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Rincospermo, il falso gelsomino: come si cura e dove metterlo in casa

Pubblicato da
Francesca Rotondo

Questo arbusto rampicante appartiene alla famiglia delle Apocinacee (come il normale gelsomino) ed è volgarmente noto come “falso gelsomino”. La denominazione scientifica latina è Trachelospermum jasminoides. Esso ha foglie sempreverdi, di tipo opposto, coriacee e semplici. Il picciolo è breve, ha la lamina lanceolata e lucida. I fiori sono sostanzialmente delle cime pauciflore di colore chiaro. I fiori hanno 5 petali, con 5 stami al centro, inseriti nella corolla rotata e bianca (di circa 3 cm).

L’ovario a due carpelli fusi è estremamente profumato, come il gelsomino vero e proprio. Il frutto ha una forma a capsula. I tralci della pianta sono volubili e possono raggiungere anche i 10-12 metri di lunghezza. Il rincospermo lo vediamo di solito fiorito tra aprile e luglio. La pianta sembra essere originaria dell’area asiatica (Cina, Giappone, Vietnam, Corea), quindi località calde e molto soleggiate.

Come coltivare e dove mettere il rincospermo

Il rincospermo vive bene sia in terra piena che in vaso, purché questo sia capiente, poiché la pianta è piuttosto sviluppata come radici. In linea di massima possiamo dire che ci vuole un vaso di almeno 40 cm di diametro per ogni arbusto. Questo fiorisce in modo abbondante tra maggio e luglio, tanto che i numerosi fiori bianchi a girandola coprono praticamente quasi in toto la vegetazione. Per quanto riguarda la luce, è bene ricordare che il rincospermo preferisce un’esposizione al sole, al massimo penombra o mezzo sole. Meno sole prende la pianta, meno saranno il numero dei fiori sbocciati. Di solito questa pianta viene messa in giardino, per ricoprire ringhiere di separazione fra giardini, pergolati, muri fioriti, siepi. Se mettete più piante vicine assicuratevi siano a circa 80 cm di distanza una dall’altra.

Acqua e temperatura ambiente

L’acqua fornita alla pianta deve abbondare ed è opportuno distribuirla in modo regolare mentre essa sta fiorendo, quindi tra maggio e giugno; deve essere medio-abbondante invece tra luglio e agosto e deve invece diminuire come quantitativo, scarseggiare, nei restanti mesi. La pianta è comunque adatta a resistere anche alla siccità. Se la pianta la mettete in giardino, in terra piena, la dose di acqua deve essere minore, soprattutto se la pianta è matura. Sono infatti quelle più giovani a richiedere più acqua, sebbene sono in ogni caso da evitare i ristagni, potenziali responsabili di danneggiare le piante.

La temperatura ideale per la buona crescita del rincospermo è compresa fra 10° e 13°C di notte e i 20°-22°C di giorno. Questa pianta vive bene anche in vaso, in appartamento, ma è bene che abbia almeno 4-6 ore di luce al giorno. Sostanzialmente il rincospermo è una pianta rustica, non delicata, quindi tollera anche condizioni che altre piante non sopporterebbero. Non teme il gelo, il caldo, il freddo, la salsedine (quindi l’essere piantato in zone di mare).

Terriccio e concime

La terra nella quale fate crescere il vostro arbusto deve essere ovviamente fertile, leggera, fresca. Per questo motivo è bene fare attenzione a creare un ambiente che sia metà terriccio universale, magari con aggiunta di un po’ di sabbia, e terra normale del giardino. Ricordate che questa pianta teme i ristagni di acqua, come anticipato, quindi attenzione al drenaggio della terra. Se è possibile, evitate di piantare il falso gelsomino in terra acida. Quando inizia il periodo vegetativo (quindi a giugno e poi tra ottobre e novembre) è bene fornire alla pianta, ogni circa 15 giorni, del concime a lento rilascio, quindi perfetto quello in granuli a per arbusti da fiore. Rispettate le dosi consigliate sulla confezione del concime, un eccesso di prodotto potrebbe determinare un colore rossastro delle foglie, con conseguenza caduta delle stesse.

Pur adattandosi perfettamente ad ogni terreno, il rincospermo sta meglio in buche profonde in giardino, in terra piena, questo dato il voluminoso sviluppo delle radici nel sottosuolo. La pianta può essere riprodotta per mezzo di talee. Se la pianta la tenete invece in vaso, cercate di non rinvasarla, a meno che non sia proprio necessario e, in caso, fate questa operazione in primavera.

Potatura

In linea di massima i tralci non andrebbero tagliati, ma se la pianta è troppo sviluppata anche rigirandoli su sé stessi e si desidera ridurla tagliate i rami possibilmente in dicembre o gennaio. Negli altri periodi la pianta ne soffrirebbe, il suo sviluppo ne risulterebbe ritardato, così come la fioritura.

Differenza tra rincospermo e gelsomino

Per distinguere queste due piante così simili tra loro è possibile guardare le foglie innanzitutto: quelle del rincospermo hanno forma ovale, sono coriacee, appuntite, mentre quelle del gelsomino piccole e composite. Anche i fiori sono leggermente diversi, infatti l’originale ha petali piatti, mentre il nostro amato falso ha petali che si rigirano su sé stessi, come una girandola. Staccando un pezzetto di ramo o una foglia il nostro perde un liquido bianco appiccicoso, il gelsomino normale no. Quest’ultimo è molto più sensibile al freddo, mentre il rincospermo è sempreverde e resiste bene anche a basse temperature. Il falso gelsomino può inoltre avere anche fiori di colore giallo. In questo caso la specie è denominata Star of Tuscane.

Francesca Rotondo