Nella maggior parte dei casi possono far male tastandoli, così come sono tipicamente infiammati e portano spesso anche prurito.
I geloni che colpiscono le mani chiaramente sono una situazione che si verifica in modo particolare nelle stagioni più fredde, ovvero autunno e inverno, visto che è tipicamente il freddo e il vento (a basse temperature) a causarli. I geloni vanno a colpire nello specifico le dita oppure il dorso delle mani, mentre in altri casi possono manifestarsi anche sulle dita dei piedi.
Lo sviluppo di questi geloni è da associarsi con una modifica del microcircolo causata da una vasocostrizione che viene provocata dalle basse temperature. La principale conseguenza della vasocostrizione è quella di comportare un più basso afflusso di sangue verso le parti periferiche dell’organismo. Queste ultime hanno come principale reazione quella di subire un’infiammazione che comporta poi lo sviluppo di tali lesioni.
I geloni si caratterizzano per poter essere inseriti in quattro categorie, che si differenziano in base alla parte della cute che viene colpita da questo stato infiammatorio, nonché dalla gravità di quest’ultimo.
Nel primo stadio i geloni vanno a colpire esclusivamente lo strato più superficiale della pelle e, di conseguenza, le basse temperature non sono in grado di incidere in modo grave sulla cute.
Il congelamento che ha colpito le mani è piuttosto leggero e l’unica conseguenza è quella di determinare un rossore sulla pelle, in alcuni casi un po’ di formicolio e una cute più fredda.
Nel secondo stadio, invece, si può parlare di congelamento moderato e coinvolge esclusivamente le zone superficiali della pelle. La cute non diventa rossa, ma biancastra e c’è la possibilità che si creino una specie di cristalli di ghiaccio che possono portare ad una necrosi cellulare e alle conseguenti vescicole e bolle.
Curando l’eritema subito, si evita la necrosi cellulare: in caso contrario, le zone colpite potrebbero successivamente diventare blu o viola. Nel terzo stadio, il congelamento comincia ad essere pericoloso: la differenza rispetto ai primi due stadi è che si estende anche a tutti gli altri strati dell’epidermide. Il terzo stadio presenta delle piaghe che hanno una tipica colorazione blu scura o nera, che corrispondono a zone di necrosi cellulare.
Nel quarto e ultimo stadio, invece, i danni che vengono provocati dal congelamento sono definitivi e le lesioni vanno a colpire anche ai muscoli, alle articolazioni e pure ai tendini.
I geloni alle mani, quindi, vengono causati da delle vasocostrizioni, che possono essere provocate da diverse situazioni. Una possibile causa è l’impiego di vestiti particolarmente stretti, che non permettono il completo passaggio del sangue alle estremità del corpo.
Un’altra possibile causa, oltre chiaramente al freddo, è quella di rimanere in piedi per tanto tempo, per cui si crea una stasi venosa che colpisce il microcircolo che porta poi alla vasocostrizione.
Anche utilizzare un abbigliamento non adeguato alla stagione invernale può portare a tale problema, così come stare in ambienti particolarmente freddi per tanto tempo, così come stare a contatto diretto con la neve o altri materiali decisamente freddi.
Ci sono diversi fattori di rischio che possono aumentare la possibilità di soffrire dei geloni alle mani. Tra gli altri fattori di rischio troviamo sicuramente il diabete, visto che le modifiche del microcircolo sono causate dall’elevata concentrazione di glicemia. Un altro fattore di rischio corrisponde al fumo, che è in grado di provocare un gran numero di danni ai vasi sanguigni all’interno del microcircolo, senza dimenticare anche come la nicotina sviluppi un’azione vasocostrittrice. Anche tutti coloro che soffrono di malattie che coinvolgono il connettivo, così come chi è colpito dalla sindrome di Reynaud o soffre di disturbi della circolazione del sangue, può incorrere molto più facilmente e di frequente nel problema dei geloni. Infine, anche i soggetti che sono in sovrappeso possono fare i conti con tale disturbo molto più spesso.
Non è difficile arrivare ad una diagnosi corretta, visto che i sintomi dei geloni alle mani sono particolarmente caratteristici. Infatti, in primo luogo troviamo rossore e gonfiore che si sviluppano sulle mani, senza dimenticare anche altri sintomi tipici, come il dolore, bruciore e prurito, che si manifestano in modo particolare dopo che le zone colpite si sono riscaldate. La pelle tende a screpolarsi e a desquamarsi, mentre si possono formare delle bolle e vescicole piuttosto fastidiose, che possono poi favorire lo sviluppo anche di ulcere.