Andare in bicicletta è sempre un piacere. Essa infatti produce evidenti benefici fisici, specie se è un’attività svolta in maniera regolare, sia per altrettanti evidenti motivi umani: provoca benessere, rilassa e mette a contatto con la natura. Andare in bicicletta con il proprio figlio o nipote permette anche a lui di respirare aria fresca: ecco allora alcune cosa da sapere sul seggiolino bici anteriore.
C’è una normativa europea, la legge EN014344, che regola e disciplina l’utilizzo dei seggiolini bici per bambini sulle biciclette. Essa prevede dei test di affidabilità e resistenza affinché un seggiolino, per garantire la sicurezza del bambino, venga omologato. La legge EN014344 prevede che i seggiolino siano fissati sul blocchetto di montaggio apposito della bicicletta e non su altri supporti come, ad esempio, quello in ferro del portapacchi o sul manubrio della bicicletta, per quanto quest’ultimo non sia vietato espressamente dalla legge. Per garantire la migliore sicurezza del bambino, i seggiolini a norma prevedono una seduta con una larghezza più ristretta rispetto a seggiolini non omologati, ma è preferibile optare per un seggiolino bici sicuro, anche se – forse – meno comodo. Per rimanere in termini di sicurezza e di leggi, va precisato che l’utilizzo del caschetto, anch’esso preferibilmente omologato, non è prescritto dalla legge, ma è, ovviamente, consigliabile utilizzarlo.
La normativa EN014344, inoltre, prevede che le estremità e le sporgenze del seggiolino devono essere protette o arrotondate, per evitare qualsiasi rischio di ferite per il bambino. I seggiolini si classificano in base alla capacità di trasporto e al loro posizionamento sulla bicicletta.
Proviamo a riassumere quali sono i seggiolini e i metodi di trasporto dei bambini in bicicletta e quale modalità è preferibile (e consigliata) per ogni fascia di età:
marsupio – dagli 8 ai 18 mesi;
seggiolino dagli 8/9 mesi ai 5 anni;
carrelli – per bambini più grandi e viaggi più lunghi;
appendici – per bambini che sanno pedalare e vogliono iniziare a farlo.
Soprattutto per i bambini più piccoli è preferibile iniziare con viaggi e spostamenti di breve durata, magari su strade asfaltate o comunque in piano e in orari congrui al bambino stesso; situazioni più estreme e percorsi più articolati sono più rischiosi per il benessere e l’armonia del bambino, almeno per i primi anni di età.
Oltre alle età dei bambini bisogna precisare alcune cose sulle tipologie di bicilette e se su di esse possono essere montati dei seggiolini anteriori. Per quanto riguarda le biciclette elettriche non vi è alcun tipo di problema essendo considerate come quelle di tipo tradizionale (legge 2002/24/CE). In questo caso però, vista la velocità che un mezzo simile può raggiungere, si raccomanda sempre di essere prudenti: i seggiolini sono per tragitti brevi e comodi dove la velocità è moderata. Infatti, per le biciclette elettriche che montano un motore autonomo, equiparate dalla legge a un ciclomotore, è assolutamente vietato montare un seggiolino per bambini. Discorso a parte per quanto riguarda le mountain bike. In linea di principio non ci sono divieti per il montaggio di seggiolini anteriori, ma si tratta di un’opzione da valutare: le mountain bike sono biciclette per percorsi impegnativi e l’installazione di un seggiolino ne modifica la manovrabilità, l’equilibrio e la frenata, rendendo particolarmente pericoloso e sconsigliabile l’utilizzo di un seggiolino.
I bambini possono utilizzare ad usare un seggiolino sin da quando sono in grado di restare seduti in una posizione eretta, quindi dall’ottavo-nono mese di nascita. I seggiolini bici anteriore sono quelli preferiti dai bambini perché gli permettono di vedere cosa accade innanzi a loro e, allo stesso tempo, questo è consigliabile anche per chi conduce la bicicletta, perché gli permette una maggiore sicurezza e controllo della situazione.
Quando si procede all’acquisto e al montaggio di un seggiolino non si deve trascurare nulla o barattare la sicurezza con qualche euro di risparmio. I seggiolini migliori sono dotati anche di un poggiatesta, un poggiapiedi e, se di qualità, permettono di essere regolati per utilizzarli anche negli anni successivi e non solo quando il bambino è in tenera età. In alcune circostanze può essere opportuno munirsi di un cuscino per proteggere il collo e la testa del bambino qualora durante il viaggio dovesse addormentarsi.