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Meteorismo: sintomi e cura della pancia gonfia

Pubblicato da
Lorenzo

Il meteorismo è uno dei problemi più comuni nella popolazione italiana. A molti dei nostri lettori e delle nostre lettrici sarà presumibilmente capitato, in alcuni particolari momenti della giornata (e principalmente dopo pranzo) di andare incontro a una tensione addominale, determinata dalla presenza di gas. È il comune fenomeno della pancia gonfia, o meteorismo, provocato dall’eccesso di gas intestinale che, a sua volta, determina spasmi e distensioni dell’addome. Si tratta altresì di un problema dalle caratteristiche eterogenee, visto e considerato che i disturbi possono essere molto lievi o molto incisivi, possono manifestarsi da soli o insieme a diarrea o stitichezza, e così via. Cerchiamo allora di saperne un pò di più, e scoprire come porre rimedio a questo ricorrente fastidio.

L’aria nell’intestino

Cominciamo con il ricordare che in condizioni di normalità all’interno del nostro intestino sono presenti tra i 100 e i 150 ml di aria: azoto, ossigeno, idrogeno, monossido di carbonio e metano sono i “componenti” più diffusi. E ricordiamo altresì che a regolare la quantità di aria presente sono diversi processi: si pensi all’eruttazione e alla flatulenza, in grado di rappresentare alcuni dei più basilari meccanismi per poter eliminare l’eccesso di gas all’interno dell’intestino, o ancora al lavoro delle pareti intestinali, che riassorbono l’aria prodotta e la immettono nel sangue, per poter essere eliminata con la respirazione.

Le cause del meteorismo

Nella diffusa condizione in cui avvertiate la c.d. “pancia gonfia“, associata a fastidio e a dolore, è possibile che la prima causa sia legata a una cattiva digestione. Vi sono tuttavia molte altre cause che possono sottostare al fenomeno: si pensi all’incremento di aria ingerita, soprattutto durante i pasti (la colpa è spesso della fretta che si ha nel mangiare, del parlare durante il pasto, e così via), o all’iperproduzione fisiologica di gas dovuta alla composizione dell’alimento (fagioli, ceci, lenticchie, bibite gassate, ecc.). È inoltre possibile che il meteorismo possa essere determinato dalla sindrome del colon irritabile o da altre condizioni patologiche del tratto gastroenterico, o ancora dell’alterato assorbimento dei gas intestinali a causa di patologie intestinali o epatiche.

Meteorismo e corretta alimentazione

Prima di procedere oltre, soffermiamoci per qualche minuto sulla corretta alimentazione, spesso la determinante più frequente nel meteorismo. Esistono infatti degli alimenti che possono favorire l’emersione di questo problema, a causa della fermentazione intestinale degli zuccheri e della cellulosa. Per poter porre rimedio al meteorismo è pertanto spesso sufficiente procedere con la correzione del proprio regime alimentare, evitando di assumere dei cibi che possono costituire alcuni dei principali “responsabili” della pancia gonfia: fagioli, lenticchie, ceci e bibite gassate sono già state nominate, ma in questo elenco è bene ricordare anche la presenza di prodotti più o meno insospettabili, come i dolcificanti artificiali. Pertanto, in prima battuta, cercate di condividere con il vostro medico l’opportunità di poter effettuare una corposa correzione della vostra alimentazione, andando a favorire degli alimenti che non producano un’eccessiva fermentazione intestinali di zuccheri e di cellulosa.

Evitare l’assunzione eccessiva di aria

Un altro rimedio abbastanza semplice per poter curare il meteorismo ed evitare di subire tutti i maggiori pregiudizi di questo disturbo, è legato al porre fine (o limitare) l’eccessiva assunzione di “aria”, o aerofagia. Anche di questo abbiamo in parte già accennato. Sia sufficiente ricordare la cattiva abitudine di molte persone nel compiere pasti affrettati o parlare durante il pasto. E anche per questo motivo, la cura del meteorismo sarà abbastanza semplice: sarà infatti sufficiente avere attenzione alle proprie abitudini igienico-alimentari, avendo modo di instaurare delle corrette prassi. Tra queste, bisognerebbe ad esempio ricordare la cattiva abitudine di eccedere con la masticazione delle gomme (attraverso le quali viene ingerita molta aria nel nostro intestino) o ancora l’eccesso di bevande gassate.

Alimentazione: un panorama complicato

A corredo di quanto sopra abbiamo ricordato, bisogna altresì distinguere le relazioni tra la “cattiva alimentazione” e il meteorismo, scindendo i casi di assunzione di alimenti che producono di per sé un’eccessiva quantità di gas, e alimenti normali che nella maggior parte delle persone non produrrebbero alcuna conseguenza negativa, ma che in realtà possono favorire i disturbi di cui sopra poichè arrivano in un intestino o in uno stomaco particolarmente alterato. Si pensi, ad esempio, a quelle persone che soffrono di intolleranze alimentari, come quelle al lattosio o al glutine. Risulta pertanto chiaro che se si assumono prodotti con lattosio e glutine in condizioni normali non vi saranno dei pregiudizi, ma che se l’assunzione avviene in soggetti che hanno delle intolleranze, vi saranno evidenti pregiudizi per la propria salute e per il proprio benessere.

Meteorismo e batteri

A volte, però, il meteorismo è direttamente ricollegato alla presenza di batteri nell’intestino. I microrganismi che popolano il colon in condizioni “ordinarie”, in alcuni casi possono infatti andare a incrementare contaminando l’intestino tenue, dove possono accelerare i fenomeni di fermentazione. I risultati di questi processi sono i disturbi che molte delle nostre lettrici e molti dei nostri lettori avranno certamente già sperimentato: si pensi al gonfiore addominale o ai disturbi dell’alvo, come la diarrea o la stitichezza, spesso alternate l’une alle altre.

Quanto sopra dovrebbe probabilmente essere sufficiente a spiegare perchè spesso il meteorismo è determinato da diete che favoriscono l’assunzione di carboidrati e di dolci. E questo dovrebbe anche spiegare il motivo perchè le diete iperproteiche, che sono andate molto di moda nel corso degli ultimi anni, possono essere efficaci strumenti anti-meteorismo, poichè limitano l’attività della flora riducendo la percentuale di carboidrati nella dieta.

Per poter diagnosticare la presenza di batteri nell’intestino tenue esistono oggi dei semplici esami chiamati breath test, o test del respiro. Il più diffuso è quello al glucosio: il paziente viene invitato ad assumere una certa quantità di questo zucchero, e viene poi registrata la concentrazione di idrogeno nell’aria a intervalli di tempo prestabiliti.

Trattandosi comunque di un tema che può essere condizionato da numerosissimi fattori, il nostro consiglio è quello di condividere con il vostro medico il vostro quadro clinico, e stabilire con lui i passi da compiere per poter individuare le cause del vostro malessere intestinale e, di conseguenza, apportare le cure e i rimedi più utili per poter ripristinare un congruo benessere.

Lorenzo