Il melanoma nodulare o melanoma cutaneo, è un tumore che si genera con la trasformazione dei melanociti che sono alcune cellule che caratterizzano la nostra pelle. La pelle è l’organo più ampio del nostro corpo ed è formato da tre strati: il primo prende il nome di epidermide, poi abbiamo il derma e a seguire il tessuto sottocutaneo o grasso. Insieme ai cheratinociti, i melanociti fanno parte dell’epidermide ed hanno il compito di di produrre la melanina, ovvero il pigmento che protegge la pelle dai dannosi effetti dei raggi solari. In normali condizioni i melanociti possono originare scuri agglomerati ben visibili in superficie che tutti noi conosciamo come nevi.
Nelle donne tale patologia si manifesta con più frequenza nelle gambe, mentre nei maschi, il melanoma nodulare si presenta tendenzialmente nella schiena. Il melanoma nodulare è molto comune tra i caucasici e gli europei nord-occidentali, che vivono in ambienti selvaggi e tale patologia è in forte crescita nel Nord America, Oceania, Europa, Sud Africa ed America Latina.
Tale schema geografica è stato collocato alla prima causa ovvero l’esposizione alla luce ultravioletta combinata con la quantità di pigmentazione della pelle di queste popolazioni. Il melanoma nodulare può manifestarsi in tutte le aree corporee dove normalmente sono presenti i melanociti, quindi tutta la cute, ma può originarsi anche nelle mucose, nelle meningi e nell’uvea.
Grazie a recenti studi, è stato possibile visualizzare come la malattia tende a colpire il lato sinistro del nostro corpo. Uno dei trattamenti per il melanoma nodulare è la rimozione mediante trattamento chirurgico, e la diagnosi è stata fatta in tempi brevi, la probabilità di curare la patologia è elevata. Le probabilità che il melanoma possa ricomparire dipendono da quanto questo ha invaso gli strati della nostra cute. Quando ci troviamo di fronte a melanoma nodulare recidivante e che ha diffuso metastasi, nel trattamento farmacologico è inclusa anche la chemioterapia, oppure una terapia con anticorpi monoclonali oppure la radioterapia.
Il tasso di sopravvivenza a tale patologia è in media del 91% negli Stati Uniti, ed è un tumore dell’epidermide meno comune rispetto agli altri tumori della pelle. Se la diagnosi del melanoma nodulare non viene fatta in tempi brevi, la malattia potrebbe causare anche la morte, infatti a livello globale nel 2012, questa patologia ha colpito 232.000 persone provocando 55.000 decessi. Attualmente gli stati ad avere i più alti tassi mondiali di melanoma nodulare sono l’Australia e la Nuova Zelanda.
Determinati comportamenti potrebbero ridurre il rischio di sviluppare il melanoma nodulare, ora vedremo insieme quali:
–Riduzione dell’esposizione al solare: è fondamentale comprendere che esporsi troppe ore e con frequenza alla luce del sole, non giova alla salute della nostra della nostra pelle. L’esposizione solare dovrebbe essere moderata sin dall’infanzia, evitando in questa maniera ustioni ed eritemi salari.
–Protezione della pelle: prima di esporsi al sole, specialmente nelle ore più calde ovvero tra le 10 del mattino e le 16 del pomeriggio che consigliamo di evitare, bisogna proteggere la pelle con crema per i raggi UV da utilizzare più volte nell’arco della giornata, ed inoltre coprirsi la testa con cappelli con visiera.
Tali accorgimenti che tutti dovrebbero rispettare, vanno riservate in maniera particolare ai bambini che essendo piccoli tendono a scottarsi più facilmente la pelle, ed il processo del melanoma nodulare essendo lungo, può derivare da una lunga esposizione avvenuta proprio in età pediatrica. Un altro accorgimento da non sottovalutare, è controllare periodicamente l’aspetto, il colore e lo spessore dei nei già esistenti, facendosi osservare da un familiare nei punti non raggiungibili con il proprio sguardo.
La diagnosi tempestiva del melanoma nodulare non dipende solo dal nostro medico, ma anche da noi attraverso un esame periodico della nostra cute, per identificare se ci sono stati o meno dei cambiamenti dei nostri nei ad esempio e rivolgersi successivamente dal dermatologo. Inizialmente il medico specialista effettuerà una visita completa e valuterà insieme al paziente anche la storia familiare e se ci sono stati casi in passato di tale patologia che hanno colpito un parente vicino.
Dopo una prima anamnesi si passerà all’esame visivo della pelle, che consiste nella visualizzazione dell’epidermide tramite l’utilizzo dell’epiluminecenza ovvero una tecnica speciale che permette di visualizzare tramite ingrandimento ed illuminazione lo stato in cui si trova il melanoma nodulare o eventualmente altre patologie. Per stabilire la corretta diagnosi di melanoma nodulare sarà necessario effettuare una biopsia, dove dopo aver prelevato un campione di tessuto, questo sarò analizzato in laboratorio al microscopio.