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Sindrome di Münchausen: caratteristiche, sintomi, diagnosi e cure

Pubblicato da
Lorenzo

La sindrome di Münchausen induce il soggetto, con il solo scopo di porsi al centro delle attenzioni, a far finta di essere un malato grave, inventando, per se, ogni sorta di malattia, spesso grave, della quale, al contrario, non soffre per niente.

Neanche i più esperti psicanalisti sono ancora riusciti a spiegare appieno le cause della sindrome di Münchausen, alcuni di loro sostengono che la causa primaria sia sempre un trauma infantile, altri, al contrario, ritengono che tale malattia mentale sia la conseguenza di disturbi della personalità.

La sintomatologia della sindrome di Münchausen consiste in una serie di comportamenti molto particolare, ad esempio nella auto inflizione di danni di natura fisica, l’alterazione di esami diagnostici,sottoporsi, senza alcun motivo, a cure intensive, qualche trattamento invasivo e persino pericoloso, ecc.

Diagnosticare la sindrome di Münchausen non è assolutamente un compito semplice, in quanto il paziente di questo disturbo è tipicamente molto bravo a fingere.

La guarigione implica necessariamente una stretta collaborazione da parte del paziente, che va quindi convinto che egli è affetto dalla sindrome di Münchausen ed è quindi bisognoso di aiuto.

In cosa consiste la sindrome di Münchausen?

La sindrome di Münchausen è una malattia di natura psichiatrica e comportamentale che, come abbiamo già anticipato, spinge chi ne soffre a fingere di essere malato di malattie che non ha ed a lamentare sintomatologie del tutto inventate con l’unico fine di essere considerato un malato grave per essere sempre al centro delle attenzioni di tutti.

In parole povere, i pazienti di sindrome di Münchausen vogliono ricoprire sempre il ruolo di “primattori” anche se nelle vesti di un malato grave, sia inventando per se malattie di tipo fisico o, a volte, anche psicologico, ma potendo arrivare anche a farsi volontariamente del male per avvalorare le loro ipotesi d’esser malati.

Varianti

Ci sono delle persone che arrivano a provocare del male fisico alle persone che si prendono cura di loro o ai propri familiari, con il solo obiettivo di restare sempre al centro dell’attenzione. Si tratta di un comportamento che ha una stretta connessione con la sindrome di Munchausen e che è stato ribattezzato proprio sindrome di Munchausen per procura.

Questo tipo di sindrome non si può considerare ipocondria e nemmeno si può parificare al “fingersi malato” per evitare magari di andare a scuola oppure di dover eseguire dei lavori o determinate attività. Le persone che vengono chiamate ipocondriache, infatti, si caratterizzano per avere una specifica ossessione per una particolare patologia e notano, in qualsiasi tipo di acciacco, una malattia estremamente grave, ma non c’è assolutamente quella ricerca di attenzione come accade nella sindrome di Munchausen.

Cause della sindrome di Münchausen

Le cause per l’insorgere della sindrome di Münchausen sono tutt’ora poco note e presentano tanti lati oscuri. Molti ricercatori, che, in ogni caso, riconoscono che qualsiasi teoria in proposito è ancora tutta da dimostrare, definiscono questa malattia da “dipendenza da ospedali” come derivante (probabilmente) da:

  • Una infanzia un po’ anomala, segnata da traumi affettivi, o da disturbi emotivi o, ancora, dall’essere stati malati a lungo e sottoposti a terapie altrettanto a lungo;
  • Disturbi della personalità, o comunque problemi di salute mentale che inducono il paziente a elaborare comportamenti e pensieri fuori della norma.

Infanzia traumatica

Analizziamo la prima ipotesi: deriva dalla considerazione che alcuni pazienti di questa sindrome, nel corso della propria fanciullezza hanno subìto abbandoni o, almeno, non hanno ricevuto le giuste attenzioni da parte dei propri genitori. Alcuni ricercatori ritengono che questi episodi abbiano fatto sorgere in questi pazienti il desiderio di ricevere adesso le attenzioni che furono loro negate in gioventù, a volte anche facendosi volontariamente del male, per esempio, ferendosi.

Alcuni altri pazienti di sindrome di Münchausen, invece, da bambini sono stati malati molto a lungo e per altrettanto tempo sono stati sottoposti a cure farmacologiche e mediche estenuanti. Coloro che sostengono questa ipotesi, come causa della malattia, sostengono che le attenzioni ricevute soprattutto da parte dei genitori in quella fase della loro vita in cui necessitavano di amorevole presenza in quanto malati, spingano i pazienti a desiderare anche oggi quella stessa amorevole attenzione da parte delle persone che li circondano.

