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Quarta malattia: cause, sintomi e terapie da seguire

Pubblicato da
Francesca Rotondo

La quarta malattia è una malattia esantemica, proprio come il morbillo e la rosolia. Le differenze tra queste malattie sono però tante e tra poco capirete perché. Si chiama anche scarlattinetta, malattia di Dukes i malattia di Filatov.

Quando il dr. Dukes la classificò, ritenne che non aveva niente a che fare con la scarlattina. Fu Keith Powell nel 1979 a dimostrare come la scarlattinetta condivida con l’altra malattia la sindrome combustiforme da strafilococco.

Il quadro clinico è infatti simile a quello della scarlattina, comunque più lieve. Ecco perché la quarta malattia è conosciuta anche come scarlattinetta. Molti specialisti in realtà non la contano neanche come malattia, in quanto è solo una variante molto più lieve della scarlattina e ritengono sia quindi la stessa.

Sintomi della quarta malattia

La quarta malattia può presentarsi con vari sintomi. Il primo è l’esantema, che però non compare immediatamente ma solo in un secondo momento. Si diffonde su tutto il corpo ed è un’eruzione maculopapulare. I puntini rossi sono così ravvicinati che formano praticamente delle chiazze. Difficilmente però si presenta sul viso, mentre tra le zone più colpite troviamo inguine e glutei. L’esantema può provocare prurito e in alcuni casi vengono colpite anche le piante delle mani e dei piedi.

Scompaiono solitamente entro 4 o 5 giorni, non lascia cicatrici o macchie scure sulla pelle. Inizialmente l’epidermide appare solo un po’ desquamato ma il problema scompare nel giro di poco.

La scarlattinetta nonostante è identificata con l’esantema, non sempre lo vede comparire. Cosa che rende più difficile il suo immediato riconoscimento. Non sono infatti rare le forme prive di quasi tutti quanti i sintomi. Quando appaiono però, ecco che la persona ha a che fare con la febbre, la mancanza di appetito e una grande sonnolenza che colpisce durante tutto l’arco della giornata. Alcune volte la quarta malattia è seguita anche da episodi di diarrea.

Non sono esclusi casi in cui si presentano altri sintomi come l’ingrossamento dei linfonodi e il mal di gola.

 

Quali sono le cause e come viene trasmessa?

Alcune teorie associano il manifestarsi della quarta malattia alla presenza del batterio appartenente alla famiglia degli streptococchi di tipo A beta emolitico. Non è comunque sia conosciuta la causa certa.

Viene trasmessa dal soggetto infetto a quello sano solo nel periodo d’incubazione, che ha una durata variabile tra la settimana e i dieci giorni. Viene trasmesso semplicemente respirando vicino al una persona con la scarlattinetta, oppure entrando in contatto diretto con il muco e la saliva.

Vista la modalità di contagio, è più probabile infatti che colpisca i bambini. Passano molto tempo in contatto l’uno con l’altro e in ambienti chiusi. Sembra che avvenga con maggior facilità in primavera ed estate.

Può avere complicanze?

Sono molto rare le complicanze con la quarta malattia. Anche in gravidanza è difficile che comporti problemi gravi. Tuttavia quando finisce, il medico spesso prescrive esami delle urine per capire se possono esserci stati danni renali visto che insieme alle malattie reumatiche sono le uniche rare complicanze che si possono manifestare.

Solitamente comunque vi sono ripercussioni in quei soggetti sensibili che soffrono già di reni. Difficilmente il soggetto sano deve affrontare un peggioramento generale delle proprie condizioni di salute a causa della quarta malattia.

 

Quali sono le cure per la quarta malattia

Il medico prima di decidere come procedere, deve assicurarsi che effettivamente si tratti della quarta malattia. Per confermare la diagnosi visiva e dei sintomi spesso serve il tampone faringeo. In questo modo viene identificato il batterio responsabile.

Il medico può prescrivere quindi una terapia antibiotica, la quale deve essere seguita per 10 giorni. Alcune volte può affiancare una terapia a base di antidolorifici e antipiretici, ma solo se e quando necessario.

Non sempre i farmaci sono necessari. Se consideriamo infatti che la quarta malattia può manifestarsi senza sintomi, è facile intuire che molte persone non si rendono conto neanche di averla e così guariscono senza bisogno di cure mediche. Altre volte invece avviene lo sfogo e così, il medico può prescrivere antibiotici e/o antipiretici con lo scopo di abbassare un po’ la febbre.

Alcune volte comunque per sconfiggere l’infezione, il medico deve segnare degli antibiotici. Vediamo quali sono, a scopo puramente informativo, quelli più utilizzati.

  • Paracentemolo: come ad esempio la Tachipirina. Usato per contrastare la febbre, sintomo che può comparire con la quarta malattia. La dose viene decisa dal medico in base al peso e l’età.
  • Penicilline: fanno parte degli antibiotici beta-lattamici, usati per contrastare le infezioni da streptococchi beta-emolitici del gruppo A. Tra le più utilizzate troviamo l’amoxicillina (come l’Agumentin). Il trattamento dura di solito 10 giorni ma è il medico a scegliere la durata della cura in base alla gravità dell’infezione e le condizioni del paziente.
  • Macrolidi: anche loro come le penicilline contrastano l’infezione da streptococchi beta-emolitici del gruppo A. Viene scelto quando il paziente è ipersensibile alle penicilline.
Francesca Rotondo