La poltiglia bordolese non è altro che un miscuglio che presenta come ingredienti fondamentali l’idrossido di calcio e il solfato di rame: entrambi devono essere sciolti all’interno dell’acqua e, sfruttando l’azione di alcuni diffusori, viene spruzzato sulle piante. L’obiettivo principale per cui si usa questa poltiglia è quella di contrastare l’attività dei funghi. Un’attività tipicamente fungicida, che è garantita perfettamente dalla miscela che si crea tra la calce e il solfato di rame. Questo prodotto ha il grande vantaggio di aderire con estrema rapidità e semplicità sulle piante e non si può rimuovere né con la pioggia né con i vari sistemi di irrigazione.
Poltiglia bordolese storia
La poltiglia bordolese, come si può facilmente intuire dal nome, è un composto che si usa per il giardinaggio che è stato creato in Francia. Questa preparazione, infatti, è nata a Bordeaux, una città transalpina che è famosa in tutto il mondo per via delle sue magnifiche viti: la sua realizzazione si fa risalire più di cento anni fa. Questo trattamento presenta una tipica colorazione che varia dall’azzurro fino al turchese e che veniva utilizzata con grande frequenza alcuni decenni fa su ogni tipo di piante. Infatti, tale composto veniva usato spesso sulle vigne, ma anche sui pomodori, senza dimenticare le piante da fiori, come proprio le rose. Tante persone, sopratutto quelle che risiedevano in campagna e dovevano quindi affrontare praticamente ogni giorno i funghi, usavano tale composto spruzzandolo direttamente anche sulle diverse pareti dell’abitazione.
Poltiglia bordolese preparazione e dosi
Questo trattamento è molto semplice da realizzare ed è anche questo il motivo per cui ha avuto una tale diffusione e viene utilizzato ancora tantissimo al giorno d’oggi. I pregi principali di questa poltiglia sono una grandissima facilità nell’utilizzo e una notevole efficacia quando viene spruzzata sulle piante. Questo miscuglio si può creare senza troppi problemi usando due ingredienti principali: un chilo di solfato di rame e 800 grammi di calce spenta. Le dosi possono essere notevolmente variabili: i funghi si potranno combattere in maniera decisamente più efficace nel momento in cui è maggiore la presenza di solfato di rame all’interno del composto. Quando, al contrario, ad essere superiore è la quantità di calce spenta, allora questo composto riuscirà a rimanere sulle piante per un periodo di tempo notevolmente maggiore. Ecco spiegato il motivo per cui ognuno usa il quantitativo di ingredienti che ritiene più adatto per i propri scopi. Infatti, il segreto sta proprio nel trovare l’equilibrio perfetto tra la durata del trattamento che si vuole intraprendere e la relativa efficacia. Quindi, la variazione delle dosi deve essere comunque lieve, visto che altrimenti la calce, in alte concentrazioni, è in grado di bruciare le piante e i loro frutti, ma anche una quantità eccessiva di solfato può essere rischiosa, visto che andrebbe comunque a danneggiare le varie coltivazioni.
Poltiglia boldolese acquisto
Chi non ha sufficiente esperienza in questo campo oppure ha ben poco tempo a disposizione, può fare riferimento a quei composti che sono già pronti. Quindi, ci sono diversi negozi specializzati in cui si può già comprare acquistare delle preparazioni già pronte. In questo caso, però, serve comunque il suggerimento di una persona esperta per capire quali possano essere le concentrazioni di solfato e di calce adeguate alle proprie esigenze. È molto importante tener conto, durante tale valutazione, anche dei frutti delle piante su cui verrà spruzzata questa particolare preparazione, visto che l’equilibrio tra i due ingredienti principali è legato anche a questo aspetto.
Poltiglia bordolese tossica
I frutti che hanno subito un trattamento con questo tipo di composto si possono tranquillamente mangiare, avendo cura di lavarli attentamente prima del consumo. Questa poltiglia si può considerare un composto del tutto sicuro, dal momento che presenta dei livelli di tossicità piuttosto ridotte, che si azzerano in pratica una volta che i vari frutti vengono sciacquati. Ad ogni modo, si tratta di un materiale particolarmente forte e che aderisce molto bene alle piante su cui viene spruzzato e, di conseguenza, è sempre meglio evitare di utilizzarlo su quelle piante da frutto che si caratterizzano per la produzione di materiale che non viene coperto dalla buccia resistenza, come ad esempio nel caso delle fragole.
Poltiglia bordolese quando usarla
Questo trattamento viene solitamente portato a termine durante la stagione invernale su diverse tipologie di piante da frutto. Infatti, è in grado di combattere con notevole efficacia diversi tipi di funghi, come ad esempio nei confronti della peronospora, che va ad insidiare e a creare problemi ad un gran numero di ortaggi presenti in Italia, come zucchine, pomodori, zucche, peperoni e meloni, oppure è in grado di contrastare efficacemente anche l’occhio di pavone, così come funghi come la ticchiolatura o la bolla, che in breve tempo riescono a provocare danni permanenti e letali al raccolto.