Il sanguinamento può avvenire in maniera spontanea oppure causato da un trauma cranico oppure dovuto dalla rottura di un aneurisma cerebrale. Quando si manifesta un’emorragia subaracnoidea i sintomi che manifesta il paziente sono: forte mal di testa improvviso, vomito, confusione, convulsioni e perdita della coscienza. Per effettuare la giusta diagnosi, il paziente verrà sottoposto ad una tomografia computerizzata del cranio.
Se tale patologia non viene trattata tempestivamente oppure nella maniera appropriata, potrebbe causare danni cerebrali permanenti o condurre il paziente alla morte. I diversi approcci terapeutici prevedono la somministrazione di farmaci e l’intervento neurochirurgico, utili ad impedire una successiva emorragia subaracnoidea e l’insorgenza di ulteriori complicazioni. L’emorragia subaracnoidea è una patologia che può indurre il mal capitato all’invalidità irreversibile anche dopo essere stata trattata tempestivamente e con la corretta somministrazione dei farmaci.
Nell’85% dei casi, le emorragie subaracnoidee sono provocate principalmente dalla rottura di un aneurisma cerebrale che è la dilatazione di un’arteria cerebrale che ha subito un indebolimento della parete e che quindi è predisposta alla rottura. Non possiamo escludere che talvolta l’episodio di sanguinamento è indotto dalla pressione arteriosa che raggiunto livelli alti. Oltre a queste cause, ci sono anche ulteriori fattori meno comuni che potrebbe provocare l’emorragia subaracnoidea e sono:
1. Malformazione artero-venosa
2. Trauma cranico
3. Tumore cerebrale
4. Vasculite
5. Encefalite
Per una diagnosi corretta e tempestiva dell’emorragia subaracnoidea, il medico inizialmente valuterà la sintomatologia e dopo chiederà di effettuare al paziente alcuni esami per determinare la causa e le condizioni, tali esami comprendono:
1. Tomografia computerizza: questo esame prevede una scansione mini-invasiva ovvero che espone il paziente a piccole dosi di radiazioni, che permette di esaminare nel dettaglio le strutture anatomiche all’interno del cervello, confermando o escludendo la presenza di un versamento di sangue.
2. Risonanza magnetica: attraverso questo esame è possibile visualizzare dettagliatamente i tessuti molli del cervello ed inoltre vine utilizzata per monitorare le condizioni nei giorni successivi dell’emorragia.
3. Angiografia cerebrale: con questo esame si riesce a comprendere con precisione quali sia stata l’origine dell’emorragia subaracnoidea. Attraverso un catetere inserito nell’arteria e fatto passare nei vasi sanguigni del cervello, viene inserito un mezzo di contrasto, permettendo in questa maniera di acquistare tutte le immagini radiografiche che occorrono per comprendere lo stato dell’emorragia.
Quando si manifesta un’emorragia subaracnoidea, questa richiede un trattamento tempestivo da parte del personale medico. Dopo aver identificato la causa e la posizione dell’emorragia, viene effettuata al paziente una terapia farmacologica o chirurgica per bloccare il flusso di sangue o per rimuovere l’eventuale coagulo che si è formato ed alleviare la pressione intracranica. Una priorità in caso di emorragia subaracnoidea è stabilizzare il paziente specie quando hanno un ridotto livello di conoscenza e potrebbe essere necessario procedere con una intubazione oppure con la ventilazione artificiale.
La pressione arteriosa e la frequenza cardiaca e respiratoria, sono dei parametri che devono essere costantemente monitorati. Anche la nutrizione del paziente è una priorità da non sottovalutare e deve essere fatta mediante l’applicazione di un sondino nasale o per via parenterale. Tali trattamenti sono orientati per tenere sotto controllo la sintomatologia e gestire nel caso fosse necessario, eventuali complicazioni che potrebbero verificarsi, tra cui:
1. Eventuale emorragia
2. Vasospasmo cerebrale che comporta il restringimento delle arterie e di conseguenza una riduzione del flusso sanguigno al cervello
3. Accumulo di liquido nel cervello
L’intervento chirurgico ha l’obiettivo di andare a riparare l’origine dell’emorragia subaracnoidea ed eventualmente anche malformazioni artero-venose, oppure aneurisma cerebrale o lesioni provocate da traumi. Negli ultimi anni c’è stato un miglioramento sulla prognosi dell’emorragia subaracnoidea e un gran numero di pazienti sopravvive a tale malattia, anche se molte volte, il recupero può essere per il malato un processo lento e molto frustrante. Per prevenire l’emorragia subaracnoidea possono essere adottate delle misure importanti ed efficaci: