Sequacor è un trattamento farmacologico standard a base di bisoprololo, che prevede la somministrazione di tale bloccante dei ricettori dell’angiotensina in quei casi dove non è possibile la somministrazione di ACE-inibitore, oppure di beta-bloccante e diuretici ed in alcuni casi di glicosidi cardioattivi. Inizialmente l’impiego di bisoprololo viene somministrato anche in pazienti stabili che non manifestano insufficienza acuta. Nella fase di titolazione, è possibile la manifestazione di fenomeni transitori di peggioramento della malattia con bradicardia ed ipotensione, ed è per questo che vi raccomandiamo la consulenza di un medico cardiologo che abbia la giusta esperienza clinica nel trattamento dell’insufficienza cardiaca cronica.
Sequacor: posologia titolazione
Il trattamento farmacologico dell’insufficienza cardiaca cronica stabile, richiede una fase di titolazione del dosaggio di bisoprololo. Inizialmente il dosaggio da somministrare al paziente deve essere basso per poi incrementare gradualmente il farmaco seguendo lo schema che ora andremo a descrivere:
1. 1,5 ml da somministrare una volta al giorno per 1 settimana e se ben tollerato aumentare a 2,5 mg da somministrare una volta al giorno per la settimana seguente.
2. Una volta trascorsa la seconda settimana il dosaggio va aumentato a 3,75 mg una volta al giorno per la settimana seguente e se ben tollerato da paziente il dosaggio va portato a 5 mg da somministrare una volta al giorno per le 4 settimane seguenti.
3. Quando il dosaggio da 5 mg risulta essere tollerato allora il paziente dovrà aumentare la dose a 7,5 mg da somministrare per le 4 settimane seguenti e successivamente il dosaggio va aumentato a 5 mg da somministrare una volta al giorno per tutta la durata della terapia di mantenimento.
Il dosaggio più alto è appunto 10 mg una volta al giorno e nella fase di titolazione, raccomandiamo il monitoraggio dei segni vitali ovvero della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa ed inoltre dei sintomi di peggioramento che si potrebbero manifestare a causa della patologia che possono comparire anche dalla prima somministrazione del farmaco. È possibile modificare il trattamento con Sequacor quando il dosaggio massimo di 10 mg non è ben tollerato dal paziente ed il medico in questo caso specifico può considerare necessaria una riduzione graduale del dosaggio giornaliero.
In caso il paziente manifesta una peggioramento transitorio dell’insufficienza cardiaca, con aumento dell’ipotensione e della bradicardia, è necessario riesaminare il dosaggio del farmaco concomitante. In tal caso potrebbe essere di aiuto al paziente una riduzione temporanea del dosaggio di Sequacor oppure la sospensione del trattamento. L’aumento del dosaggio di tale farmaco oppure la reintroduzione deve essere presa in considerazione solo quando i sintomi manifestati dal paziente non saranno più presenti e la situazione si sarà stabilizzata. In caso si necessita della sospensione del trattamento farmacologico, consigliamo la riduzione di bisoprololo graduale, perché una sospensione definitiva ed improvvisa, potrebbe causare un peggioramento acuto delle condizioni cliniche del paziente. Il trattamento a base di bisoprololo per l’insufficienza cardiaca cronica stabile, è un trattamento a lungo termine, salvo complicazione mediche.
Al momento non abbiamo alcuna informazione riguardo la farmacocinetica di bisoprololo nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca cronica oppure con funzionalità compromesse epatiche e renali. Un aumento del dosaggio di Sequacor i pazienti affetti da patologie di cui sopra, deve essere fatto con maggiore cautela, mentre in pazienti anziani non è necessario un aggiustamento del dosaggio.
Non avendo alcuna esperienza pediatrica con Sequacor, sconsigliamo la somministrazione di tale farmaco nei pazienti in età pediatrica. Le compresse di tale farmaco devono essere somministrate dal paziente al mattino, ed inoltre possono essere assunte anche con il cibo. Questo farmaco va deglutito con abbondante acqua e non deve essere masticato.
Sequacor: controindicazioni
1.La somministrazione di Sequacor è controindica in pazienti affetti da insufficienza cardiaca cronica con presenza di insufficienza acuta oppure che hanno manifestato episodi di insufficienza cardiaca scompensata che richiedono trattamenti farmacologici per via inotropa o per endovena.
2. In presenza di shock cardiogeno
3. In presenza della sindrome del nodo del seno
4. In presenza del blocco seno-atriale
5. In presenza di bradicardia sintomatica
6. In presenza di ipotensione sintomatica
7. In presenza di asma bronchiale di grave entità
8. In presenza di occlusione arteriosa periferica grave
9. In presenza di sindrome di Raynaud
10. In presenza di feocromocitoma non trattata
11. In presenza di acidosi metabolica
12. In presenza di ipersensibilità verso il bisoprololo o verso uno o più di uno degli eccipienti