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Emorroidi sanguinanti: cause e principali rimedi

Pubblicato da
Lorenzo

Si tratta di un tipo particolarmente diffuso di emorroidi, che vanno a colpire la parte perianale andando a causare un sanguinamento che può essere temporaneo oppure continuo.

Le cause principali

Le cause che portano a questo tipo di disturbo possono essere numerose e della tipologia più svariata. La causa più frequente è rappresentata dalla stipsi, in modo particolare nel caso in cui la paziente sia in gravidanza. La stipsi può portare ad uno sforzo particolarmente intenso nel corso dell’evacuazione, visto che i dolori possono coinvolgere tutta la zona perianale e vanno a danneggiare e a rendere ancora più grave il sanguinamento con le feci.

Le emorroidi sanguinamenti sono provocare da un incremento del flusso della pressione all’interno dell’addome e, di conseguenza, l’intensità degli sforzi eseguiti nel corso del parto possono comportare l’insorgere di tale problema. Questo disturbo, in ogni caso, può derivare anche dall’obesità, dalle bronchiti acute, da lavori particolarmente faticosi o da delle attività sportive che richiedono degli sforzi piuttosto intensi, ma anche da lavori eccessivamente sedentari, dalla diarrea cronica, dall’anzianità e da una dieta e uno stile di vita completamente errati. Spesso anche la mancanza di esercizio fisico può essere direttamente coinvolta nell’insorgere di tale problematica, così come lo stress, soprattutto quando è prolungato.

I sintomi

Questo problema può insorgere comportando una sensazione di dolore che può essere più o meno intensa nella parte perianale e, quando sono esterne, provocando la loro fuoriuscita nel corso dell’evacuazione. Le perdite sanguinanti spesso sono caratterizza da una colorazione rosso intenso. Il sangue scuro, infatti, si può riscontrare tipicamente nei coaguli interni e può derivare, al contrario, da altri tipi di malattie. Infatti, quando le perdite hanno una colorazione più scura, la cosa migliore da fare è contattare immediatamente il proprio medico, visto che la causa potrebbe essere rappresentata dalle ragadi anali. Il trattamento delle ragadi anali è differente rispetto a quello per le emorroidi e, in diverse occasioni, la causa principale deriva dalla stitichezza cronica. Spesso questo disturbo, oltre al dolore, provoca anche un notevole prurito. Quando i tessuti sono eccessivamente danneggiati, allora c’è il rischio che il sanguinamento possa essere maggiore, mentre il dolore diventa sempre più intenso. Quindi, il soggetto colpito potrebbe avere notevoli difficoltà a sedersi, ma anche a restare in piedi, con una netta diminuzione della qualità della vita di tutti i giorni. Il problema può diventare chiaramente più grave nel caso in cui il trattamento non sia immediato: sia la quantità delle perdite può incrementare che lo stato di infiammazione della zona che viene colpita.

Quali farmaci usare

Esistono diverse cure farmacologiche per la cura di questo tipo di emorroidi: tra i principali troviamo quelli ad impiego topico e quelli che devono essere assunti per via orale. Lo scopo finale, in ogni caso, è quello di ridurre al minimo l’intensità dei dolori provocati da tale patologia, specialmente nel corso della fase acuta che caratterizza l’infiammazione. Esistono delle creme, così come delle pomate che possono dare adeguato sollievo dopo che vengono applicate a livello locale. Nella maggior parte dei casi, è il medico che decide di prescrivere l’impiego di un particolare cortisone, che spesso deve essere sfruttato insieme ad un anestetico locale. Altre volte vengono aggiunti anche altri prodotti che vengono usati essenzialmente con un obiettivo disinfettante.

Si tratta di farmaci che, in ogni caso, devono essere usati per un periodo di tempo piuttosto limitato. Ad esempio, spesso si consiglia di evitare l’impiego di tali farmaci nel corso della gravidanza. Ad ogni modo, è sempre fondamentale interrompere immediatamente qualsiasi cura una volta che emergono degli effetti collaterali. Ad esempio anche una reazione allergica al cortisone, al posto che risolvere il problema dell’infiammazione, potrebbe rendere più lento il processo di cicatrizzazione. Per impiego orale vengono usate piuttosto di frequente le bustine e le compresse, che sono in grado di svolgere un’attività di protezione rispetto ai capillari.

Quali sono i rimedi più semplici da usare

I rimedi di natura tipicamente pratica per la cura delle emorroidi sanguinanti sono essenzialmente gli impacchi di ghiaccio, che si devono usare direttamente sulla zona che è stata colpita dall’infiammazione. Si tratta di un trattamento molto efficace, dal momento che il freddo è in grado di dare una mano alla coagulazione del sangue, cercando di bloccarne la fuoriuscita.

Il sollievo per il paziente, in tanti casi, è pure immediato. Per ovviare a questo tipo di problematica, in alcuni casi si può sfruttare anche un bagno caldo, cercando ovviamente di lasciare del tutto immersa la zona rettale.

Lorenzo