La cardiopatia ipertensiva è una patologia che interessa l’aspetto anatomico o funzionale del cuore, causata dall’innalzamento della pressione arteriosa. Le cardiopatie sono molto diffuse nei paesi industrializzati, in quanto una delle cause principali è l’errato stile di vita.
Le malattie cardiache si suddividono in congenite ed acquisite:
Le cardiopatie possono essere varie: cardiopatie ischemiche, cardiopatie valvolari, malattie del miocardio, malattie del pericardio, cardiopatia reumatica, cardiopatia coronarica.
La cardiopatia ipertensiva è provocata come detto dall’ipertensione arteriosa, pressione che si mantiene alta per lungo tempo senza essere monitorata adeguatamente.
La pressione arteriosa molto alta provoca a lungo andare insufficienza cardiaca, ingrossamento del muscolo cardiaco, dolori allo sterno (angina) e aritmie, si ripercuote negativamente anche su altri organi come i reni (rischio di insufficienza renale), il cervello (aumenta il rischio di ictus) e gli occhi.
La cardiopatia ipertensiva può degenerare a tal punto da causare complicazioni che possono avere esiti anche letali, provocando un infarto, infatti la mortalità è molto elevata per i disturbi cardiaci nelle persone con più di 50 anni di età.
Le cardiopatie sono patologie che richiedono esami diagnostici e consulti medici, l’esame ecografico è il sistema standard di conoscenza della fisiologia e patologia miocardica e della cardiopatia ipertensiva in particolare.
La prevenzione è di fondamentale importanza nella cardiopatia ipertensiva, si deve agire su una delle cause che fa parte dei fattori di rischio,” le abitudini alimentari”.
Una dieta sana ed equilibrata sin da giovanissimi infatti, può essere una soluzione per mantenere inalterata la pressione sanguigna e quindi di conseguenza patologie ad essa legate.
L’alimentazione è un elemento fondamentale per contrastare le cardiopatie ipertensive, in una dieta sana e bilancia bisogna evitare i grassi saturi, i grassi del latte e dei latticini, aumentare frutta, verdura, mangiare cereali integrali, pollame e pesce ma sopratutto bisogna diminuire l’apporto di sale; si consiglia inoltre di:
I nutrizionisti raccomandano dosi giornaliere di frutta e verdura di stagione un toccasana per il sistema cardiovascolare, quindi favorire un elevato apporto di vitamine e sali minerali e sopratutto di fibre (pane, pasta, riso, legumi) che inibiscono il livello di colesterolo.
Nella dieta non fare mai mancare il pesce sopratutto il pesce azzurro che è ricco di omega-3 sostante amiche del cuore e delle arterie.
In materia di carni bianche o rosse è concesso (non tutti i giorni) pollo, tacchino o vitello, limitando invece il consumo di carni rosse.
Evitare più di due porzioni di uova alla settimana, e preferire sempre solo salumi magri come prosciutto crudo o bresaola.
Nella dieta iposodica e povera di grassi è consigliabile limitare il consumo di dolci e zuccheri, per i più golosi la buona notizia è che permesso il cioccolato preferibilmente fondente perché contiene antiossidanti, preziosi alleati del sistema cardiovascolare.
Evitate il burro e la panna, e abbondate invece con olio extravergine di oliva a crudo.
Nei casi di cardiopatia ipertensiva, le terapie farmacologiche vanno stabilite caso per caso, dopo la diagnosi del medico e sulla base della specifica patologia riscontrata.
Nei casi più gravi può essere necessario ricorrere alla chirurgia con un’angioplastica o l’impianto di by-pass o di un pacemaker.
Durante la gravidanza gli esami che si svolgono sono di fondamentale importanza per garantire la salute della mamma e del nascituro, infatti tra la 20esima settimana e la 22esima settimana di gestazione si ricorre all’ecografia morfologica, che permette di evidenziare un eventuale difetto congenito al cuore, venire a conoscenza in anticipo di una eventuale cardiopatia congenita, aiuta a migliorare un percorso terapeutico necessario sia durante la gestazione che post nascita, quindi avere sempre il supporto del proprio cardiologo pediatrico nonché sostegno psicologico.