In natura esistono circa duecento specie di funghi allucinogeni diffusi in tutto il mondo ed ogni anno vengono classificati dei nuovi. Intorno ai funghi allucinogeni ci sono delle evidenze storiche ed archeologiche che hanno dimostrato che tale vegetale era impiegato sia a scopo religioso che a scopo terapeutico.
Attualmente i funghi allucinogeni ed i cactus sono ancora diffusi presso le popolazioni indigene di diverse aree dell’America, ed il loro impiego è legato principalmente a rito sacri che risalgono al 2000 avanti Cristo per poi perpetuarsi presso le culture degli Aztechi, Inca e Maya.
L’impiego dei funghi allucinogeni si è sviluppato con il passare del tempo anche tra le popolazioni antiche dell’America ed ancora oggi è utilizzato tra le popolazioni del centro America. Sembra che tale impiego non era sconosciuto anche alle popolazioni europee, a quelle africane ed asiatiche, fin dall’età della pietra.
Il commercio dei funghi allucinogeni era consentito solo in alcuni paesi come ad esempio i Paesi Bassi. Questi venivano commercializzati nella zona libera di Christiana fino a Copenaghen e si potevano trovare anche negli “smart shop” presenti in tutti i Paesi Bassi. Anche ad Amstredam era possibile partecipare ad eventi in determinate discoteca di “musshroom party” ancora perfettamente legali. Dal 2009 la vendita dei funghi allucinogeni è stata vietata sia nei Paesi Bassi come anche in Danimarca, anche se oggi è possibile reperirli negli smart shop olandesi, che commercializzano prodotti molto simili ancora legali, e sono dei piccoli tuberi psichedelici che prendono il nome di “truffels” ovvero tartufi.
Attualmente in rete è possibile acquistare illegalmente i funghi allucinogeni ricercando dei siti specializzati che spediscono la merce anche in Italia, mentre è legale la commercializzazione delle spore perché prive delle sostanze psicotiche, con le quali è possibile coltivare i funghi anche in casa, ma che resta ugualmente una pratica illegale anche nel nostro paese. In diversi paesi tropicali come la Cambogia, l’Indonesia e la Thailandia, tali fungi allucinogeni vengono venduti illegalmente ai turisti sotto forma di frullati o frittatine.
Nel nostro paese la normativa in vigore vieta la commercializzazione non solo dei funghi allucinogeni ma anche delle specie che appartengono al genere Psicocybe e Stropharia, equiparando tali prodotti ad una qualsiasi altra droga pesante.
Effetti
Dopo l’ingestione dei funghi allucinogeni so possono manifestare dei sintomi gastrici come nausea, vomito, vertigini, aumento della temperatura corporea e arrossamento cutaneo. Tali sintomi possono essere molto fastidiosi ma tendenzialmente durano poco e vengono sostituiti dagli effetti psichedelici delle sostanze, che proprio come l’acido lisergico, oltre a provocare ripercussioni sulla percezione, possono manifestare anche effetti enteogenici.
Grazie ad una recente ricerca effettuata nel 2011 da parte della Johns Hopkins University, è stato possibile dimostrare come l’impiego occasionale di tali funghi sotto la stressa sorveglianza di medici psichiatrici, ha portato nella maggior parte dei casi trattati ad un miglioramento duraturo della personalità ed una considerevole apertura mentale anche nei pazienti con età adulta. Il sovradosaggio di psilocibima ovvero della sostanza psicotica presente nei fungi allucinogeni, possa essere in grado di provocare danni permanenti a breve termine.
Impiego terapeutico
È stato dimostrato da un recente studio, che i fungi allucinogeni così come l’LSD, hanno effetti benefici nella cura della cefalea a grappolo. Oltre a questo è stato l’effetto della psilocibina su nove pazienti affetti da disordine ossessivo-compulsivo, riscontrando una volta terminato il trattamento miglioramenti comportamentali in tutti loro.
Grazie ad uno studio da parte dell’università di Baltimora, è stato possibile osservare come i funghi allucinogeni inducono i pazienti a cambiamenti positivi della personalità di chi li assume. Oltre la metà dei partecipanti ha mostrato una trasformazione evidente in termini di apertura mentale e della creatività.
I tratti personali che si sono rafforzati sono quelli che interessano l’immaginazione, le idee astratte, i sentimenti, il senso del bello e dell’estetica che sono durati per oltre un anno in soggetti sottoposti periodicamente a controlli. Anche nella terapia per la dipendenza del tabacco si sono riscontrati effetti positivi dopo l’assunzione dei funghi allucinogeni, somministrati sotto sorveglianza medica.
Fonti e bibliografie
- Mystical experiences occasioned by the hallucinogen psilocybin lead to increases in the personality domain of openness. Katherine A MacLean, Matthew W Johnson, Roland R Griffiths; Journal of Psychopharmacology; 2011
- Hallucinogenic Drug Psilocybin Eases Existential Anxiety in People With Life-Threatening Cancer. Johns Hopkins; 2016 – Hopkinsmedicine.org
- Single Dose of Hallucinogen May Create Lasting Personality Change. Johns Hopkins; 2011 – Hopkinsmedicine.org