RDW-SD+basso%2C+un+indicatore+delle+dimensioni+e+della+distribuzione+dei+globuli+rossi
inranit
/2016/12/01/rdw-sd-basso/amp/

RDW-SD basso, un indicatore delle dimensioni e della distribuzione dei globuli rossi

Pubblicato da
Lorenzo

Con la sigla inglese RDW-SD si indicano dei parametri dimensionali e distributivi dei globuli rossi, fondamentali per accertare lo stato di salute del paziente. L’RDW-SD basso è un parametro inferiore alla media, che riguarda sia la distribuzione che la dimensione ed il volume dei globuli rossi, ed in questo caso specifico, indica la presenza di anemia o microcitosi.

Tale parametro è in grado di predirci le dimensioni dei nostri globuli rossi, tenendo presente che alcune patologie possono far variare moltissimo le dimensioni di queste cellule. Tale valore molto spesso rientra a far parte degli esami del sangue che vengono indicati con il termine “emocromo” oppure esame “emocromocitometrico” completo.

Quando parliamo di RDW-SD basso, in realtà stiamo semplicemente indicando la modalità con cui i parametri sopra descritti vengono calcolati, e molto dipende anche dal laboratorio che esegue le analisi del sangue. Molti laboratori possono calcolare tali valori basandosi solo della deviazione standard RWD-SD, mentre altri utilizzano invece il coefficiente di variazione RDW-CV. In entrambi i casi la sostanza non cambia, perché i due metodi hanno comunque una validità clinica che è perfettamente sovrapponibile nella valutazione delle dimensioni dei globuli rossi.

Il calcolo

L’RDW-SD viene espresso in Femtolitri, ed è i pratica una misurazione reale della grandezza dell’istogramma di distribuzione della dimensione dei globuli rossi nel sangue. Tale parametro viene misurato mediante il calcolo della larghezza del grafico che indica la distribuzione dei globuli rossi, tramite la curva guassina al livello di altezza del 20% della distribuzione, come potete osservare nel grafico seguente.

Questo valore, non viene influenzato delle medie dimensioni delle nostre cellule ematiche, e si calcola dividendo la deviazione standard ovvero SD, per il volume medio dei globuli rossi ovvero MCV e dopo si moltiplica il risultato per 100. Tale parametro a questo punto costituisce in sostanza un indice di omogeneità dei nostri globuli rossi nel sangue. In casi di Micricitosi ad esempio, i globuli rossi hanno dimensioni molto più ridotte ma omogenee rispetto a quelle presenti in casi di Anemia Sideropenica, che in questo caso specifico il valore calcolato sarà RDW-SD basso.

Valori

Essere a conoscenza dei nostri valori RDW, ci aiuta a diagnosticare la possibile presenza o meno di patologie o alterazioni a carico dei globuli rossi, che possono influire sul corretto trasporto dell’ossigeno, ed inficiare in questo modo l’ossigenazione delle cellule dei nostri tessuti. Il valore sia dell’RDW-SD che dell’RDW-CV, è molto importante per stabilire diverse problematiche: un valore alto dell’RDW-SD ad esempio, è un campanello di allarme che ci indica una carenza nutrizionale precoce di ferro, acido folico e vitamina B12, perché è il primo valore che tende ad alterarsi in questi casi specifici.

Tale parametro inoltre, è utilissimo per distinguere una anemia megaloblastica, che è causata dalla carenza di folati e vitamina B12, e si manifesta mostrando un valore elevato di RDW e da una macrocitosi che si manifesta invece con un valore nella norma di RDW. Una volta a conoscenza del volume corpuscolare medio ovvero di MCV, è facile distinguere una semplice forma di anemia da carenza di ferro che si manifesta con un valore di RDW elevato, o uno basso di MCV da una talassemia di tipoeterozigotico, dove i valori dell’RWD-SD sono normali, mentre l’MC è basso. Questi valori presi singolarmente, non sono sufficienti per emettere una diagnosi accurata, ed è per questo che in casi sospetti, il paziente dovrà sottoporsi ad ulteriori controlli specifici.

Il valore RDW, sia alto che basso, può servire da spia per la segnalazione di quei campioni di sangue che devono essere analizzati esclusivamente con la tecnica dello striscio di sangue periferico, in quanto l’alterazione di tale valore, potrebbe essere indice di una frammentazione, oppure un’agglutinazione o semplicemente un’alterazione da non sottovalutare della forma dei globuli rossi, che viene chiamata anche con il termine “globuli rossi dismorfici”. In presenza di RDW-SD basso ovvero normale, indica che le cellule del nostro sangue, ovvero i globuli rossi.

Hanno tutte quante la stessa dimensione, e che non rappresentano nessun caso patologico, anche se è possibile distinguere tre casi:

  • RDW e MCV normali: anemia provocata da patologie croniche con perdita frequente di sangue oppure emolisi, ovvero rottura dei globuli rossi, o anemia causata da una malattia che ha colpito i reni
  • RDW basso e MCV basso: talassemia in forma eterozigota, anemia causata da una patologia cronica, oppure beta-talassemia caratterizzata da alterazione nella sintesi da parte delle catene proteiche beta dell’emoglobina
  • RDW basso e MCV alto: anemia aplastica, epatopatia cronica, somministrazione di farmaci chemioterapici o antivirali, ed abuso di bevande alcoliche
Lorenzo