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Pancolonscopia: cos’è e come funziona l’esame

Pubblicato da
Lorenzo

La pancolonscopia è un sistema tramite il quale il medico ha la possibilità di osservare la porzione finale dell’intestino del paziente (ovvero il retto e il colon), in maniera tale da poter comprendere meglio se ci sia qualsiasi tipo di lesione o di altro problema che rappresenti la causa di vari disturbi. La colonscopia è un esame che viene eseguito mediante l’endoscopio, che non è altro che un tubo decisamente flessibile di circa 8-9 millimetri, che può contare su una struttura di visione e su un sistema di illuminazione collocato esattamente sulla punta, che arriva fino all’intestino tramite il canale anale. Nel corso dell’esame il medico ha anche la possibilità di ricavare, senza provocare alcun tipo di dolore, dei campioni di tessuto che potranno poi essere oggetto successivamente di altri esami, chiamati biopsie.

Pancolonscopia preparazione

Per eseguire correttamente l’esame è fondamentale che l’intestino sia il più pulito possibile e, di conseguenza, è necessario seguire passo dopo passo tutti i suggerimenti per la preparazione alla pancolonscopia. Con l’intestino pulito, l’esame sarà decisamente meno difficoltoso e anche notevolmente più veloce, garantendo al medico una visione senza problemi e completa. In caso contrario, c’è la possibilità che l’esame possa essere rifatto una seconda volta. Si consiglia sempre un accompagnatore e di presentare al medico tutti i vari esiti degli esami precedenti.

Pancolonscopia in sedazione

La sedazione tramite endovena è una prassi costante in esami come la colonscopia e permette di non provare alcun tipo di dolore. I farmaci che vengono impiegati sono scelti in relazione alle caratteristiche del paziente e, di regola, la decisione spetta all’anestesista. Nella maggior parte dei casi, si tratta di farmaci che appartengono al gruppo dei benzodiazepici, meglio conosciuti come sedativi leggeri. In certe occasioni si impiegano dei farmaci dall’effetto sedativo più intenso, associati magari a degli antispastici intestinali, come ad esempio il Buscopan. Il paziente può anche decidere di affrontare l’esame senza alcun tipo di sedazione, anche se si tratta di casi piuttosto rari.

Pancolonscopia dolore

Nella maggior parte dei casi questo esame non provoca dolore, ma più che altro notevole fastidio. Infatti, il motivo deriva essenzialmente dal fatto che bisogna inserire dell’aria oppure, in tanti casi, capita che la particolare forma dell’intestino possa causare qualche fastidio e un minimo di dolore. Nella maggior parte dei casi, proprio per tale ragione, viene somministrato un farmaco calmante tramite endovena.

Pancolonscopia esame

L’esame vero e proprio prevede che il paziente si sdrai lettino sul fianco sinistro, dopo aver tolto gli indumenti. A questo punto ci sarà l’inserimento del tubicino all’interno dell’orifizio anale e la risalita fino al punto ottimale, che nella maggior parte dei casi corrisponde al colon. La risalita del tubicino avviene grazie all’insufflazione dell’aria, la cui conseguenza principale è quella di causare gonfiore e una sensazione di dover andare in bagno e, in certi casi, si può rivelare utile anche la compressione dell’addome. La durata di una pancolonscopia si aggira intorno ai 15-20 minuti, ma tutto dipende dalla porzione di intestino che si dovrà osservare e dalle relative manovre da effettuare. Al termine dell’esame è meglio non guidare, soprattutto per via dell’effetto dei sedativi e si suggerisce di rimanere a riposto per tutta la giornata.

Pancolonscopia biopsie

Le biopsie si caratterizza per essere dei veri e proprie prelievi di mucosa che avvengono senza provocare alcun tipo di dolore, visto che vengono poi osservati tramite un microscopio. Tramite la biopsia c’è la possibilità di ricercare più a fondo la diagnosi di una determinata patologia, come ad esempio nel caso di una colite, e non significa necessariamente che ci sia un tumore.

Pancolonscopia virtuale

La colonscopia virtuale è un esame radiologico molto meno invasivo in confronto a quello classico. Infatti, consente di osservare il retto, il colon e il sigma senza dover inserire alcun tipo di sonda, ma semplicemente usando una ricostruzione virtuale e completa dell’intestino del paziente. È un esame TAC che, nella maggior parte dei casi, dura dai 5 ai 20 secondi e prevede solamente l’inserimento di un piccolissimo tubo di plastica per qualche centimetro nell’orifizio anale del paziente. Tale tubicino è collegato ad una piccola pompa che servirà per effettuare l’insufflazione dell’aria nel colon. A questo punto il paziente è pronto per affrontare la radiografia, in cui dovrà trattenere il respiro. L’aria che è stata impiegata per l’esame viene riassorbita nel giro di qualche ora e la colonscopia virtuale consente di riprendere le normali attività quotidiane nell’immediato.

Lorenzo