Il Daparox è un medicinale realizzato con la paroxetina. Appartiene ai farmaci conosciuti come inibitori selettivi, si tratta in poche parole di farmaci antidepressivi che agiscono sulla seratonina. Viene prescritto dai medici per trattare diverse malattie, tuttavia come accade spesso per i medicinali, non è privo di controindicazioni. Approfondiamo meglio all’interno di questo articolo.
Il Daparox viene prescritto dal medico curante in alcune circostanze. Ad esempio quando la persona soffre di stati più o meno avanzati di depressione, ma anche a chi soffre di attacchi di panico oppure a chi soffre di agorafobia (cioè chi ha paura di stare nei luoghi pubblici o più semplicemente di uscire dalla propria abitazione).
Molti specialisti prescrivono il Daparox anche per curare i disturbi d’ansia legati alla fobia sociale, cioè la tendenza ad evitare continuamente tutto ciò che può portare ad un’interazione con il prossimo. Più semplicemente viene prescritto a chi soffre d’ansia per via della troppa preoccupazione oppure per alcuni eventi traumatici. Per questo stesso problema altre volte viene prescritto lo Xeristar.
Il Daparox non può viene quasi mai prescritto e usato da chi ha meno di 18 anni. Le precauzioni d’uso parlano chiaro, i pazienti minorenni possono andare incontro a seri effetti indesiderati. Vi è un maggior rischio di pensieri suicidi, aggressività e collera, ma anche di tentativi veri e propri di suicidio. In alcuni rari casi comunque, il medico curante può decidere di prescriverlo ma deve essere subito informato qualora si manifestino attacchi d’ansia.
Alcuni studi hanno dimostrato che, i maggiorenni con età inferiore ai 25 anni e che soffrono di disturbi psichiatrici, possono andare incontro a comportamenti suicidi. Non deve essere preso dalle donne incinte o che stanno cercando di avere un figlio. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che le donne durante la dolce attesa assumevano questo farmaco, avevano più rischi di mettere al mondo un bambino con problemi cardiaci. Quando sono presi durante gli ultimi tre mesi di gravidanza il bambino può soffrire poi d’ipertensione polmonare.
Il daparox non deve essere preso da chi soffre di diabete perché può alterare gli zuccheri nel sangue. Non va bene per chi soffre o ha sofferto di epilessia e crisi convulsive perché la paroxetina può far tornare le convulsioni. Non è un farmaco consigliato a chi soffre di glaucoma, perché può aumentare la pressione del bulbo oculare. Infine non deve essere assunto da chi soffre di patologie cardiovascolari, cirrosi, emorragie…
Diversi effetti collaterali si manifestano dopo l’interruzione del trattamento. Non sono comuni ma possono comunque colpire diverse persone. Causa infatti nausea, instabilità emotiva, sudorazione eccessiva, tremore, palpitazioni e diarrea. Sono di solito eventi brevi e molto lievi ma, è importante non interrompere la cura senza il consulto medico anche perché non deve essere interrotta bruscamente.
Il principio attivo del Daparox è la paroxetina, contiene anche il calcio fosfato dibasico anidro, magnesio stearato, carbossimetilamido sodico, lattosio monoidrato, ipromellosa, titanio diossido (E171), macrogol 4000, ferro ossido giallo (E172), ferro ossido rosso (E172).
Sono compresse rotonde, gialle. Da un lato c’è il codice POT 20. Le scatole contengono da 10 a 100 compresse.
La durata del trattamento varia in base alle condizioni fisiche. In alcuni casi il Daporax deve essere assunto per lunghi periodi, in altri invece bastano periodi più brevi. Di solito questi trattamenti vengono prolungati anche dopo che i sintomi sono scomparsi per accertarsi che non compaiano più in futuro.
Il trattamento non può essere interrotto dal paziente in base alla sua scelta. La decisione deve provenire dal medico che, molto probabilmente, eviterà di far interrompere bruscamente il tutto perché altrimenti potrebbero comparire diversi sintomi.
Chiaramente è da fare molta attenzione anche al sovradosaggio. Potrebbero manifestarsi sintomi come il vomito, la dilatazione della pupilla, la cefalea, la febbre, le variazioni della pressione arteriosa, l’ansia, l’aumento dei battiti cardiaci e il tremore. In caso di assunzioni massicce invece, i rischi sono molto più gravi.
Per evitare sovradosaggi è bene ricordare che, qualora il paziente si dimentica di assumere una compressa, deve riprendere la terapia normalmente il giorno dopo alla stessa ora, senza raddoppiare.