Nell’ecosistema vaginale consistono in condizioni di normalità diversi batteri, più buoni che cattivi. Possono però ad un certo punto, proliferare in modo eccessivo quelli cattivi causando così problemi come la vaginosi batterica. E’ l’infezione più comune tra le donne fertili ed è piuttosto frequente anche tra coloro che sono incinte.
In realtà non è ancora completamente chiaro il motivo che scaturisce la vaginosi batterica. Quello che però è certo, è che la flora batterica vaginale ha subito un’alterazione. Il numero di batteri cattivi aumenta. Il loro ruolo però nello sviluppo della malattia comunque non è certo. Più che di cause quindi, dobbiamo parlare di fattori di rischio che incentivano lo sviluppo della malattia.
Fattori di rischio della vaginosi batterica
Rapporti sessuali: quando si ha un rapporto con diversi partner o semplicemente uno nuovo, ecco che può svilupparsi a causa della trasmissione dei batteri.
Scarsa igiene intima: oppure scorretta. I batteri risalgono per il tratto della vagina, causando così la vaginosi batterica.
Lavande vaginali: pratica da molti apprezzata, in realtà può causare questo problema. Parlatene prima di iniziare con il vostro ginecologo.
Alcuni luoghi comuni vogliono che la vaginosi batterica possa essere contratta dall’asse del water, la piscina, le lenzuola etc. Questo è in realtà impossibile.
Sintomi della vaginosi batterica
La vaginosi batterica ha diversi sintomi. Prima di tutto ci sono le perdite vaginali, che non sono da ricondurre ad esempio al periodo dell’ovulazione. Queste perdite hanno un colore che va dal bianco al grigio, l’ odore è sgradevole e, la maggior parte delle donne che ne soffre, lo paragona a quello del pesce.
Perdite e cattivo odore aumentano soprattutto dopo i rapporti sessuali. E’ possibile anche avvertire dolore nell’atto della minzione, così come un prurito più o meno intenso sulla parte esterna della vagina.
La vaginosi batterica però è spesso asintomatica. Molte donne non si accorgono di soffrirne fino a quando per caso non si sottopongono a dei controlli. Altre volte non fanno in tempo ad accorgersene perché è già guarita. Può andar via anche senza cure.
Ovviamente quando ci sono i sintomi è bene andare a farsi controllare, giusto per evitare le complicazioni. Difficilmente il partner maschile non ha bisogno di curarsi. Di solito comunque alla donna viene prescritta una semplice cura a base di antibiotici. Ciò non esclude che possa verificarsi di nuovo in futuro.
Esistono possibili complicazioni?
Difficilmente provoca problemi gravi. Tuttavia può rendere una donna più soggetta a prendere l’HIV qualora ovviamente sia esposta al virus. Aumentano anche le possibilità di contagiare il partner qualora sia lei già contagiata.
Può favorire lo sviluppo d’infezioni dopo aborto o altri interventi chirurgici. Quando invece è contratta in gravidanza, può far aumentare le possibilità che succeda il parto prematuro. Espone maggiormente anche alla gonorrea e l’herpes simplex genitale.
I batteri possono infine arrivare all’utero e le tube di Falloppio, si parla quindi di malattia infiammatoria pelvica, la quale può danneggiare le tube e provocare anche sterilità.
Come prevenirla?
Per prevenire la vaginosi batteria, ci sono alcune semplici accortezze da prendere. Prima di tutto limitare il numero dei partner sessuali e utilizzare i profilattici. Evitare le lavande vaginali e mantenere il massimo igiene intimo. Se il problema è già presente, è importante seguire le cure prescritte dal medico.
Le donne in dolce attesa che soffrono di vaginosi batterica, rischiano più delle altre di partorire prematuramente, così come di mettere al mondo un bambino che pesa meno di 2,5 kg (quindi sottopeso). E’ importante quindi curarla, sottoponendosi alla terapia adeguata.