La colonscopia è un esame che consiste nell’inserimento di una sonda, ben lubrificata, nell’ano, che viene fatta risalire nel retto e nei tratti dell’intestino crasso: passando dal sigma, al colon discendente, al colon trasverso, a quello ascendente e cieco. Raggiunto infine l’ultimo tratto intestinale, ovvero l’intestino tenue o Ileo, la sonda viene estratta con delicatezza.
Grazie ad una telecamera, ubicata sulla sonda, il medico durante questo esame può osservare il colon su uno schermo. Per distendere le pareti dell’intestino viene insufflata dell’anidride carbonica, attraverso il colonscopio e il paziente viene sedato per attenuare sensazioni fastidiose.
La colonscopia è un esame che dura 30 minuti se non si incontrano difficoltà nell’esecuzione, di conseguenza per ridurre al minimo la durata dell’esame, per avere meno fastidi durante l’esecuzione e, non meno importante, affinché la visualizzazione medica sia ottimale, è fondamentale che il paziente si preoccupi di seguire delle buone regole in vista dell’esame colonscopico. I vantaggi sono quindi per il paziente stesso in primis.
I reparti responsabili delle endoscopie digestive, proprio per questo motivo, forniscono ai pazienti che presto dovranno affrontare questo esame un elenco di istruzioni ben precise per pulire in modo ottimale l’intestino. In particolare queste istruzioni si possono riassumere:
In questo modo l’intestino risulterà pulito e privo di residui fecali che potrebbero coprire parti di mucosa intestinale, limitando in questo modo la precisione dell’indagine diagnostica.
In caso si assumano con regolarità o meno farmaci è bene informare il medico al momento della consegna di queste istruzioni, così anche se vi sono particolari condizioni che potrebbero compromettere l’esame: gravidanza, allattamento, presenza di malattie o disturbi come stitichezza, malattie cardiache, renali, intestinali, metaboliche. E questo perché alcuni lassativi potrebbero essere controindicati.
Il regime alimentare in preparazione di un esame colonscopico inizia 4 giorni prima dello stesso. Il soggetto deve seguire una dieta priva di scorie e di latticini, aumentando l’idratazione.
alimenti vegetali, pasta, cereali integrali, latticini come formaggi, latte, yogurt. Talvolta è sconsigliata anche l’assunzione dei semi di alcuni vegetali, come uva, kiwi, fichi, fragole, melanzane, pomodori.
Uova, carne e pesce, spremute e succhi di frutta, brodo, passate, omogeneizzati e ridotte quantità di pane bianco.
Il giorno prima dell’esame l’alimentazione deve diventare invece totalmente liquida e il paziente può quindi nutrirsi di: acqua, brodo di dado, thé e tisane, zucchero e miele, succhi di frutta ben filtrati, senza polpa, bevande analcoliche, caffè, ma non di latte. Non si deve assumere nulla di solido.
Non deve essere mangiato o bevuto nulla a partire da 6 ore prima dell’esame colonscopico.
I lassativi sono componenti fondamentali nella preparazione a questo esame endoscopico. Solitamente si assumono quelli in formato liquido, per restare in linea con la dieta, come Selg-Esse 1000, Moviprep, Isocolan o gli equivalenti, che si acquistano in farmacia con prescrizione medica. Il paziente dovrà sorseggiare a partire da circa 18 ore prima dell’esame, fino a 3,5 l di soluzione acquosa in circa 6 ore. Se l’esame è quindi al mattino si prenderanno lassativi sin dal tardo pomeriggio del giorno prima, se è nel pomeriggio si inizierà dalla sera prima. È possibile riservare 1 litro di soluzione da consumare nelle ore precedenti l’esame, l’importante è sospendere l’assunzione di lassativi a partire da 4 ore prima dell’appuntamento.
L’assunzione così massiva di lassativi determina nel soggetto nausea. Questo sintomo è normale e può essere attenuato con la somministrazione di farmaci specifici come per esempio il Plasil, in compresse oppure in sciroppo. La nausea è un sintomo ricorrente e fastidioso, ma necessario per la preparazione a questo esame. Se alla nausea segue ripetuto vomito o sussistono forti dolori addominali è meglio consultare il proprio medico oppure il medico del centro di endoscopia digestiva.
