Incinte o no, le emorroidi sono fastidiose. Sembra che almeno una volta nella vita, 9 persone su 10 ne soffrono. Il fatto che spesso le persone si vergognano a parlarne anche con il proprio medico, porta a complicanze più serie come ad esempio le ragadi anali o le anemie.
Quando si parla di emorroidi s’intende impropriamente la malattia emorroidale. Anche perché le emorroidi sono parte del nostro corpo. Tre cuscinetti disposti nella parte interna ed esterna del canale anale, irrorati delle vene emorroidarie. E’ l’afflusso di sangue al loro interno che regola apertura e chiusura del canale. Impediscono l’uscita involontaria delle feci.
Si soffre di emorroidi in gravidanza quando le vene dell’ano si dilatano in modo progressivo, dando origine alla malattia. All’inizio è un problema che riguarda le vene interne ma, con l’aggravarsi della situazione ecco che prolassano anche quelle all’esterno. E’ considerato lo stadio più doloroso.
Primo grado: quando sono interne al canale anale. Non escono mai all’esterno neanche in fase di evacuazione. Alcune volte sanguinano.
Secondo grado: possono prolassare a causa del volume maggiore. Escono quindi dal canale anale ma cessata l’evacuazione rientrano.
Terzo grado: prolassano in modo spontaneo sotto sforzo. Rientrano solo con l’intervento manuale.
Quarto grado: sono prolassate definitivamente e non è possibile reintrodotte neanche manualmente.
Parlare di emorroidi in gravidanza non è strano. Anche perché durante i nove mesi il corpo della donna cambia molto e sono diverse le cose che conducono alla comparsa delle emorroidi. Prima di tutto cresce l’utero per far spazio al feto e, man a mano che la gravidanza progredisce, preme sempre di più sull’intestino e le vene ano-rettali. Oltre al problema delle emorroidi è piuttosto comune anche quello della stitichezza.
Anche gli ormoni, con il loro aumento di estrogeni e progesterone, fanno dilatare le emorroidi. Per non parlare poi dell’aumento del volume di sangue nella zona addominale e la relativa pressione. Dal quinto mese in poi è più probabile che le emorroidi compaiano, proprio perché vi è sia una debolezza vascolare che un ristagno di sangue. Le emorroidi rigonfiano e prolassano.
Le emorroidi in gravidanza, per la donna che ne soffriva già prima, possono passare allo stadio numero 2, cioè quello del prolasso e della fuoriuscita. Sono facili da individuare proprio perché all’esterno del canale rettale. Appare come un grumo sotto pelle sensibile. Quando sono infiammate sono rosso vivo. I sintomi sono tanti. Ad esempio provate dolore quando camminate o vi sedete. Anche sdraiandovi provate dolore.
Se non soffrivate già prima di emorroidi, probabilmente vi dovrete confrontare solo con le emorroidi interne e può trattarsi di un problema passeggero. Uno dei sintomi più comuni è il sangue rosso vivo che esce insieme alle feci, spesso motivo di preoccupazione per tutti coloro che lo vedono comparire in fase di evacuazione o depositato sugli slip. Ancora possono essere seguite da sensazione di prurito anale causato dal muco prodotto dall’emorroide, oppure come se vi fosse un corpo estraneo. Anche il dolore è tipico delle emorroidi, ma diventa molto forte quando prolassano del tutto.
Se pensate di soffrire di emorroidi, dovete certamente parlarne con il vostro medico. Non è una cosa da sottovalutare e come dicevamo prima, ignorarle può solo portare a un progressivo peggioramento del problema.
I consigli più comuni sono quelli di modificare leggermente la dieta, evitando cibi molto grassi come quelli dei fast-food. Portando in grembo un bambino probabilmente è inutile dirvi che dovete anche evitare il consumo di alcol, visto che dovreste averlo già eliminato del tutto dalla dieta. In caso di emorroidi meglio rinunciare ai piatti molto piccanti e speziati, favorendo invece le fibre che rendono più morbide le feci.
Dovete cercare anche di bere molta più acqua, così da pulire bene le pareti dell’intestino. Fate delle scorte di alimenti ricchi di vitamina C, come i limoni, le mele, le carote, i kiwi, le arance. Introducete anche alimenti che fanno bene alle vene, come i mirtilli, il cavolo rosso e l’uva.
Per alleviare il dolore, potete anche fare un bendaggio locale con acqua calda per 15 minuti. Allevia l’irritazione e riduce le emorroidi. Ricordatevi anche di tenere la zona sempre ben pulita, facendo la doccia ogni giorno e lavandovi accuratamente dopo l’evacuazione. Evitate i detergenti con dentro l’alcol o contenente profumi. Molto meglio il solo uso dell’acqua.
Potete anche andare in farmacia per richiedere una pomata adatta alle emorroidi in gravidanza, come quella a base di calendula. Anche quella a base di aloe vera è ottima, perché ha un’azione lenitiva e astringente.