Questo danno va a colpire in modo particolare tutti quei soggetti che sono immobilizzati o che hanno diversi disturbi per quanto riguarda la mobilità. Nel caso in cui l’immobilità duri per diverso tempo, potrebbe provocare un incremento della pressione tra la superficie del corpo e il piano che caratterizza il letto.
Questa condizione non fa altro che provocare un abbassamento della circolazione del sangue, andando a limitare il flusso di ossigeno e di elementi nutritivi, comportando anche la morte di diversi tessuti e, di conseguenza, lo sviluppo di un’ulcera.
Le cause
La condizione di immobilità si caratterizza per essere solamente uno dei vari fattori in grado di scatenare tale problematica. In ogni caso, l’immobilità non si può considerare esclusivamente come uno dei soli fattori che possono provocare tale conseguenza.
Tra le altre possibili cause troviamo sicuramente un abbassamento della percezione sensoriale, così come uno stato di malnutrizione, ma anche un malfunzionamento del flusso di sangue e un disturbo molto diffuso come l’incontinenza.
Lesione da decubito soggetti a rischio
Per la prevenzione di questo tipo di lesioni, la prima cosa da fare non può che essere quella di capire quali siano gli individui più a rischio, che non sono altro che le persone che hanno tutta una serie di disturbi di mobilità. Sono molto a rischio anche quei pazienti che soffrono di disturbi di mobilità per colpa di patologie neurologiche (come ad esempio in caso di ictus o di sclerosi multipla), ma anche per via di patologie cardiache o diabete. Si tratta di malattie, infatti, che vanno ad abbassare la percezione sensoriale e, di conseguenza, i pazienti non sono in grado di riscontrare la presenza di stimoli che comportano dolore e che permettono di accorgersi di modificare la propria posizione e favorire una migliore circolazione del sangue. Sembra che anche i pazienti che sono estremamente magri oppure, al contrario, devono affrontare un forte stato di sovrappeso, possono presentare delle lesioni molto più di frequente in confronto ai soggetti che hanno un peso nella norma. Tra i vari soggetti a rischio troviamo anche colore che soffrono di incontinenza urinaria, dal momento che l’urina è in grado di favorire la macerazione della pelle e, in maniera indiretta, può portare allo sviluppo della lesione.
Zone colpite
Nella maggior parte dei casi, le zone del corpo umano che sono più a rischio in riferimento a questa tipologia di lesioni, troviamo sicuramente i talloni, le ossa che formano il bacino e l’osso sacro. In ogni caso, bisogna evidenziare come il rischio sia differente in relazione alla posizione che viene assunta dal paziente, sopratutto se la persona si trova immobilizzata a letto oppure se passa la sua vita in carrozzina. Quando il paziente si trova a letto, si consiglia sempre di prestare la massima attenzione alla posizione delle scapole, del bacino, dei talloni, gomiti, zona sacrale e della colonna vertebrale.
Detersione della pelle
Il trattamento della pelle è decisamente importante, sopratutto in un’ottica preventiva di questo tipo di lesioni. Nel caso in cui la pelle si caratterizzi per essere particolarmente secca e poco idratata, allora c’è un pericolo maggiore che si formino tali lesioni. La detersione è un’operazione, di conseguenza, che riveste un ruolo decisamente importante e che deve essere svolta nel modo più delicato possibile per non rovinare il ph e l’idratazione della cute. Per questa ragione si consiglia di usare dei detergenti che siano poco schiumogeni, ma anche decisamente semplici da poter risciacquare e che abbiano un ph fisiologico.
Nel corso del lavaggio, la pelle non deve essere massaggiata in modo troppo energico, così come si consiglia di non effettuare dei massaggi in modo circolare, in maniera da evitare il più possibile il pericolo di traumatismi. Al tempo stesso, la pelle si deve asciugare con un tamponamento lieve, cercando di evitare qualsiasi tipo di frizione intensa.
Per proteggere meglio la cute si consiglia anche di sfruttare dei prodotti emollienti, in maniera tale da conservare un ottimo livello di umidità della cute, ma anche dei prodotti barriera, come ad esempio gli unguenti che sono realizzati con ossido di zinco e creme barriera con acqua, che consentono alla perfezione all’epidermide di mantenere la propria azione meccanica rispetto a tutti i vari agenti esterni. Questa tipologia di unguenti viene spesso suggerita nel caso in cui i pazienti soffrano di incontinenza, in maniera tale da evitare che la cute possa macerarsi.