Numerosi studi, del resto, sembrano dare conferma dell’efficacia del Citomix nella stimolazione aspecifica delle difese immunitarie. Ragione per cui il rimedio omeopatico potrebbe dimostrarsi particolarmente utile tanto nella prevenzione di patologie che hanno origine virale, infiammatoria o più in generale sono connesse con deficit del sistema immunitario, quanto in trattamenti di mantenimento e anti-ricaduta (a seguito, per esempio di influenze, raffreddori, malanni di stagione, etc.).
Tra le citochine presenti nel complesso del Citomix? Ci sono diversi tipi di interleukina (1,2,4 e 6), responsabili dell’innesco della difesa immunologica, dell’aumento dei linfociti antivirali e delle difese antibatteriche e l’interferone gamma, responsabile dell’aumento delle plasmacellule e dei granulociti. Altri rimedi omeopatici garantiscono, però, l’efficacia del Citomix. Sono sostanze come
Commercializzato dalla Guna (un’azienda che si occupa di produzione e distribuzione di farmaci omeopatici e integratori per la medicina alternativa), il Citomix si trova in farmacia nella forma di granuli da circa 4 grammi. Le dosi da assumere variano a seconda della condizione del paziente e dall’effetto che si desidera ottenere. Come si è già accennato, infatti, il Citomix agisce su due livelli nel trattamento delle patologie e dei disturbi infiammatori/infettivi. Sul piano della prevenzione fortifica le difese immunitarie, assicura all’organismo una migliore copertura contro malattie che coinvolgono il sistema immunitario e, più in generale, riduce il rischio di complicanze.
Se utilizzato in fase acuta, invece, sarebbe in grado di ridurre i processi infiammatori e, quindi, diminuire i tempi di guarigione. C’è, inoltre, chi consiglia di utilizzare il Citomix anche in una terza fase di prevenzione delle recidive. Per ognuno di questi momenti, comunque, la dose consigliata di Citomix è diversa. Nella fase acuta si possono arrivare ad assumere 10 granuli 2 volte al giorno per un massimo di 2-3 giorni, poi è necessario ridurre la dose a 3-5 granuli ancora due volte al giorno per 5-7 giorni. Per la prevenzione delle recidive, invece, si dovrebbero assumere dai 3 ai 5 granuli di Citomix per un tempo che va dalle 6 alle 8 settimane. La stessa dose e per lo stesso periodo può essere utilizzata, più in generale, in funzione preventiva.
Come si è già accennato, diversi studi sembrerebbero provare l’efficacia del Citomix soprattutto per il trattamento di stati febbrili e influenzali o dei più comuni malanni di stagione. L’influenza e le malattie da raffreddamento, del resto, sono considerati da sempre un terreno di prova ideale per la medicina alternativa e i rimedi omeopatici. Tanto più che i farmaci di questo tipo rappresentano un ottimo compromesso tra efficacia, economicità e non invasività (cosa che non avviene, invece, per antibiotici e simili). Il Citomix, come altri complessi immunologici della stessa natura, infatti, non sembra presentare particolari effetti collaterali ̶ ciò non esclude, però, che una terapia a base di Citomix vada attentamente concordata con il proprio medico di fiducia. Il tutto senza contare che, non avendo neanche interazioni con gli altri farmaci, si potrebbe assumere Citomix anche in concomitanza con le più comuni terapie farmacologiche per le patologie in questione: in questo caso se ne sfrutterebbe la sola proprietà coadiuvante del sistema immunitario.
Un’ultima precisazione va fatta, poi, sull’opportunità di considerare il Citomix un farmaco omeopatico. Una simile classificazione non dipende tanto dalla composizione, di cui si è detto e che è considerata su più fronti al passo con le più moderne indicazioni di immunologi ed esperti del settore, quanto dalla filosofia di cui è figlio e dai metodi di preparazione. Il Citomix, infatti, obbedisce ai dettami della PNEI, la Psico Neuro Endocrino Immunologia ed è ottenuto da principi attivi presenti in low dose e lavorati secondo tecniche di attivazione dinamica che permettono di potenziarne e stabilizzarne l’efficacia.