In condizioni normali, l’utero di una donna è delle dimensioni di una pera. Durante la gravidanza, l’utero si allarga ma purtroppo non è l’unico caso in cui succede. L’utero ingrossato è infatti una condizione comune e può essere un sintomo di molti problemi, alcuni dei quali sono curabili con un trattamento specifico.
Le cause
Sono due le cause più note dell’utero ingrossato: i fibromi uterini e l’adenomiosi.
Fibromi uterini
Conosciuti anche sotto il nome di miomi, sono tumori di origine benigna che coinvolgono la parete muscolare dell’utero. Colpisce in media 8 donne su 10 sopra i 30 anni e sono più frequenti nelle donne in sovrappeso.
La causa dei fibromi uterini non è nota ma sembrano essere associati a una crescita di estrogeni. Dopo la menopausa spesso si restringono da soli in modo naturale e non causano alcun sintomo.
Alcuni fibromi sono di dimensioni molto piccole, ma altri crescono di parecchio e ingrossano l’utero. Ciò può dipendere da fattori ormonali e genetici. Se ne possono avere anche più di uno e i sintomi possono includere:
- pressione nel basso ventre
- ciclo mestruale abbondante e doloroso
- perdite tra un ciclo e l’altro
- stipsi
- minzione frequente
- dolore durante i rapporti sessuali
- complicazioni durante la gravidanza o il parto.
Se i sintomi sono gravi, il medico potrebbe optare per una procedura che restringe il fibroma fino alla sua scomparsa o, nei casi ancora più gravi, si può pensare alla rimozione (miomectomia) dello stesso o persino dell’intero utero (isterectomia).
Altri trattamenti comprendono l’ablazione endometriale, che rimuove il rivestimento interno dell’utero, e la miolisi laparoscopica, che utilizza la corrente elettrica o il congelamento per eliminare il fibroma. È, inoltre, possibile assumere dei farmaci per aiutare a tenere sotto controllo l’ovulazione dolorosa.
Adenomiosi
È un ispessimento diffuso dell’utero che si verifica quando il tessuto, che normalmente riveste l’utero, si sposta nella sua parete esterna muscolare e si comporta come l’endometrio. Quando ciò accada in una piccola area o è localizzato, questo processo viene appunto chiamato adenomioma.
Le cause sono tuttora sconosciute ma possiamo affermare che la condizione si verifica nelle donne di età superiore ai 30 anni che hanno già avuto dei figli. Inoltre, è più comune nelle donne che hanno subito subito un intervento chirurgico all’utero, compreso il taglio cesareo.
Oltre all’utero ingrossato, i sintomi sono:
- ciclo mestruale che dura più lungo ed è più intenso
- mestruazioni dolorose, dove il dolore tende ad aumentare sempre di più
- dolore durante i rapporti sessuali.
Nella maggior parte dei casi l’adenomiosi non necessità di trattamenti ma se i dolori sono troppo forti e insopportabili, è possibile assumere farmaci per calmarli. Utilizzare una pillola anticoncezionale può contribuire a diminuire l’intensità del ciclo. Nei casi più gravi sarà necessario ricorrere a un intervento di isterectomia per alleviare i sintomi.
Altre case meno comuni dell’utero ingrossato includono un cancro uterino, compreso il carcinoma endometriale che riguarda il rivestimento dell’utero, e il il cancro cervicale che colpisce la parte inferiore. Il trattamento, in questo caso, dipende dalla posizione, dalla gravità della situazione e da altri fattori.
Utero ingrossato: i sintomi
Molto probabilmente se hai l’utero allargato non te ne accorgerai. Può, però, notarlo il tuo medico nel corso di una visita o durante un’ecografia. Infatti, molte condizioni collegate all’utero ingrossato sono benigne e non richiedono alcun trattamento.
Nel caso di ciclo irregolare e doloroso, rapporti sessuali dolorosi, pressione nella parte bassa dell’addome, si consiglia di consultare il proprio medica che potrà aiutare a determinare la causa dell’ingrossamento dell’utero e fornire, così, il miglior trattamento.