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Glucosio alto: quali sono i valori e cosa succede in gravidanza

Pubblicato da
Lorenzo

Dopo aver eseguito le analisi del sangue è stato riscontrato un valore di glucosio alto. In questi casi, sono diverse le terapie che si possono seguire, ma sarà il medico che dovrà suggerire un percorso di esami che servirà per giungere ad una diagnosi più precisa, scoprendo la reale causa di tale situazione. Quando un soggetto presente un’alta concentrazione di glucosio nel sangue, ci sono elevate possibilità che soffra di glicemia.

Valori

I valori si caratterizzano per essere troppo elevati nel momento in cui il glucosio va oltre la quota di 100 mg/dl. Nei soggetti che non hanno problemi, di solito, i valori vanno, a digiuno chiaramente, da 70 fino a 99 mg/dl. Nel caso in cui i valori vadano da 100 a 125 mg/dl, allora si tratta di una sorta di pre-diabete. Quando, al contrario, viene superata addirittura la quota di 126 mg/dl, allora si è in presenza, nella maggior parte dei casi, della situazione clinica tipica di una persona che soffre di diabete. Si tratta di valori che, in ogni caso, oscillano nel corso di tutta la giornata. Circa due ore dopo aver mangiato i soggetti che non hanno problemi avranno dei valori al di sotto di 140 mg/dl, mentre i pre-diabetici avranno dei valori che si attestano tra 140 e 200 mg/dl e, infine, nei diabetici tali valori vanno oltre la soglia di 200 mg/dl. Quando tale valore va oltre i 400 mg/dl, allora c’è un rischio molto per la salute del paziente, che deve essere sottoposto ad altri controlli immediatamente. Ad ogni modo, quando in ogni fase della giornata il valore della glicemia supera la soglia di 200 mg/dl, allora il soggetto di solito si può considerare come diabetico.

Glucosio alto in gravidanza

Il diabete gestazionale non deve mai essere collegato al diabete di tipo I, visto che si tratta di una malattia correlata esclusivamente alla gestazione e che si può gestire seguendo una dieta corretta e, solamente in rari casi, con una terapia a base di insulina. Il diabete gestazionale non è altro che una modifica del metabolismo del glucosio, la cui diagnosi si verifica nel corso della gravidanza. Non ha alcun legame con l’eventuale diabete del paziente che era presente prima della gravidanza e si tratta di una patologia che può avere alcune complicanze, anche piuttosto gravi. Si tratta di una patologia che va a colpire sul 4-5% delle donne in gravidanza, ma seguendo un’alimentazione corretta e i consigli del proprio medico non ci sono particolari pericoli. La causa è legata alla produzione elevata di ormoni da parte della placenta, che vanno ad alterare l’attività dell’insulina. Alcune donne, che hanno un quadro genetico particolare, non hanno la capacità di far fronte a tale eccesso di richiesta di insulina e, di conseguenza, presentano dei valori di glucosio che sono maggiori rispetto a quelli normali.

Cibi da evitare

La dieta da seguire per chi soffre di glucosio alto è sicuramente impostata per limitare il più possibile i carboidrati. Ovviamente non devono essere rimossi del tutto dall’alimentazione, ma bisogna semplicemente evitare un consumo eccessivo. L’indico glicemico dei carboidrati può variare in relazione a diversi elementi, come ad esempio in base alla cottura. Sarà il nutrizionista a stabilire una tipologia di alimentazione corretta che si dovrà seguire con dei valori alti di glicemia. Nella maggior parte dei casi si consiglia di consumare quotidianamente un quantitativo di calorie compreso tra 1500 e 1900, ovviamente mangiando cibi che abbiano un ridotto indice glicemico.

Glucosio alto nei bambini

Il diabete infantile è una patologia cronica che prevede un’iperglicemia, con un incremento del glucosio presente nel sangue, dovuto da una mancanza, totale o parziale, di insulina all’interno del corpo. Nella maggior parte dei casi i bambini soffrono di diabete mellito di tipo I, che si caratterizza per una totale lacuna di insulina. Quest’ultima è un ormone della cui produzione si occupano delle cellule del pancreas e la sua attività è di vitale importanza per mantenere la glicemia a livelli normali. Il diabete mellito di tipo I insorge più di frequente nelle femmine ed è ereditario. Invece, il diabete di tipo 2 si caratterizza per insorgere durante l’età pediatrica o giovanile e, nella maggior parte dei casi, è causato dall’obesità. I bambini che ne soffrono non sono in grado di produrre sufficienti quantità di insulina. Un’altra tipologia di diabete che può insorgere nei bambini è quello neonatale, che si sviluppa in alcuni neonati subito dopo il parto e si contraddistingue per comportare livelli di glicemia particolarmente elevati. Si tratta comunque di una forma particolarmente rara di diabete, che va a colpire un bambino su 100/200 mila e che ha una rapida risoluzione nel giro di poche settimane. La terapia somministrata al neonato, di solito, consiste in insulina prima di tutte le poppate.

Lorenzo