La risposta a tali manifestazioni, è dovuta alle cellule che sono sopravvissute alle stesse infiammazioni, e generalmente è una reazione localizzata nel nostro corpo. Con il termine flogosi ci riferiamo ad una infiammazione, che si manifesta in una zona definita del nostro organismo, e le cause di tale patologia possono essere: agenti fisici, agenti chimici, traumi, fratture, sostanze chimiche, agenti tossici, virus e batteri.
Tipologia e sintomi
Come abbiamo accennato precedentemente, la flogosi è un’infiammazione ed attualmente è stata classificata in due tipologie: la flogosi acuta, e la flogosi cronica. Nel primo caso la patologia è caratterizza da un inizio molto brusco e doloroso ma con una guarigione in tempi brevi, mentre per quanto riguarda la flogosi cronica invece, ha un decorso molto lungo, perché sono interessati anche dei fenomeni tissutali, ed a sua volta, tale patologia si distingue in due forme: la prima è la forma diffusa e l’altra è quella circoscritta.
La flogosi cronica diffusa, è un’infiammazione che interessa anche gli interstizi, mentre la flogosi cronica circoscritta, è un’infiammazione cronica granulomatosa.
Quando un paziente è affetto da flogosi , i sintomi che si manifestano sono: aumento della temperatura corporea nella zona interessata dovuta alla maggiore vascolarizzazione, gonfiore, arrossamento, ipersensibilità e dolore, torpore e difficoltà di mobilità della zona infiammata. Tali sintomi si manifestano in soggetti che sono affetti da flogosi acuta e possono prolungarsi nel tempo fino a cronicizzarsi. È possibile contrastare i processi infiammatori mediante esami del sangue specifici, che una volta positivi, mostrano l’aumento dei leucociti, oppure tramite misurazione della pressione corporea, perché in alcuni casi, può comparire la febbre.
Molto spesso la manifestazione di flogosi, è il segnale di una malattia importante, che può danneggiare in maniera significativa il nostro organismo, per tanto è opportuno fare attenzione ai segnali che si manifestano sul nostro corpo quando si presenta una flogosi.
Evoluzione della patologia
Quando si manifesta la flogosi, questa con il passare del tempo può evolversi in tre possibili casi in cui può accadere:
- Necrosi del tessuto, ovvero la distruzione delle cellule da parte degli enzimi lisosomiali
- Cronicizzazione, ovvero quando l’agente infiammatorio non è stato debellato
- Guarigione, quando gli agenti flogogeni sono stati debellati
La flogosi in via di guarigione ha una continuità cellulare e la stimolazione alla proliferazione di tali cellule ancora vive e non danneggiate dall’infiammazione. Le cellule labili tendono a moltiplicarsi, mentre quelle stabili si replicano e differenza delle cellule perenni che non si riproducono mai nel corso del tempo.
Altre cause
La flogosi può colpire diversi organi del nostro apparato:
- Flogosi intestinale: si manifesta a causa di una colite o colon irritabile e patologie legate a questo organo di diverse entità, come la retto-colite ulcerosa o il morbo di crohn.
- Appendicite: patologia molto comune dovuta ad un’infiammazione e rigonfiamento doloroso dell’appendice.
- Malattie reumatiche: rientrano a far parte delle malattie reumatiche l’artrosi, l’artrite reumatoide, l’artrite psorisiaca e tutti le manifestazioni di reumatismo in generale.
È possibile la comparsa di flogosi da allergia, che scaturisce un processo infiammatorio nei tessuti durante una patologia allergica. Quando la flogosi allergica è nella fase iniziale, due tipi di cellule ovvero i mastociti ed i linfociti occupano un ruolo di levata importanza, perché una volta ricevuto lo stimolo ad agire, questi liberano i mediatori responsabili delle reazioni immediate della sintomatologia. Oltre a questo le cellule la loro crescita e l’attivazione delle cellule che sono coinvolte nella riparazione del tessuto danneggiato. Tale flogosi si differenzia dalle altre proprio per la presenza di queste cellule e delle azioni che svolgono rispetto alla malattia.
Anche la flogosi al seno è una patologia che colpisce principalmente le donne, e molto spesso è solo una manifestazione dolorosa di origine benigna, oppure un campanello di allarme per il tumore al seno. Queste alterazioni possono essere di natura infettiva, ovvero causati da virus o batteri, oppure reattive ovvero provocate da infiammazioni.