Vediamo insieme, per fila e per segno, come può essere più che utile nella vita di una persona, un elettrodomestico come un estrattore di succo. Come si un oggetto che deve essere comprato e tenuto nel giusto conto e considerazione in cucina.
Se, invece, avete già programmato l’acquisto di un estrattore di succo, bene! Questo articolo vi darà molte utilissime informazioni sull’utilizzo, sulla manutenzione, su quali siano i migliori da acquistare e quali caratteristiche abbiano.
Grazie ai risultati di moltissime e recenti ricerche sull’alimentazione, moltissimi di noi hanno iniziato ad inserire la frutta in modo più abbondante nella propria dieta. Spesso, però, l’assimilazione della frutta nelle quantità che questi studi indicano come benefica per il nostro organismo, presenta numerose difficoltà. Tra le tante difficoltà spicca, di certo, quella relativa al fatto che molta di questa frutta va assunta sotto forma di succo e tanta altra risulta più comoda e veloce da assumere sotto forma di succo.
Grazie all’arrivo sul mercato dell’estrattore di succo molte di queste difficoltà sono scomparse, l’estrattore di succo a freddo facilita il consumo della frutta e, soprattutto, di quella parte della frutta che contiene la stragrande maggioranza dei principi attivi benefici e che rendono la frutta più velocemente e facilmente assimilabile, il succo. Attualmente il consiglio dell’Unione Europea, per il tramite della FAO, cioè di assumere circa quattrocento grammi di frutta al giorno, viene disatteso ed il consumo medio si attesta intorno ai trecento grammi al giorno. Ma, con l’arrivo dell’estrattore di succo a freddo, la media sta salendo, proprio perché diviene sempre più facile e veloce assumere il succo della frutta migliore.
E’ noto ormai da tantissimo tempo che assumere verdura e frutta è un toccasana per il corpo umano ed aiuta nella prevenzione di tantissimi disturbi, tra i primi i mali di stagione, come il mal di gola ed il raffreddore, apportando, oltretutto, tantissime sostanze dagli effetti più che benefici per il corpo umano ed un grande carico d’energia.
Ma, dopo aver giustamente sottolineato l’importanza della frutta e del suo succo nella nostra dieta, veniamo alle considerazioni di ordine tecnico le quali ci consentono di valutare più precisamente l’utilità e l’importanza di un estrattore di succo nella nostra cucina. Se mangiamo alimenti allo stato solido, come è noto il tempo della digestione si allunga. Ed infatti sappiamo che per la digestione completa di un frutto si impiegano circa tre ore a causa della resistenza delle pareti delle cellule, mentre la digestione del succo di quel medesimo frutto non impegna il nostro apparato digerente per più di quindici minuti. Oltre a questo occorre anche aggiungere che il tasso di assorbimento del succo, grazie alla velocità ed alla facilità del processo digestivo, arriva al sessantacinque percento, contro il diciassette percento degli alimenti allo stato solido.
Oltretutto, cosa che vedremo nel dettaglio più in avanti, un estrattore di succo estrae addirittura il trenta percento in più di succo se confrontato alle centrifughe, le quali lavorano in una maniera totalmente diversa. Quindi, ribaltiamo la domanda: ”Dunque, perché NON acquistare l’estrattore di succo?”. Detto questo, passiamo a vedere qual è
Bene, procediamo immediatamente ad una comparazione tra i migliori prodotti, guardiamo la tabella sotto riportata:
Panasonic MJ-500
RGV Juice Art
Hurom HU 500
I tre apparecchi che vedete e dei quali leggete le principali caratteristiche sono tre ottimi apparecchi; ovviamente, relativamente alla fascia di prezzo cui appartengono, hanno funzioni e caratteristiche diverse.
