Quando si parla della camomilla romana capita spesso di fare confusione con la camomilla comune. Si tratta di due cose totalmente differenti, soprattutto in riferimento alle proprietà benefiche di cui dispongono. Infatti, la camomilla romana ha delle proprietà tipicamente digestive e aperitive.
Camomilla romana proprietà cosmetiche
Le proprietà benefiche della camomilla romana si estendono anche al campo della cosmesi. Infatti, permette di svolgere un’azione schiarente: per questo viene spesso impiegata negli shampoo per conservare i capelli chiari e che si suggeriscono soprattutto per i bambini appena nati. La proprietà rinfrescante della camomilla romana è utile in diversi prodotti solari e dopo-sole, visto che contrasta efficacemente il rossore provocato dall’esposizione ai raggi del sole, mediante un’azione lenitiva, riuscendo a rendere la pelle anche decisamente più luminosa e in salute.
Camomilla romana a cosa serve
La camomilla romana si caratterizza per avere delle proprietà stomachiche, antispasmodiche e che combattono le infiammazioni. Le prime due proprietà sono possibili grazie alla presenza di sostanze amare all’interno della camomilla romana, mentre le ultime due sono possibili per mezzo dei polifenoli. L’olio essenziale che viene ottenuto a partire dai capolini è in grado di garantire delle proprietà antibatteriche e antimicotiche, che vengono soprattutto utili per contrastare l’azione dei batteri Gram-positivi e dei dermatomiceti.
La camomilla romana riesce a svolgere anche una salutare azione sul sistema nervoso centrale: nella maggior parte dei casi garantisce un’attività sedativa. Da diversi anni, delle ricerche in campo animale hanno permesso di capire come l’impiego della camomilla romana consente di ridurre notevolmente l’aggressività di determinati animali. Dal punto di vista della medicina popolare, la camomilla romana viene utilizzata di frequente per combattere gli spasmi, il gonfiore che colpisce l’apparato gastrointestinale, ma risulta molto utile anche per contrastare la stanchezza e la sensazione di pienezza dopo i pasti, così come i disturbi relativi al ciclo mestruale e tutti quegli stati di agitazione, magari prima di un esame o di un colloquio.
Nella medicina tradizionale, la camomilla romana viene di frequente utilizzata per curare esternamente le infiammazioni che colpiscono la cavità orale e la gola, ma spesso torna molto utile anche per combattere il mal di denti, mal di testa, mal di orecchie e le riniti. Anche sotto il profilo ometopatico, la camomilla romana ha una grande diffusione: le modalità di assunzione più frequenti sono quelle in granuli e in tintura madre. In questo caso, svolge un’azione benefica sui disturbi relativi alla digestione, sul gonfiore epigastrico, sull’eruttazione, sull’asma nervosa e sulla flatulenza.
Camomilla romana in fiore
Il fiore della camomilla romana viene sfruttato per la realizzazione di infusi che devono essere consumati almeno 30 minuti prima dei vari pasti. Si tratta di un sistema particolarmente utile per la cura delle gastriti che si verificano in modo cronico e che portano anche atonia e una certa pesantezza postprandiale. Gli estratti di camomilla romana vengono utilizzati piuttosto di frequente anche nel campo della cosmesi, dal momento che sono utili per curare le pelli molto delicate e sensibili.
Camomilla romana uso
L’olio di camomilla romana viene di frequente impiegato per svolgere un’azione calmante sulle zone del corpo arrossate, ma anche per contrastare le infiammazioni della pelle. Come uso esterno, l’infuso può essere decisamente utile per il lavaggio delle porzioni di cute che hanno subito l’infiammazione, ma anche per eseguire dei gargarismi che possano contrastare il mal di gola.
Gli impacchi caldi di camomilla romana possono tornare molto utili per contrastare le coliche epatiche.
I suffumigi, invece, associano la camomilla romana al rosmarino e svolgono un’azione detergente, lenitiva e ammorbidente della pelle. Il decotto di camomilla romana, insieme all’acqua in cui si fa il bagno, è in grado di svolgere un’azione rilassante e decongestionante sulla pelle.
Camomilla romana controindicazioni
Gli estratti di camomilla romana non dovrebbero essere utilizzati nel caso in cui il paziente soffra di gastriti acute, oppure di ulcera peptica. Il mancato impiego deve essere suggerito anche quando il soggetto presenta un’ipersensibilità verso uno o più dei componenti presenti all’interno degli estratti di camomilla romana. Nella maggior parte dei casi, tra l’altro, viene sconsigliato anche il consumo di estratti di camomilla romana nel corso dei novi mesi di gravidanza.
Per quanto riguarda le possibili interazioni con i farmaci, dobbiamo sottolineare come la camomilla romana non è consigliata anche a tutti coloro che seguono delle terapie farmacologiche a base di FANS o di farmaci che, dal punto di vista potenziale, sono gastrolesivi.