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Trochite, un’escrescenza ossea dell’omero che pregiudica la qualità della vita

Pubblicato da
Lorenzo

Il trochite omerale è una escrescenza ossea posta nella parte superiore dell’omero ovvero l’osso che insieme alla scapola ed alla clavicola vanno a formare la spalla, ed in anatomia viene chiamato anche “tuberosità dell’omero”. Tale escrescenza permette a sua volta l’inserzione da parte di alcuni muscoli che si trovano nella cuffia dei rotatori e che sono molto importanti per il movimento rotatorio appunto della spalla: il Sottospinoso, il Piccolo rotondo ed il Sovraspinoso. Tutti questi muscoli insieme al muscolo Sottoscapolare che va ad inserirsi sul Trochine rivestono un ruolo estremamente importante non solo per permettere alle nostre spalle di muoversi, ma anche di mantenere in sede e di stabilizzare in questa maniera la testa dell’omero che si trova all’interno della glena, la fossa della scapola che a sua volta accoglie la testa.

Frattura accidentale

Il trochite essendo un punto importante ma allo stesso tempo delicato per la spalla, molto spesso è coinvolto in problematiche che interessano tali articolazioni. Un esempio di queste problematiche è la frattura del trochite omerale, che molto spesso in base all’età del paziente ed alla tipologia di danno che ha subito, può inficiare in maniera significativa nella qualità della vita del malato. Quando si parla di trochite omerale è opportuno fare delle distinzioni: in caso dei pazienti molto giovani, tale frattura molto spesso è causata da un trauma accidentale e brusco come la caduta dalla moto oppure durante attività fisica, o alcune volte anche da osteoporosi che può essere una concausa.

Nel primo caso sopra elencato, il trauma è diretto verso una superficie molto dura che va a scontrasi con la parte superiore della spalla, qui l’energia si trasmette generando molto spesso non solo una frattura del trochite omerale, ma anche la frattura della testa omerale. Molto spesso accade che oltre ad essere coinvolto il trochite, anche la cuffia dei rotatori potrebbe risentirne infatti se avviene un’avulsione ovvero un distacco totale del trochite della spalla, anche il punto dove si intersecano i vari muscoli della cuffia vengono a mancare, generando a loro volta una problema di stabilità intrinseca nel complesso dell’articolazione.

Quando il trauma riguarda una persona anziana, dove è presente anche una componente osteoporotica, le fratture possono avvenire anche con delle lesioni a bassa energia come una semplice caduta a terra oppure mediante un movimento brusco della spalla stessa. In questa lesione è molto probabile che la frattura interessata sia composta ovvero che le rime della frattura sono allineate tra loro. In ortopedia le fratture del trochite omerale vengono ben distinte tra loro:

  1. Frattura del trochite omerale con avulsione: in questo caso specifico il trauma ha determinato il distacco del trochite omerale dal resto dell’osso e tale frattura genera solo di questa escrescenza ossea e può causare a sua volta un danno anche alla cuffia dei rotatori.
  2. Frattura del trochite omerale con Depressione: in questo trauma non avviene il distacco del trochite, ma un appiattimento dell’escrescenza ossea che entra all’interno della corticale dell’osso stesso.
  3. Frattura del trochite omerale con Split: tale trauma è molto grave, perché non avviene solamente il distacco del solo trochite, ma sono coinvolte anche le strutture sottostanti fino alla cresta della grande tuberosità.

Sintomi della frattura

A seguito di una caduta oppure di un trauma, il paziente manifesta dei sintomi caratteristici molto chiari ed evidenti:

  • Dolore: il dolore che avverte il paziente che ha subito un trauma al trochite omerale è molto forte, infatti in una scala che prende il nome di VAS, da 1 a 10, il fastidio si attesta intorno ad 8-9. A causa del gran dolore e della sofferenza, è possibile che il paziente perda i sensi.
  • Impossibilità di muoversi: qualsiasi movimento voglia fare il mal capitato è impossibile eseguirlo a causa del dolore. Tendenzialmente il paziente tende a tenere l’arto superiore con il trauma accanto al braccio, perché qualsiasi movimento provi a fare di apertura risulta essere praticamente impossibile.
  • Gonfiore: il trauma una volta subito sfocia in gonfiore, che risulta essere particolarmente doloroso anche solo con la semplice palpazione.
  • Ecchimosi: molto spesso a causa della frattura del trochite omerale, si può manifestare un versamento ematico con la comparsa di macchie scure nella zona colpita dal trauma.
Lorenzo