Come abbiamo già avuto modo di anticipare, la nausea di mattina è un disturbo piuttosto frequente. A molti di voi sarà probabilmente capitato di svegliarsi con una sensazione di generico malessere, e di domandarsi per quale motivo si soffra di tale sintomo (poichè di tale si tratta, non essendo una vera e propria “malattia”, ma un segnale di qualche altro problema). Capogiri e nausea al risveglio possono dunque rovinare le prime ore o i primi minuti della mattina, andando a generare una periodica preoccupazione da parte degli uomini e delle donne che ne soffrono, e che si domandano quali possano essere le cause di ciò.
Premettendo che l’elenco delle potenziali situazioni di disagio possono essere lunghe ed eterogenee, ricordiamo come una delle principali (o la principale) sia legata a un mix di fattori come una cattiva alimentazione, la pressione bassa, una condizione di stress, uno stato allergico, lo stato influenzale. È inoltre possibile che la nausea di mattina sia figlia delle vertigini, un’altra condizione che ha una lunga serie di cause scatenanti, ma che spesso possono essere ricondotte alle cattive abitudini quotidiane.
Un’altra causa molto comune di nausea è il reflusso acido tanto che – nella maggior parte delle persone – è questa la determinante principale e ricorrente. A sua volta, il reflusso può essere figlia di malattie dello stomaco, di cistifellea, di consumo di alcol, di stress, di influenza, dell’assunzione di alcuni farmaci, e così via. A conferma della varietà e della ricchezza di cause, si tenga anche conto che gli stessi sintomi possono essere avvertiti anche a causa della carenza di ferro, o ancora un’artrosi cervicale oppure cefalea e sinusite. Naturalmente, non bisogna sottovalutare anche la spiegazione più semplice, ovvero la sottoposizione a una dieta particolarmente ipocalorica, o esercizi fisici troppo stressanti per il nostro organismo.
Naturalmente, tra i diversi sintomi della nausea di mattina può esservi anche la condizione iniziale di gravidanza, o la sindrome premestruale. Dunque, nelle donne che stanno pensando di progettare una dolce attesa, spesso la nausea è uno dei primi biglietti da visita che si incontrano nella gravidanza: il sintomo, come vi confermerà il vostro medico, tenderà tuttavia ad attenuarsi man mano che le settimane andranno avanti.
Ad ogni modo, esistono alcuni accorgimenti che è possibile tenere per poter prevenire la nausea di mattina. Considerando che molto spesso la nausea è figlia del reflusso gastrico, è ad esempio consigliabile evitare di coricarsi subito dopo aver mangiato la notte, evitare i pasti pesanti a cena, dormire con il cuscino lievemente sollevato. Ricordiamo inoltre che l’assunzione di determinati alimenti prima di andare a letto può causare la sensazione di nausea al risveglio: meglio pertanto evitare di mangiare per circa tre ore prima di coricarsi al fine di evitare il peggioramento del problema (questo potrebbe portarvi a cenare prima delle vostre abitudini, ma è un buon toccasana in un periodo di particolare frequenza della nausea).
Fin qui, i metodi per poter prevenire la nausea di mattina. Se tuttavia la nausea si è già presentata dopo pochi minuti al risveglio (anzi, spesso è proprio la sensazione di nausea a farci svegliare) si può comunque fare qualcosa in più. Ad esempio, potete cercare di mangiare, pur in piccole quantità, del cibo salato come un cracker, un grissino o un pezzo di pane. In questo modo arresterete lo spiacevole senso di nausea. Non è invece necessario, nella maggior parte dei casi, ricorrere ad altre terapie. Altre volte, invece, il medico potrebbe consigliarvi di assumere dei farmaci (come doxilamina succinato, dimenidrinato, trimetobenzamide, idrossizina, prometazina, proclorperazina, metoclopramide, meclizina, difenidramina) e valutare in maniera clinica le cause di questo problema.
Alla luce di ciò, pertanto, vi consigliamo di recarvi dal vostro medico di fiducia per poterne sapere di più, soprattutto se i pratici accorgimenti che sopra abbiamo avuto modo di riepilogare si sono rilevati insufficienti per poter correggere il problema.