L’enneagramma è quindi una figura geometrica, infatti si presenta come un cerchio suddiviso in nove fette ottenute dalla sovrapposizione tra un triangolo equilatero ed un esagramma irregolare. Questo test è un esame psicologico che ha lo scopo di identificare la personalità di un soggetto. Questo test ha origini antiche, infatti alcune fonti indicano i primi utilizzi dell’enneagramma da parte dei discepoli del sufismo, una corrente di oltre mille anni fa. Questo test tuttavia diventerà solo nel 1970 un vero e proprio strumento psicologico, ad opera di Oscar Ichazo, il discepolo di Georges Gurjieff, e Claudio Naranjo.
L’enneagramma test identifica nove tipologie di personalità, cioè 9 enneatipi, ognuno dei quali ha caratteristiche peculiari che lo identifica. La particolarità di questo test psicologico è che non si tratta di risultati, quindi di personalità, statiche, ma dinamiche: quindi l’enneatipo risultante identifica uno status che c’è in quel momento della vita. È possibile quindi che crescendo, con l’età o con le esperienze, il soggetto si sposti poi in un’altra delle categorie, modificando, riducendo o enfatizzando alcune sue caratteristiche, comportamenti, emozioni, sensazioni. Bisogna poi tenere presente che se il test viene fatto in un momento particolare, sotto stress o ansia, il risultato può essere sfasato.
L’enneagramma test costituisce una tecnica di lettura e un’indagine psicologica che fa sì che sia possibile comprendere in profondità la nostra personalità o quella delle persone che sono al nostro fianco. Il test fornisce come risultato uno fra nove tipologie di persona, ognuna delle quali ha suoi pregi e difetti. I nove enneatipi sono questi:
L’idealista (enneatipo 1): scrupoloso e perfezionista, ma allo stesso tempo esigente, ipercritico e giudice, quasi ossessivo compulsivo a volte. Ha l’obiettivo di migliorare se stesso e di correggere gli altri. La sua essenza è l’amore perfetto, quello del bambino, che è il suo simbolo. Tuttavia è confuso a questo proposito fra amore perfetto e amore che si compra, come fosse un baratto. La sua passione è nella rabbia e la sua fissazione è il risentimento.
L’aiutante (enneatipo 2): generoso, altruista, premuroso, espansivo, ma anche intrusivo e manipolatore. Il suo obiettivo è far star bene gli altri, ma in diversi casi finisce col confondere l’amore con la seduzione e la manipolazione con l’auto-inflazione. La sua essenza è l’amore fusionale, quello prezioso, per questo il simbolo sono gli amanti. La sua passione si manifesta nell’orgoglio e la sua fissazione è l’adulazione.
L’organizzatore (enneatipo 3): un manager flessibile, ambizioso, un lavoratore compulsivo ma che è anche vanitoso e iperattivo. La sua essenza è l’autonomia, la maturità e il suo simbolo è Krishna. La sua passione è l’inganno e auto-inganno, la sua fissazione l’azione, il creare, la recitazione di ruoli. Spesso confonde la sua autonomia con la promozione di sé. L’ego idealizza un contatto emotivo, un legame, ma in molti casi nella sua vita è presente la mancanza di un legame fra i membri della famiglia.
L’artista (enneatipo 4): individualista, sensibile, creativo, ma egocentrico e incompreso. La sua essenza è il Vero sé, la sua luce interiore. La sua passionalità la dà nell’invidia, la sua fissazione è la malinconia, la tristezza, tanto che corre il pericolo di deprimersi quando gli manca il senso si sé, quando confonde il Vero sé con l’auto-ossessione. Tende ad indossare la maschera di essere sempre autentico, sempre profondo, ma non è sempre così poiché talvolta si ritrova a controllare la sua immagine.
L’osservatore (enneatipo 5): il pensatore ed eremita, indipendente, logico, ma anche solitario e introverso. La sua essenza è la saggezza e infatti il suo simbolo è Gautama Buddha. La sua passione è l’avidità e quindi la sua fissazione è l’avarizia. Vorrebbe essere onnisciente, ma spesso non viene davvero compreso dalle persone vicine e quindi tende a ritirarsi, a scomparire.
Il collaboratore (enneatipo 6): l’Avvocato del diavolo, scettico, dubbioso, fedele e affidabile, ma anche insicuro e dipendente. La sua essenza è la volontà e la sua passione il dubbio, la paura, per questo ha la fissazione del coraggio e della codardia, è quasi paranoico. Ambisce alla forza e alla solidità, anche se finge sempre coraggio in realtà è spesso sfiduciato, sospettoso.
L’ottimista (enneatipo 7): il pianificatore, il visionario allegro, ottimista, spontaneo, ma incostante ed intransigente. La sua essenza è la gioia, è avido di varietà e di cambiamenti, ha quasi paura a fare progetti. Ha l’ideale della visione d’insieme delle cose, ma allo stesso tempo teme una prospettiva limitata. È fondamentalmente un narcisista e confonde la gioia della progettazione con l’eccitazione della frivolezza.
Il leader (enneatipo 8): un capo determinato e sicuro di sé, ma impositivo e dominante. La sua fame di vita lo rende fissato per la vendetta. In famiglia subisce le confusioni di potere, ha l’ideale della giustizia. Confonde la forza con la rabbia e l’aggressività.
Il mediatore (enneatipo 9): amabile e tollerante, ma terribilmente pigro. La sua essenza è l’amore universale, anche se ha una pigrizia interiore e un indolenza come nessun altro. Ha l’ideale di una vita ordinaria, per questo vive male quando sono assenti armonia e pace. Ha un’aggressività passiva, finge di essere sempre calmo e per restare tale quando è necessario si disconnette dal mondo cercando distrazioni diverse.