L’antibiotico per bronchite può servire in due casi specifici, il primo quando la bronchite è in forma acuta, ed il secondo quando è una patologia cronica. Nel primo caso, la bronchite acuta è un caso isolato mentre nel secondo, è una sintomatologia che si manifesta almeno per tre mesi in un anno da circa due anni consecutivi.
La patologia acuta è caratterizzata dalla presenza di tosse con o senza la produzione di espettorato, e si manifesta tendenzialmente a causa di una patologia acuta virale come il semplice raffreddore o l’influenza stagionale.
Un buon 90% dei casi di bronchite sono dovuti ai virus, mentre il restante 10% sono causati da batteri. La bronchite cronica a differenza, è una tipologia di broncopneumopatia cronica ostruttiva, e si distingue dal primo caso di cui sopra, dalla presenza di tosse produttiva che ha la durata di almeno tre mesi nell’arco di un anno. Tendenzialmente questa patologia si sviluppa a causa di stimoli ricorrenti lesivi a carico del tratto respiratorio, che a loro volta sono causate da sostanze irritanti che vengono inalate.
Il tabagismo è una delle cause più comuni che determina la bronchite cronica, seguito dall’esposizione di agenti inquinanti atmosferici come l’anidride solforosa ed il biossido di azoto. È deducibile quindi, che i soggetti esposti sia la fumo di sigaretta che a sostanze chimiche che potrebbero irritare i polmoni, ed anche coloro che sono immunocompromessi, tendono ad una maggiore rischi di sviluppare la bronchite cronica.
Una delle sostanze in grado di debellare la bronchite è l’Amoxicillina che si può trovare negli antibiotici come il Velamox oppure l’Augmentin ed appartengono alla classe delle penicilline.
Velamox è particolarmente indicato in caso di:
La somministrazione di Velamox è sconsigliata nel trattamento delle infezioni sensibili alla penicillina G, tanto meno è attivo in casi di stafilococco penicillinasi produttori, e di conseguenza scarsamente sensibili alla penicillina G.
Prima di iniziare un trattamento farmacologico per la cura della bronchite, il paziente deve essere sottoposto ad una indagine molto accurata da parte del medico, riguardante precedenti reazioni di ipersensibilità alle penicilline oppure alle cefalosporine.
Grazie ad un’accurata ricerca, è stato possibile visualizzare una sensibilità crociata tra la penicillina e le cefalosporine, mentre in pazienti trattati con antibiotici betalattaminici, sono state evidenziate gravi reazioni di ipersensibilità come lo shock anafilattico. Queste reazioni sono state nella maggior parte dei casi, delle conseguenze a seguito di impiego parenterale di penicilline, molto raramente con la somministrazione orale.
L’insorgenza di questi effetti indesiderati è molto frequente in tutti quei soggetti affetti da ipersensibilità accertata verso le penicilline. Quando si manifestano reazioni allergiche o di ipersensibilità, il paziente deve sospendere immediatamente il trattamento farmacologico, e rivolgersi in maniera tempestiva dal proprio medico, che in caso di reazione anafilattica, può ricorrere ad un trattamento di adrenalina oppure adottare ulteriori misure di emergenza. In casi accertati o sospetti di mononucleosi, si deve evitare la somministrazione di tale farmaco, perché questa condizione clinica associata all’impiego di Amoxicillina può scaturire rash morbilliforme.
L’impiego prolungato degli antibiotici per la bronchite, potrebbe favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili e la formazione di infezioni fungine, per questo pur essendo un farmaco con bassa tossicità, in caso di somministrazione duratura, si raccomandano controlli periodici della crasi ematica e del funzionamento epatico e renale. In casi rari è stato evidenziato dopo il trattamento con Velamox l’allungamento del tempo di protrombina, per questo in casi di somministrazioni concomitanti di anticoagulanti, il paziente si deve sottoporre ad un monitoraggio adeguato di tali parametri. In pazienti affetti da insufficienza renale, il tempo di somministrazione e la posologia di tale farmaco deve essere adeguata in base al grado di compromissione renale.