Comunemente utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide, il Reumaflex è un farmaco a base di metotrexato. Si tratta di un principio attivo in grado di svolgere diversi effetti, tra cui un’azione antinfiammatoria, una d’inibizione del sistema immunitario e, più in generale, di rallentamento della crescita anomala delle cellule dell’organismo.
Per questo motivo, il Reumaflex può avere diverse applicazioni:
Il metotrexato nella forma di Reumaflex è commercializzato come siringhe preriempite di una soluzione iniettabile dal colore giallo marrone e dalle diverse gradazioni (dai 0,15ml ai 0,50ml). Sarà il medico curante o il personale medico a cui ci si è affidati a valutare, a seconda delle gravità del caso, le dosi e i tempi di somministrazione. Generalmente, però, il Reumaflex viene somministrato una volta alla settimana e i primi effetti sono riscontrabili entro un periodo di tempo che va dalle 4 alle 8 settimane.
Quanto al metodo di somministrazione, il farmaco può essere iniettato via muscolo, per via endovenosa o sottocutanea. Nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 16 anni, tuttavia meglio preferire la via intramuscolare o sottocutanea. Le iniezioni di Reumaflex non necessitano di essere svolte da personale medico e, nel caso in cui abbia buona familiarità con aghi e siringhe, il paziente potrebbe scegliere di farlo in autonomia, non prima certo di aver consultato il foglietto illustrativo e aver ricevuto tutte le informazioni necessarie. Prima di utilizzare il Reumaflex, del resto, basta prendere alcune semplici precauzioni.
Prima, durante e dopo la terapia a base di Reumaflex è opportuno controllare il proprio stato di salute complessiva. Prima di iniziare il trattamento a base di metotrexato è importante, in particolare, svolgere un comune esame del sangue per accertarsi che ci sia la giusta quantità di cellule del sangue e di albumina. Più in generale sarebbe opportuno controllare anche la funzionalità del fegato e quella del rene e l’eventuale presenza di tubercolosi. Gli stessi esami vanno ripetuti periodicamente, prima una volta al mese, poi diradandoli nel tempo.
Il farmaco, infatti, può avere numerosi effetti collaterali. Tra i più comuni? Le infezioni ai polmoni che possono manifestarsi con tosse secca, catarro o febbre persistenti. Quelle a carico della bocca, in alcuni casi anche in forma ulcerosa. Un senso più generalizzato di malessere con sintomi come mal di testa, nausea, stanchezza, perdita di appetito, sonnolenza. In alcuni casi potrebbero manifestarsi anche reazioni cutanee, alcuni linfonodi potrebbero ingrossarsi e potrebbero verificarsi altre reazioni sistemiche.
L’uso di Reumaflex andrebbe evitato, quindi, se si soffre di condizioni patologiche gravi. Nel caso in cui si stiano seguendo altre terapie farmacologiche, considerate le numerose interazioni del Reumaflex con gli altri farmaci, è bene valutare attentamente la situazione con il proprio medico di fiducia. Anche negli anziani, in chi soffre di disidratazione e nelle donne incinte, che stanno programmando una gravidanza o in allattamento l’uso di Reumaflex è da limitare ai soli casi di emergenza.