Il volume corpuscolare medio, può presentarsi nel nostro sangue in misurazioni sia inferiori ai dati di riferimento della norma, sia superiori in base alla grandezza media dei globuli rossi. Questo valore serve a misurare la media dei globuli rossi nel sangue, ed è quindi fondamentale per indicare se vi siano patologie in atto nel metabolismo.
Quando tale valore è basso, ovvero la grandezza media dei globuli rossi risulta essere inferiore alla norma, il soggetto è affetto da microcitosi, invece quando il volume corpuscolare medio si presenta nella norma, questo indica normocitosi.
Se il livello dei globuli rossi è molto grande rispetto ai parametri, si ha la macrocitosi, ed i parametri possono essere misurati direttamente in laboratorio mediante un analizzatore amatologico, oppure può essere misurato sulla base dell’ematocrito ovvero HCT e tramite la conta dei globuli rossi attraverso questa formula: MCV = (ematocrito/numero di globuli rossi) x 1000 dove il MCV è presente in femtolitri, mentre l’ematocrito in l/l e la conta dei globuli rossi presenti nel sangue in 1012 l. Il volume corpuscolare medio e l’emoglobina media MCH con la concentrazione cellulare media dell’emoglobina, fanno parte degli indici corpuscolari dei globuli rossi, che possono presentarsi in misure o calcoli per comprendere le loro dimensioni oppure il contenuto e la concentrazione dell’emoglobina nel sangue.
Esaminare solamente il valore MCV, non è il solo metodo utile per effettuare una diagnosi ed identificare le cause di un problema molto complesso. Le principali cause di anemia Micricitica e Ipocromica che comportano un MCV ed un MCH basso sono:
La cause molto comuni di anemia macrocitica e di conseguenza della presenza del valore MCV elevato sono:
Le cause molto comuni di anemia normocitica e normocroimica che caratterizzano i valori nella norma di MCV ed MCH sono le seguenti:
Queste che abbiamo appena citato, sono delle cause generali che rappresentano moltissime limitazioni, infatti sarà necessario effettuare degli specifici test ed esami per poter effettuare una diagnosi precisa e di conseguenza stabilire una cura adeguata da somministrare la paziente.
I sintomi che presenta un paziente affetto da tale patologia, rientrano a far parte di tutti quei comuni sintomi che si manifestano in presenza di anemia. Non esiste un sintomo univoco che faccia capire che il valore di MCV è alterato, ma tutti quanti riconducono ad alterazioni da parte dei globuli rossi, ed in particolar modo nella quantità di emoglobina presente nel sangue. I sintomi più frequenti in presenza di anemia, possono far credere di avere i valori dell’emocromo alterato, tra cui l’MCV e questi sono: stanchezza, respirazione corta, pallore del viso, affanno generale, mancanza di concentrazione.
Per calcolare la concentrazione media dell’emoglobina nel sangue, si utilizza un contatore elettronico di cellule, dopo aver misurato l’emoglobina e calcolato l’ematocrito. La MCHC può essere calcolata manualmente, semplicemente dividendo il valore di emoglobina/dl per l’ematocrito, ed i valori di riferimento sono 32-36%. Il volume MCV ed il quantitativo emoglobinico MCH delle singole cellule, sono dei parametri molto importanti al fine di una corretta valutazione dell’anemia e di altre patologie ematiche. In base al volume della cellula, come abbiamo accennato sopra, si può stabilire il grado della malattia. L’emogloninizzazione delle cellule può essere calcolato misurando l’MCH e di conseguenza le cellule saranno a loro volta classificate normocromiche o ipocromiche in base all’MCH.