Disturbo di personalità

Altri studiosi ritengono, invece, che alcuni disturbi della personalità possano essere fortemente associabili alla sindrome di Münchausen (ritengono che i pazienti mostrino sintomi molto simili), tra i quali ne ricordiamo 3, riconosciuti come i principali:

  1. Il cosiddetto “disturbo antisociale della personalità”: coloro che ne soffrono non hanno alcun rispetto per qualsiasi regola o legge che governi il vivere insieme civilmente, manifestano aggressività, irresponsabilità indifferenza all’altrui sentimento, e non osservano alcuna regola relativa alla propria o all’altrui incolumità;
  2. Il disturbo noto come “disturbo borderline della personalità: i pazienti di questa malattia presentano stati umorali instabili, fanno tutto impulsivamente e impostano con chi li circonda un rapporto spesso turbolento. L’organizzazione dei propri pensieri è molto faticosa.
  3. Per finire, il “disturbo narcisistico della personalità”: i malati di questo disturbo hanno la convinzione di essere assolutamente unici più che rari, di essere speciali e per loro contano solo i propri successi personali, mettendo sotto i piedi qualsiasi sentimento di chi li circonda e sono anche convinti di essere oggetto di enorme invidia da parte di tutti.

Com’è intuibile questi tre disturbi spingono il paziente al completo isolamento da qualsiasi contesto sociale e a non instaurare rapporti d’affetto con nessuno, parente o amico che sia.

Segni, sintomi e complicanze della sindrome di Münchausen

Segno tipico è lo scegliere un sintomo o una malattia che non sia facilmente documentabile, nel senso che non occorra fornire prove di difficile realizzazione (un forte mal di testa, per esempio).

Altro sintomo è l’alterazione di un test diagnostico: ne scelgono sempre di facili da modificare (innalzare con lo sfregamento dell’ampolla la temperatura misurata da un termometro, aggiungere un po’ di sangue alle urine raccolte per un’analisi, ecc.).

Per quanto riguarda, invece, provocarsi autonomamente dei danni, ricordiamo l’auto inflizione di bruciature e tagli o il mangiare volontariamente cibi mal conservati o anche scaduti.

Diagnosi di sindrome di Münchausen

La diagnosi non è un compito facile, neanche per un professionista esperto. Coloro che soffrono di sindrome di Münchausen riescono a fingere con grande scaltrezza e sanno come infliggersi dei danni in modo da non provocare sospetti.

I professionisti molto esperti e specializzati riusciranno ad accorgersene più che altro dando la giusta importanza ad alcuni particolari e, soprattutto, analizzando attentamente quei comportamenti che abbiamo prima definito come “sintomatici” proprio della sindrome di Münchausen.

Terapia per la sindrome di Münchausen

Le terapie per la sindrome di Münchausen presentano sempre molteplici difficoltà perché sovente il malato non si rende conto o non vuole ammettere di soffrire di questo disturbo, per cui rifiuta ogni sorta di aiuto. Solo il medico che riesce a convincere il proprio paziente che il suo disturbo è quello di fingere di avere disturbi e che proprio per questo necessita del suo aiuto, avrà buone possibilità di riuscire ad ottenere la guarigione.

Psicoterapia

Un paziente che collabori verrà tipicamente sottoposto a sedute psicanalitiche e psicoterapeutiche di natura cognitivo – comportamentale.

Molto utile sarà preparare i familiari e gli amici al “modo giusto” di supportare il paziente, anche se non sarà facile stargli vicino.

Cura

Il trattamento di questi pazienti non è particolarmente semplice, sopratutto per via del fatto che non è immediato e facile arrivare ad una diagnosi corretta, visto che spesso bisogna ricorrere ad una diagnosi differenziale e porre la massima attenzione sulla sintomatologia e sui comportamenti avuti dal soggetto. Curare queste persone è difficile anche in virtù del fatto che nella maggioranza dei casi non riconoscono alcun disturbo o problema e rifiutano a priori ogni tipo di aiuto. Nella maggior parte delle situazioni, una terapia psicoterapeutica è fondamentale per poter guarire e spesso permette di ottenere dei buoni risultati.

Terapia farmacologica

Contemporaneamente alla psicoterapia, potrebbero essere utili anche dei medicinali ad azione antidepressiva, tra i quali ricordiamo gli inibitori ad azione selettiva della serotonina (SSRI) che serviranno a compensare eventuali stati depressivi dovuti all’isolamento sociale. Sia ben chiaro che i medicinali sono solo un supporto alla psicoterapia, da soli non bastano a far guarire dalla sindrome di Münchausen.

Lorenzo