Se avete la pressione molto bassa, e volete cercare di invertire il trend di abbassamento della stessa, è bene ricordare che esistono alcuni “trucchi” che vi consentiranno di giungere a risultati piuttosto importanti in tempi rapidi. Naturalmente, non vogliamo consigliarvi di ripetere queste azioni con frequenza e con troppa “familiarità”, ma potrebbero essere comunque delle iniziative di valore aggiunto nell’attesa di consultare un medico. Pronti?
Il primo “segreto” è quello di bere. Quando il volume di sangue aumenta, e la disidratazione viene alleviata, la pressione bassa potrebbe passare. Valutate pertanto la possibilità di bere delle bevande energetiche o del caffè, che servono a alzare la pressione, almeno temporaneamente.
L’eccesso di sale può aiutarvi a tenere elevati i valori di pressione. Ed ecco perchè, generalmente, ai soggetti che soffrono di pressione alta viene – di contro – consigliata una dieta povera di sale. Il sodio alza infatti la pressione (a volte troppo!) e i medici raccomandano di limitarne l’uso.
Pensate alla circolazione del sangue, e cercate di favorirla. Se vi distendete sul letto, mettete le gambe su una superficie lievemente sollevata (è sufficiente mettere un cuscino sotto). Se le avete, indossate calze a compressione graduata.
Se avete un abbassamento di pressione, evitate di alzarvi troppo velocemente quando siete rimasti seduti a lungo. Quando vi alzate, pertanto, è certamente meglio sedersi prima, e poi alzarvi piuttosto lentamente. Può essere utile, sempre prima di alzarsi, muovere i piedi e le mani. Fate inoltre esercizio fisico con regolarità per poter favorire la fluidità del sangue.
Se una volta misurata la pressione vi accorgete che questa è molto bassa, è bene rivolgersi sempre a uno specialista, spiegando nel dettaglio quali sono le circostanze che hanno determinato l’abbassamento. Seguite dunque attentamente tutte le indicazioni fornite dal medico: potrebbe essere necessario anche recarsi al pronto soccorso nelle ipotesi più preoccupanti (naturalmente, se siete voi i protagonisti di questo forte abbassamento di pressione, domandate un aiuto a qualche parente, amico, vicino).
Superata la crisi di pressione bassa, continuate a monitorare l’evoluzione della stessa: se si è stabilizzata, ma è ancora molto bassa, è bene comunque contattare il medico. Proseguite nel monitoraggio periodico post crisi per almeno un’ora, cercando di bere anche se non avvertite sete.
Un cenno di specifico riferimento è determinato anche dalla relazione tra la pressione bassa e l’assunzione di farmaci. Nel colloquio con il proprio medico sarà infatti fondamentale cercare di determinare se si siano assunti tutti i farmaci necessari o meno, poichè eventuali sbalzi di pressione potrebbe essere causati semplicemente dal non aver seguito le indicazioni del proprio medico per quanto attiene i medicinali prescritti. Tenete sempre in considerazione, infatti, che molti farmaci hanno come effetto quello di abbassare o di alzare i livelli della pressione del sangue, e che alcune combinazioni di farmaci potrebbero determinare degli effetti straordinariamente più potenti rispetto alla somma delle singole assunzioni.
Terminato l’attacco acuto di pressione bassa, occorre pur sempre cercare di comprendere con il proprio medico quali possano essere le cause di un simile contesto. In altri termini, è bene cercare di valutare congruamente la situazione, domandandosi ad esempio se la pressione bassa sia cronica o sporadica: nel primo caso, ci si trova in una situazione di pressione bassa molto frequente, che sarebbe opportuno cercare di approfondire con ancora maggiore consapevolezza, effettuando un esame completo della propria salute.
Le cause che possono essere alla base della pressione bassa sono inoltre tantissime. A volte può trattarsi di una malattia, ma a volte si può trattare di uno stato temporaneo, non patologico. Il nostro consiglio è quello di evitare di agitarsi troppo, rimanendo calmi e analizzando tutti i sintomi che si avvertono normalmente durante i livelli di pressione troppo bassi: giramenti di testa, vertigini, instabilità, vista annebbiata o indebolita, debolezza, stanchezza, nausea, brividi e non solo.
Parlatene con il vostro medico e cercate di capire, insieme a lui, quali possano essere le determinanti di questo stato di malessere, e procedere insieme a lui alla pianificazione delle giuste indicazioni per evitare di incappare in spiacevoli condizioni.