La prima evacuazione, a seguito dell’assunzione del lassativo, è dopo circa un’ora e mezza. L’assunzione del lassativo deve continuare fino a quando le emissioni sono acquose e limpide.
Se questo non accade, al lassativo, 2 ore prima dell’esame colonscopico, vanno associati dei clisteri di Sorbiclis oppure un semplice clistere da 1,5 l di acqua tiepida.
Sospensione di farmaci e integratori nei giorni che precedono l’esame, in particolare quelli contenenti ferro, aspirina, quelli per il diabete o antiaggreganti/anticoagulanti.
Dal momento che per l’esame si viene sedati è opportuno farsi accompagnare, perché non è il caso che i soggetti si mettano alla guida.
È fondamentale che le pareti coliche siano pulite alla perfezione. Nella colonscopia virtuale, infatti, si possono confondere dei residui delle feci con delle masse anomale. Per evitare che ciò accada, di solito è lo stesso centro di endoscopia digestiva ad indicare sempre delle regole da seguire nei giorni che precedono l’esame. La preparazione ha molti punti in comune con quella dell’esame tradizionale, anche se spesso ci sono meno restrizioni. Gli schemi dietetici e lassativi proposti, infatti, sono decisamente meno rigidi.
Anche in questo caso serve seguire una dieta ben precisa, utilizzando degli specifici lassativi. Poco prima di svolgere l’esame, nel retto del paziente viene immessa dell’anidride carbonica con una sonda rettale. Prima di tale operazione il paziente assume del Buscopan per diminuire il fastidio. L’anidride carbonica permette di rilassare le pareti del colon e studiarle in modo più semplice.
Sono consigliati i lassativi osmotici: ad esempio, vanno bene lattulosio, isomalto, maltitolo, polialcoli, mannite e mannitolo. Queste sostanze riescono a trattenere l’acqua nel lume intestinale per osmosi e garantiscono la produzione di feci fluide. Sono suggerite le piante dall’azione antispastica e lassativa. Quindi, si possono usare menta piperita, luppolo, biancospino, passiflora, valeriana, camomilla, tiglio e sambuco. Qualche giorno prima dell’esame è bene evitare di usare erbe medicinali che vanno a ridurre la coagulazione del sangue, come ad esempio aglio e gingko biloba.
Fino al momento in cui l’intestino non è pieno, è complicato riprendere le normali e regolari evacuazioni. D’altronde, è bene considerare come dopo un esame del genere il colon è denutrito, manca del muco protettivo naturale e non c’è quasi più flora batterica al suo interno. Quindi, sono sufficienti poche e semplici regole per evitare ogni tipo di sintomo intestinale. Nelle 12-24 ore che seguono l’esame è meglio non bere alcol, ma anche evitare integratori o cibi con caffeina, teina e teobromina. Sono sconsigliati anche gli alimenti troppo grassi. Meglio lasciar perdere anche tutte quelle ricette eccessivamente condite.
In caso di sedazione pesante, è bene optare per una dieta liquida o quasi. Sono da prediligere cibi come la frutta, la verdura, i legumi sbucciati e che siano ben cotti. Tante volte l’anestesia può causare vomito e nausea. In ogni caso, l’alimentazione dovrebbe essere sempre a basso residuo insolubile, con un incremento delle fibre solubili da assumere. Queste ultime migliorano la consistenza delle feci e vanno a normalizzare l’attività dell’intestino.
Ancora più rigorosa e schematica dovrà essere la dieta post polipectomia,che dovrà essere impostata in base alla tecnica di intervento e alla dimensione del polipo. Nei due giorni seguenti è prevista una dieta liquida. Per i primi tre giorni è meglio evitare le bevande alcoliche. Inoltre, si può cominciare con la reintroduzione dei cibi solidi. Nei quattro giorni successivi all’esame è fondamentale evitare gli enteroclismi. In caso di sintomi specifici o perdite anali di sangue è bene andare subito al pronto soccorso.