La cisti pilonidale è innocua fino al momento in cui non debba andare incontro ad un processo infettivo ed ad una flogosi. Se la cisti pilonidale si infetta potrebbe anche subire un processo degenerativo che la trasformerebbe in un ascesso e questa ultima forma è senz’altro dolorosa. Oltretutto il pus che si genererebbe nel caso di trasformazione in ascesso provocherebbe sicuramente l’insorgere delle fistole. Tutti possono essere soggetti ad una cisti pilonidale, ma questo tipo di lesione è più frequente nel soggetto giovane adulto di razza caucasica, in una età compresa tra il quindicesimo ed il ventiquattresimo anno di età. Nel dettaglio ne soffrono maggiormente coloro che, per lavoro o stile di vita sono costretti a restare in posizione seduta molto più a lungo della media. Tra questi soggetti i camionisti sono i più frequenti. La gestione e la cura della cisti pilonidale è in dipendenza di molteplici fattori, soprattutto per quanto attiene alla cronicità ed alla entità della lesione. Si può curare completamente la cisti pilonidale, ma le cavità cistiche possono essere soggette a reiterazione anche se vengono eliminate per la via chirurgica. Addirittura le percentuali di recidiva tra coloro che si sottopongono ad intervento chirurgico o ad altra terapia, raggiungono il quaranta / cinquanta percento dei casi.
I termini di fistola, ascesso e cisti pilonidale fanno capo a tre diversi stadi della patologia pilonidale:
Una cisti pilonidale ha la morfologia delle lesioni, come abbiamo visto ha uno sviluppo nella zona centrale ed inferiore della schiena, in area coccigea, esattamente vicina alle fessura che si sviluppa tra i glutei ed ad una distanza non superiore ai quattro o cinque centimetri dallo sfintere anale. Taluni soggetti potrebbero non averne i sintomi, almeno per un certo periodo, prima che si sviluppi l’infiammazione acuta. La patologia a carattere sintomatico, solitamente, si manifesta allorquando la cisti pilonidale subisce il processo degenerativo in ascesso pilonidale: in questa fase il soggetto avverte maggiori disagi, la tumefazione dell’area è ben evidente e tutta la regione è soggetta a dolenzia se toccata.
Se la cisti pilonidale subisce un processo infettivo la sintomatologia che si può sviluppare è la seguente:
Questa sintomatologia può svilupparsi anche in modo rapido, sovente in alcuni giorni. Le dolenzie causate da una fistola possono essere anche gravi e, soprattutto, rischiano di andare incontro a peggioramento se non si organizza una terapia adatta.
Meno spesso la cisti pilonidale potrebbe apparire anche in zone diverse da quella coccigea, ad esempio l’ombelico, le mani, le regioni genitali piuttosto che l’ascella.
Nonostante esistano svariate teorie sulle cause che portano alo sviluppo di una cisti pilonidale, al momento la maggioranza degli studiosi ritiene che queste lesioni siano acquisite (quindi non innate o congenite, come si riteneva in passato); il loro insorgere sarebbe correlato ad un processo infettivo del follicolo del pelo il quale, una volta che si dilati, consentirebbe il processo di incistidamento dei peli. Come conseguenza al pelo incarnito si sviluppa una infiammazione locale la quale è, poi, la causa della genesi della cisti pilonidale. Una eccessiva pressione, gli attriti o un trauma che si ripeta più volte in quella regione (l’area sacro – coccigea) possono essere predisponenti per lo sviluppo della cisti pilonidale o causare l’infiammazione di una cisti già presente in loco.
Esistono dei fattori i quali predispongono alla formazione di una cisti pilonidale. Tra questi troviamo:
La cisti pilonidale è di facilissima diagnosi: la visita clinica la individua sulla scorta dei suoi sintomi più comuni. Gli orifizi esterni, la secrezione del materiale di natura purulenta, ecc.