Nel dettaglio la tabella sottolinea i quattro parametri indispensabili per la scelta di un estrattore di succo, vale a dire l’assistenza, il design, meno importante, ma che in una bella cucina ha il suo valore, poi la manutenzione, e la capacità estrattiva. Diciamo subito che la capacità estrattiva da un’idea precisa sulla quantità ed anche sulla qualità del succo che verrà estratto, la manutenzione ci dice quanto è facile assemblare e, soprattutto, tener pulito l’estrattore di succo, il design ha una qualche influenza anche sull’ingombro e sulla maneggevolezza dell’elettrodomestico, e l’assistenza è importante per non trovarsi nei guai in caso di rotture, accidentali o meno che siano.
Vediamo ora di comprendere quali siano in meccanismi di un estrattore di succo, che tipi di motore può utilizzare, quali coclee, ed anche, ovviamente, le bocchette, i filtri, ecc. Naturalmente vedremo anche i pro ed i contro di ciascuna caratteristica.
Il motore è una delle parti più importanti dell’estrattore di succo, e può essere di due tipi:
Queste due varianti presentano caratteristiche diverse di riscaldamento in funzione e velocità.
Gli estrattori di succo che si distinguono per una migliore qualità sono quelli che sfruttano un motore AC, potendo raggiungere tra i quaranta e gli ottanta giri al minuto. E’ sostanzialmente certo che queste sono le velocità che assicurano i migliori rendimenti in termini di resa/qualità del succo estratto. Probabilmente qualcuno di voi si starà chiedendo perché sono le basse velocità ad assicurare i migliori rendimenti, ebbene, nella stragrande maggioranza dei siti che parlano dell’estrattore di succo si riporta questa velocità come un “mito”, dicendo che non esistono prove al riguardo e che non si può affermare che a quelle velocità il succo estratto sia effettivamente il migliore. NON E’ VERO. Non è vero che una velocità di rotazione intorno ai quaranta giri al minuto porti la coclea a riscaldare di meno ed ad assorbire una minor quantità d’ossigeno, in realtà dovrebbe esser vero proprio il contrario in quanto una minore velocità di rotazione porta il succo ad essere in contatto con l’ossigeno più a lungo, quindi con maggiori rischi di ossidazione. Non c’è, comunque, da preoccuparsi, il processo ossidativo non è immediato, perché avvenga il succo dovrebbe restare in contatto con l’aria per circa ventiquattro ore, e quindi c’è tutto il tempo necessario per l’estrazione e per la consumazione del succo senza ossidazione.
Un altro particolare di fondamentale importanza, che non ha mai trovato risalto sui siti che mettono sotto inquisizione gli estrattori da quaranta giri al minuto (probabilmente no conoscono questo particolare) è che le proprietà nutritizie e gli enzimi “muoiono” intorno ai cinquanta gradi centigradi, e questa temperatura non è mai stata raggiunta né da un estrattore di succo né da una centrifuga. Anzi, volendo essere proprio precisi, in commercio si trovano estrattori che sfruttano un motore da ben ottanta giri al minuto e che estraggono il succo intorno ai diciassette / diciotto gradi, ed estrattori con un motore da quaranta giri al minuto che estraggono un succo con una temperatura di qualche grado superiore. Ma allora ci si chiede il perché dell’esistenza di estrattori con motore da quaranta giri al minuto. Beh, la risposta è semplice: li si può costruire con un motore meno potente (e quindi meno costoso) ed anche perché la polpa rilasciata nel succo è sicuramente di meno.
Questo non sta a significare che il motore DC di un estrattore di succo di questo tipo non lavori a questo numero di giri, però in genere presentano una piccola negatività rispetto agli altri, e cioè che le spazzole che fanno girare il motore producono del calore a causa dell’attrito e quindi essere soggette ad un’usura un po’ più veloce. Anche un leggero riscaldamento del succo estratto è possibile in presenza di un motore a spazzole, a maggior ragione se l’estrattore di succo è sottoposto a funzionamenti frequenti e successivi.
Quindi miriamo all’estrattore del tipo “slow juicer”, che, alla lettera, starebbe a significare “estrattore lento”, ma in pratica indica l’estrattore del succo “vivo” che non supera gli ottanta, massimo cento giri al minuto.