è sottolineare la tossicità gastrointestinale che è in grado di indurre il Ketoprofene, molto più elevata rispetto ad altri farmaci FANS. In pazienti che hanno il tratto gastrointestinale a rischio, potrebbe essere richiesto loro di somministrare in concomitanza un farmaco gastroprotettore. Se durante il trattamento con Ketoprofene dovessero manifestarsi reazioni di tipo allergico, il trattamento va sospeso immediatamente ed è inoltre necessari rivolgersi dal proprio medico di base, oppure al pronto soccorso più vicino.
Prima della somministrazione di tale farmaco, il paziente deve informare il proprio medico se si trova in una delle seguenti condizioni che ora andremo ad elencare:
La somministrazione di tale farmaco infine, potrebbe causare effetti collaterali in gradi di alterare le normali funzionalità alla guida di veicoli oppure di macchinari, per questo va utilizzato con la massima cautela.
L’assunzione di Ketoprofene potrebbe provocare diverse tipologie di effetti collaterali, anche se non si manifestano in tutti i pazienti oppure si manifestano in modalità differenti. La tipologia di tali effetti indesiderati varia in base alla sensibilità di ciascun paziente verso il farmaco. Ora di seguito troverete elencati i principali effetti indesiderati che si possono manifestare durante la somministrazione di Ketoprofene.
Una terapia a base di Ketoprofene potrebbe favorire l’insorgenza di: Anemia emorragica, Leucopenia, ovvero la diminuzioni di leucociti nel circolo ematico, Pistrinopenia ovvero la diminuzione del numero delle piastrine nel sangue ed Agranulocitosi cioè la diminuzione del numero dei granulociti nel circolo sanguigno. Inoltre potrebbe determinare l’insorgenza di patologie gastrointestinali come: nausea, vomito, dispepsia, dolore all’addome, diarrea, stipsi, flatulenza, gastrite, melena, ematemesi, ulcera peptica, perforazione gastrointestinale con emorragie, esacerbazione della colite e del morbo di Crohn in presenza di tali patologie.
Come abbiamo introdotto precedentemente, il ketoprofene è possibile acquistarlo sotto diverse formulazioni farmaceutiche, che si adeguano per differenti tipologie di somministrazione, ed è disponibile per:
https://www.inran.it/airtal/32610/
https://www.inran.it/tachipirina/316/