L’acido ursodesossicolico ha la funzione fisiologica di regolare l’assorbimento da parte dell’intestino del colesterolo, influenzandone in questa maniera la quota di assorbimento che deriva dalle micelle lipidiche della digestione. Grazie alla ricerca, sono stati scoperti diversi aspetti della sua natura fisiologica ed anche diversi meccanismi molecolari con cui tale acido esercita appunto le funzioni sull’organismo umano.
È stato possibile notare che a livello ematico, l’acido ursodesossicolico stimola la secrezione di ATP da parte degli epatociti anche se tale azione non è stata del tutto chiarita. Oltre a questo sappiamo che interagisce con i citocromi P450 riducendo la glicuronazione degli estrogeni sintetici. Questa interazione spiega in parte il perché dei suoi effetti benefici sulla colestasi epatica.
Specifiche
L’acido ursodesossicolico è in grado di attivare in maniera diretta il ricettore per i glucocorticoidi facendo contribuendo ad allargare i meccanismi di un’altra sua azione ovvero l’anticolestatica ed infiammatoria sul parenchima epatico. Tale acido inoltre sembra fungere da antagonista parziale del ricettore dei farnesoidi , ovvero un ricettore nucleare appena scoperto che sarebbe in grado di legare metaboliti endogeni idrofobi. Questo ricettore nucleare è coinvolto nell’espressione delle proteine e degli enzimi protettivi del metabolismo intermedio. Possiamo affermare dunque, che l’UDCA riduce la colestasi ed anche l’intossicazione epatica, stimolando in questa maniera i meccanismi endogeni di difesa dell’organismo.
Tra le varie funzioni l’acido ursodesossicolico stimola la sintesi del glutatione un antiossidante endogeno mediante l’intervento della chinasi dipendente dai fosfoinositidi e con tale meccanismo si potrebbe giustificare anche l’azione che svolge verso le epatite croniche. Qualche anno ha è stato scoperto che esiste un altro meccanismo con cui UDCA è in grado di svolgere un’azione di protezione verso il tessuto epato-biliare. Questo avviene mediante l’attivazione di un fattore che prende il nome di Nrf-2 presente allo stato di riposo nel citoplasma di tutte le nostre cellule.
Questa attivazione si mette in atto solo quando ci sono delle variazioni delle stato di ossidoriduzione delle cellule, ovvero attraverso la genesi di quantità eccessive di radicali liberi presenti nell’ossigeno, oppure delle tossine esterne che prendono il nome di xenobiotici. L’Nfr entra nel nucleo cellulare come risposta a tali stimoli inducendo una batteria di geni coinvolti nella protezione delle cellule dello stress ossidativo. Grazie a questo, si pensa che l’UDCA sia in grado di fungere da ligando endogeno dell’Nrf-2 anche se attualmente non vi sono dei dati certi che dimostrano tale azione.
Funzioni biologiche
Gli altri acidi biliari sembrano essere ritenuti i responsabili dei promotori tumorali come l’acido desossicolico e l’acido glicocolico, mentre l’UDCA è risultato essere protettivo verso la trasformazione tumorale, fungendo da chemiopreventivo. Tale acido protegge il nostro colon dalla cancerogenesi provocata dall’azossimetano ed anche il fegato murino dagli epatomi indotti dalla N-metilnitrosourea, andando ad interferire con diverse protein-chinasi e riducendo in questa maniera l’espressione della fosfolipasi A2 di membrana.
Verso le cellule tumorali impedisce l’espressione dell’oncogene K-Rase dell’isoforma II della ciclo-ossigenasi, conosciuta perché in grado di convertire l’acido arachidonico nelle prostaglandine, ovvero i mediatori endogeni utilizzati dalle cellule tumorali per scopi di proliferazione ed interferenza con le cellule immunitarie. Oltre a questo, l’acido ursodesossicolico interferisce come segnale di membrana verso certi ricettori per i fattori di crescita modificando in maniera tale il loro network di membrana.
L’UDCA è dotato anche di capacità immunosoppressive e questo significa che è i grado di indurre l’apoptosi cellulare mediante l’intervento dell’oncosoppressore ed è per questo che si spiega la sua azione chemiopreventiva verso i tessuti. Quanto tali meccanismi che abbiamo citato possano o meno incidere sulla trasformazione maligna delle cellule non è dato sapere ancora con chiarezza.
Tale azione antinfiammatoria e stimolante verso i flussi metabolici e verso le cellule dei dotti biliari motiva il suo impiego in casi di colangite e nelle cirrosi biliare primitiva.
Impieghi farmacologici
È possibile trovare in commercio l’UDCA sotto forma di farmaco che prende il nome di Actigall, Ursofalk ed Ursosan. Nel nostro paese è possibile acquistarlo sotto il nome di Deursil e Ursilon e viene prescritto in pazienti che non vogliono o non possono sottoporsi alla chirurgia della colecisti, perché possiede una gran parte di proprietà solventi nei confronti dei calcoli biliari e del colesterolo. Tale farmaco è l’unico ad essere stato approvato dalla FADA come trattamento nella cirrosi biliare primitiva e per la colangite sclerosante primitiva.