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Buchi nelle orecchie, quando arriva l’età giusta?

Pubblicato da
Francesca Rotondo

Alcune volte capita di vedere neonate con i lobi delle orecchie già forate. Secondo gli esperti però, l’ideale è attendere che la bambina ha compiuto i sei anni.

Non è una questione di etica o estetica, ma semplicemente di igiene. Si perché i sei anni rappresentano un po’ un traguardo e da questo momento diminuiscono i rischi delle infezioni e anche delle reazioni allergiche.

Sbaglia chi li fa prima?

Non esiste un divieto, qualcosa che impedisca di farli prima. Quindi in realtà non si può parlare di errore vero e proprio. Indicativamente però, aspettare i sei anni non è una cattiva idea perché il sistema immunitario riesce a reggere meglio le infezioni e le reazioni allergiche.

Chiaramente è una questione di predisposizione. Ci sono bambine che, anche a 12-14 anni possono essere vittime di allergie o infezioni a causa dei fori, così come gli adulti. E’ semplicemente una familiarità e in questo caso il tempo non c’entra.

Alcune volte il buco non va fatto

I buchi nelle orecchie possono essere fatti quando la bambina gode di uno stato di salute buono. E’ importante quindi sincerarsi che non vi siano malattie infettive in essere e, qualora fosse così, è meglio attendere che passino. La bambina non deve neanche soffrire di allergie, così come di dermatite atopica. Quest’ultima infatti tende a peggiorare sotto questo stimolo.

5 consigli per non sbagliare

  • Oltre all’età migliore, i genitori s’interrogano anche su quale sia il materiale migliore. Secondo gli esperti vanno bene gli orecchini d’oro, d’argento e di titanio. La garanzia però che non si presentino allergie non c’è, perché sono materiali che non vengono usati puri ma in leghe, cioè uniti ad altri materiali (anche di bassa qualità). Non vanno bene invece cromo e nichel, rinomati per il loro elevato potere allergizzante.
  • I buchi nelle orecchie devono essere fatti in farmacia oppure in gioielleria. Chiaramente vanno bene anche i professionisti. La cosa importante è che la persona alla quale ci si rivolge possiede la qualifica e le pistole pneumatiche apposite.
  • Una volta fatto il buco, gli orecchini devono essere usati con una certa frequenza. All’inizio non possono essere cambiati ma soltanto girati alcune volte al giorno e disinfettati, per evitare che i buchi si chiudano con dentro l’orecchino e ovviamente per evitare le infezioni. E’ importante però all’inizio tenere quasi sempre gli orecchini, in modo tale da non far chiudere il buco.
  • Quando il buco si chiude, di solito basta rompere lo strato di pelle che si è formato con la punta dell’orecchino disinfettato. Se invece non ci si riesce o fa molto male vuol dire che si è chiuso ed è bene non forzare troppo. In questo caso deve essere rifatto.
  • Riaprire il buco è di solito facile ma, per evitare le infezioni è una buona regola applicare le creme antibatteriche consigliate in farmacia, almeno per 4 o 5 giorni.

Cosa fare in caso d’infezione?

L’infezione è facile da riconoscere. La zona si gonfia, si arrossa, prude ed è dolente. Può esserci anche del pus. Quando c’è un’infezione in corso devono essere tolti gli orecchini e richiesta l’opinione del pediatra. Quando c’è l’infezione prescriverà la pomata antibiotica e il disinfettante.

Prima di rimettere gli orecchini si deve aspettare circa due mesi. Quando invece vi è una reazione allergica, è necessario capire qual è il materiale che ha causato il problema ed evitarlo.

Francesca Rotondo