La gravidanza è uno dei periodi più felici per la donna e spesso viene vissuto con grande intensità ma anche con una serie di preoccupazioni spesso infondate. Per prepararsi al meglio all’arrivo di una nuova vita occorre documentarsi e conoscere a fondo il proprio corpo: in questo modo è possibile vivere in maniera serena e tranquilla i mesi della gestazione.
Innanzitutto le future mamme devono rivolgersi a ginecologi e medici di fiducia che possano assistere in modo adeguato e continuativo le pazienti durante i nove mesi di gestazione, fornendo aiuto e consulenza: occorre inoltre comunicare al medico ogni sintomo o disturbo sospetto e ascoltare con attenzione i consigli degli esperti.
Una volta che la gravidanza si avvicina al termine previsto, il corpo della donna inizia a dare alcuni segnali inequivocabili, tra cui:
- aumento contrazioni
- pancia bassa
- spossatezza
- mal di schiena
- perdita tappo mucoso.
Che cosa si intende per tappo mucoso? Il tappo mucoso è muco (gel idratato) che si crea all’interno del collo dell’utero già nei primi mesi della gravidanza: il suo compito è proteggere il feto da batteri che potrebbero entrare nell’utero e nel sacco amniotico. Il tappo sigilla in questo modo il canale cervicale creando una barriera fisica-chimica e immunologica: il tappo mucoso è composto dal 90% di acqua e da glucoproteine, sostanze che conferiscono la tipica consistenza gelatinosa.
Quando e come avviene la perdita tappo mucoso
Il tappo mucoso sigilla il feto per quasi tutta la gravidanza, ma avvicinandosi al termine l’organismo della futura mamma inizia a dare i primi segnali dell’imminente parto e una delle prime conseguenze è la perdita tappo mucoso.
Molte pazienti commettono l’errore di associare la perdita tappo mucoso con l’inizio del travaglio: in realtà l’espulsione del tappo mucoso può precedere di alcune settimane l’effettivo inizio del travaglio. La perdita può avvenire in un unico momento oppure poco alla volta: a seconda delle modalità di espulsione la futura mamma può accorgersi o meno dell’avvenuta espulsione.
Il tappo mucoso si riconosce per la consistenza gelatinosa e il colore che può variare dal rosa al marrone: le variazioni di colore cambiano a seconda della quantità di tracce ematiche presenti. Nel tappo mucoso è possibile inoltre intravedere alcune tracce di sangue provenienti dai capillari situati nel colore dell’utero: se presenti in quantità ridotta non devono destare preoccupazioni.
La perdita tappo mucoso marca l’inizio del periodo cosiddetto di pre travaglio: quando avviene la perdita non occorre quindi recarsi d’urgenza all’ospedale. La perdita tappo mucoso non coincide infatti con la rottura delle acque e l‘inizio delle contrazioni ritmiche: in caso di dubbi e preoccupazioni si consiglia comunque di rivolgersi al proprio medico curante.
Perdita tappo mucoso: rischi e complicazioni
La perdita tappo mucoso non deve preoccupare in maniera eccessiva le future mamme, ma occorre prestare particolare attenzione ad alcune situazioni che potrebbero rappresentare un pericolo sia per la paziente sia per il futuro bambino. Si consiglia quindi di tenere sotto controllo il tappo mucoso, la sua evoluzione e la sua espulsione, in particolare quando si nota che:
- viene espulso troppo presto rispetto al termine previsto per la gravidanza: questo potrebbe significare la possibilità di un parto prematuro
- colore marrone o giallo: normalmente la colorazione del tappo mucoso varia dal rosa al marrone, ma quando è del tutto marrone o di colore giallo, occorre rivolgersi al medico di fiducia
- cattivo odore: potrebbe essere sintomo di un’infezione vaginale in corso che potrebbe rappresentare un pericolo per la mamma e il futuro bambino
- eccessiva presenza di sangue
- perdita eccessivamente abbondante
Quando si nota uno dei casi sopra elencati occorre rivolgersi immediatamente al ginecologo che segue la gravidanza che saprà consigliare esami mirati in grado di escludere complicanze e portare la madre verso la strada di un parto sicuro.
In caso di dubbi o preoccupazioni riguardo alle dinamiche e composizioni del tappo mucoso, è consigliabile non lasciarsi prendere dal panico e chiedere consigli agli esperti del settore.