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Regolo ostetrico: tutto quello che devi sapere sulla tua gravidanza

Pubblicato da
Francesca Rotondo

Una normale gestazione umana è di circa 280 giorni. Suddivise in quattro settimane al mese, si parla di un termine di dieci mesi. Ma tutti noi sappiamo che il calendario non è proprio così. Ci sono giorni che hanno 31 giorni, altri ne hanno 30 e poi c’è febbraio che può averne 28 o 29 a seconda che si tratti di un anno bisestile oppure no.

Ma non è un caso che il ciclo mestruale di una donna duri in media ventotto giorni. Questi intervalli in antichità venivano chiamati mesi lunari i quali coincidevano con le fasi ripetitive della Luna. La parola “mestruazioni”, da cui deriva “ciclo mestruale”, è un collegamento latino con la parola che indica la Luna. Ma perché te ne sto parlando?

Facciamo un passo indietro nel tempo e cerchiamo di capirne di più.

Come puoi osservare su ogni tipico calendario odierno, noterai che spesso vengono menzionati anche i cicli lunari. Si tratta di una pratica che si fa da sempre e ha origini molto antiche. Infatti, l’indicazione del mese con la fase lunare serviva in passato a ricordarci che noi siamo impiantanti su questo pianeta e siamo connessi con la sua rotazione e il suo satellite, la Luna per l’appunto.

Durante l’evoluzione qualcosa è andato perso, ma ha senso ricordare che i nostri geni e istinti primitivi aleggiano ancora all’interno del nostro sistema. I cicli lunari, infatti, influenzano il ritmo circadiano e coinvolgono gli ormoni connessi alle mestruazioni.

Quindi, da come abbiamo potuto osservare, la gravidanza umana in teoria dura 10 mesi esatti ma grazie all’avvento del Calendario Gregoriano presente e alle modifiche che sono state effettuate, ecco che abbiamo la nostra durata di 9 mesi.

Quando nascerà il tuo bambino?

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Sì, ok, ora sappiamo molte cose di cui non eravamo a conoscenza, ma se ci siamo persi qualcosa come facciamo a sapere quando nascerà il nostro bambino? Da quando aspettiamo?

Se non si è a conoscenza del giorno del concepimento, arrivare alla data di scadenza del parto è comunque possibile senza affidarsi al caso. La maggior parte delle donne semplicemente fa una stima. E così fanno i medici. Semplicemente contano il primo giorno successivo all’ultimo ciclo. Quindi, per le donne con ciclo mestruale di lunghezza media, quel giorno è in genere circa due settimane prima del concepimento. Questo spiega il motivo per cui si dice che le gravidanze durano 40 settimane.

Questo metodo si chiama regolo ostetrico, conosciuto anche con il nome di “ruota della gravidanza“, e non è altro che un disco di carta che il ginecologo utilizza per completare tutti i dati della gravidanza. È uno strumento atto ad archiviare tutti i dati della paziente in dolce attesa e serve a prepararla al momento del parto con efficienza e sicurezza.

In ogni caso i dati possono essere modificati a seconda delle esigenze. Se, per esempio, un’ecografia di routine rivela che il bambino ha una misurazione diversa da quella che ci si aspettava, il medico può cambiare la data di scadenza del parto.

Naturalmente il regolo ostetrico non può essere preso totalmente alla lettera. Sia che si tratti della ruota di gravidanza, sia che si abbia svolto un test online, devi sapere che appena una donna su venti partorisce proprio alla data di scadenza.

Francesca Rotondo