Difmetre è un farmaco utilizzato per combattere emicrania con o senza aura e cefalee tensive: eccone composizione, indicazioni terapeutiche ed effetti collaterali.
Difmetre è un farmaco antidolorifico utilizzato per combattere l’emicrania con o senza aura e cefalee di tipo tensivo. Occorre innanzitutto chiarire l’origine di questo tipo di malattia e definirne i sintomi: si è soliti infatti distinguere la cefalea tensiva che interessa entrambi i lati della testa dall’emicrania, ovvero un dolore che interessa una sola parte del capo. Le emicranie si dividono a loro volta in emicranie con o senza aura: per “aura” si intende una serie di disturbi di carattere transitorio (flash luminosi, visione di punti neri, formicolii alle gambe e alle braccia) che precedono e accompagnano il mal di testa per circa 5-20 minuti. Non esiste ad oggi una cura definitiva per il mal di testa, ma esistono sul mercato rimedi farmaceutici e naturali per attenuarne i sintomi in modo da non compromettere la vita quotidiana dei pazienti che soffrono di questa tipologia di disturbi.
Tra i farmaci più diffusi il difmetre, il cui principio attivo principale è la indometacina: sul mercato il farmaco è disponibile in:
Il Difmetre è un farmaco per il trattamento di attacchi acuti di emicrania con o senza aura, soprattutto quando è accompagnata da nausea e vomito; con il farmaco è inoltre possibile curare gli stati cefalea tensiva.
Secondo quanto indicato nella posologia del medicinale, è consigliato assumere il farmaco non appena compaiono i primi sintomi dell’emicrania, anche se la sua efficacia è valida anche con assunzioni tardive.
Qual è il dosaggio ottimale? Si consiglia di assumere una compressa (rivestite o effervescenti) o la supposta (particolarmente indicata per chi soffre di nausea e vomito) all’insorgenza dei primi sintomi. Se il disturbo non migliora nelle due ore successive alla prima assunzione, è consigliato assumere una seconda compressa o supposta, senza però superare le dosi massime giornaliere di 4 supposte e 8 compresse.
Le principali controindicazioni del difmetre riguardano i pazienti che hanno dimostrato ipersensibilità ai principi attivi del farmaco e a pazienti con storie cliniche riguardanti:
Particolare attenzione inoltre al periodo della gravidanza e allattamento: l’indometacina può infatti avere effetti negativi sia sulla madre che sul feto. Si consiglia quindi di evitare l’assunzione di difmetre durante il primo e secondo trimestre o, se necessaria, mantenerla a livelli bassi. Nel terzo trimestre è sconsigliata l’assunzione di qualsiasi inibitore della sintesi di prostaglandine e quindi anche di difmetre.
Per quanto riguarda l’assunzione di difmetre durante il periodo di allattamento si consiglia di rivolgersi al medico di fiducia che saprà indirizzare la paziente verso la giusta soluzione medica in caso di emicranie e cefalee.
L’assunzione di Difmetre può causare alcuni effetti collaterali indesiderati tra cui i più comuni sono:
In questo caso si tratta di effetti che compaiono poco tempo dopo l’assunzione e che, nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente nel giro di poche ore.
Rientrano negli effetti indesiderati anche episodi di tachicardia, disturbi alla vista, gastrite, astenia, brividi, irrequietezza e sudorazione eccessiva, diarrea, ulcere, flatulenza e costipazione.
Non va dimenticato inoltre che uno dei principi attivi del Difmetre è la caffeina che può quindi provocare una sindrome da iperstimolazione di caffeina: tra i sintomi più comuni irrequietezza, agitazione, insonnia, tremori, palpitazioni, tachicardia, ipertensione. L’assunzione di farmaci contenenti caffeina per un periodo continuato di tempo può inoltre causare una cosiddetta reazione da sospensione, con cefalea continua.
Esistono inoltre enormi dibattiti sull’assunzione prolungata di difmetre che potrebbe portare anche a dipendenza ed assuefazione: questo farmaco viene infatti di norma prescritto quando altri antidolorifici non hanno effetto sulle emicranie e cefalee tensive. È utile però specificare che se il paziente segue correttamente le indicazioni del medico curante e rispetta le dosi non dovrebbe incorrere nell’assuefazione. Il sovradosaggio può inoltre effetti collaterali indesiderati come vertigini e capogiri: in questo caso si consiglia di interrompere la terapia e rivolgersi immediatamente al medico o specialista di fiducia.