A livello fisiologico il liquido amniotico viene prodotto e regolato da diverse strutture come la placenta, il tratto respiratorio e quello urinario. Nella prima fase della gravidanza è composto dal plasma, cioè la componente liquida del sangue. Attraversa la placenta e si ferma nel sacco dove si trova l’embrione. A partire dal secondo trimestre, a produrlo in quantità considerevoli sono i reni del feto, il quale produce l’urina sterile. Al suo interno ci sono anche delle piccolissime quantità di feci del feto ma non compromettono l’integrità e la sterilità di questo ambiente dove il bambino passa i suoi primi nove mesi.
Per poter garantire l’avanzare regolare della gravidanza e un ambiente idoneo allo sviluppo e la salute del feto, deve essere prodotto nelle giuste quantità. E’ sempre il feto a regolare tutto questo perché durante la sua immersione nel liquido, lo ingerisce continuamente, L’intestino lo assorbe e così bilancia anche la creazione dell’urina, mantenendo l’equilibrio ottimale.
Un errore comune è quello di credere che il bambino viene nutrito grazie al liquido amniotico. In realtà è solo il cordone ombelicale a farlo. Il piccolo però attraverso il liquido, impara a conoscere i gusti della mamma. E’ importante infatti che durante la gravidanza seguiate un’alimentazione variegata, in modo tale da abituare il bambino ai vari sapori.
Le funzioni del liquido amniotico sono tante. Conoscerle vi permette di capire meglio anche in quale ambiente resta il vostro bambino durante i nove mesi di gravidanza, prima del parto!
Bene, abbiamo visto come viene prodotto e quali sono le sue funzioni. Adesso invece, cerchiamo di rispondere ad alcune domande piuttosto comuni sul liquido amniotico.
Prima di tutto, il liquido amniotico è sempre lo stesso. Praticamente si tratta di un sistema chiuso. Il liquido non viene mai cambiato ma solo filtrato dall’organismo del bambino. La natura pensa proprio a tutto! Si perché questo liquido non si sporca in quanto l’urina del bambino non contiene le sostanze di scarto dannose.
La sua quantità invece aumenta. Se alla 10ima settimana il suo valore è a 30 ml, alla 37esima arriva quasi a un litro. Da questo momento però, più si avvicina la gravidanza più il liquido diminuisce. Il bambino inizia a ricevere meno sostanze nutritive e quindi la produzione della sua urina è in diminuzione. Secondo alcune ipotesi è proprio la minor pressione del liquido sul feto a far si che il travaglio abbia inizio.
All’interno del liquido amniotico ci sono le cellule fetali. Viene usato per l’esame citogenetico e per scoprire se ci sono alterazioni cromosomiche o genetiche, come ad esempio la fibrosi cistica.
Anche analizzare la sua quantità è importante. Quando c’è troppo liquido si parla di poliamnios, può indicare una la formazione fetale oppure una patologia della mamma. Quando la quantità è inferiore, si parla di oligoamnios, e può indicare una sofferenza cronica oppure una rottura delle membrane.
Se il sacco si rompe nella parte inferiore, ve ne accorgete perché iniziate ad avere delle importanti perdite vaginali. Dovete andare all’ospedale. Quasi sempre la rottura avviene quando è il momento di partorire. Se si rompe nella parte superiore, può darsi che non vi accorgiate subito della cosa, nel dubbio andate dal dottore. Alcune volte le fessure superiori si chiudono in modo spontaneo. Il medico di solito per prevenire le infezioni o le contrazioni, segna terapie farmacologiche adeguate.